Bimbo malato in ospedale, il suo cane gli sta sempre a fianco e non lo lascia neanche un minuto

“Il cane è il miglior amico dell’uomo”. È un arcinoto modo di dire di cui spesso si abusa, ma che racconta solo in parte quanto intimo, autentico e colmo d’affetto possa essere il rapporto che lega un essere umano al proprio amico a “quattro zampe”.

Un rapporto di fedeltà assoluta quello dei cani nei confronti dei propri padroni su cui si sono sprecati fiumi di inchiostro e metri di pellicole cinematografiche, ma a volte si scopre che la realtà rischia di essere persino più bella della finzione.

La storia che commuoverà tanti è quella di James e MaheJames ha nove anni e Mahe è il suo cane che, invece, ne ha tre.

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James è un bambino autistico e vive a Wellington, in Nuova Zalanda. Quando ha iniziato ad avere le convulsioni è rimasto ricoverato in ospedale per molti giorni, poiché era necessario che restasse ventiquattro ore al giorno sotto osservazione.

Per un bambino di neanche dieci anni quello ospedaliero non è un ambiente facile con cui convivere, soprattutto a lungo. Consci di questo i medici hanno sorprendentemente concessogli la possibilità di tenere sempre al proprio fianco il proprio cane Mahe.

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Se ne è stato a lungo lì buono, accanto al piccolo padrone, senza mai creare problemi o disturbi al personale dell’ospedale. I racconti della madre rivelano che per tutto il tempo ha vigilato su James e nei suoi occhi era addirittura possibile vedere una certa preoccupazione, a testimonianza del fatto che percepisse la problematicità della situazione.

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Sono stati momenti difficili, soprattutto per la famiglia di James, che però ha potuto notare come quello che poteva essere un semplice cane in una visione superficiale delle cose si è rivelato un vero e proprio angelo custode. Un esempio di fedeltà autentico.

Ora che sono passati quasi due anni da quando il piccolo è stato dimesso il rapporto tra i due è ancora più solido, se ne vanno spesso in giro insieme e quei giorni difficili hanno lasciato in eredità una storia bellissima da raccontare.

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Questi due grandi amici sono riusciti a superare insieme un momento molto difficile, per fortuna i medici non li hanno mai separati. Cosa pensi degli animali all’interno degli ospedali come supporto psicologico per i pazienti? Lasciaci un commento e non dimenticare di condividere questa commovente storia con ti uoi amici.

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