Questo è il viaggio mortale per poter ottenere l’unico miele allucinogeno al mondo

Stiamo parlando di alveari che si trovano a più di 90 metri di altezza. Le difficoltà per accedervi ed il fatto che il misterioso nettare si possa estrarre solo in un determinato periodo dell’anno, fanno accrescere il misticismo su di essi. Il miele dell’Himalaya, come tutto ciò che riguarda questa regione, può sembrarci lontano e sovrannaturale, però questa è una delle poche volte in cui è tutto vero al 100%.

All’interno del popolo Gurung rimane solo un uomo che osa rischiare la sua vita per raccogliere il prezioso miele delle api di questa regione. Queste api, durante la primavera, si nutrono del polline di uno strano e psicotropo fiore che cresce in queste zone, dopodiché, producono un nettare che è in grado di provocare allucinazioni ed altri effetti a chi lo consuma.

L’equipe di VICE Specials ha viaggiato fino al villaggio dei Gurung, in Nepal, per provare il miele ed ha girato un documentario nel quale si può vedere l’allegria di questo popolo e, soprattutto, la curiosità nel conoscere persone straniere. Hanno spiegato ai loro ospiti che ingerire questo tipo di miele è un po’ come provare della marijuana molto forte e che può farti provare diversi tipi di sensazioni: non sentire più il corpo, allucinazioni, benessere.

Tuttavia, il National Geographic è quasi pronto per la pubblicazione del documentario “The Last Honey Hunter“, nel quale si parlerà del fatto che la raccolta di questo miele sta per finire per sempre.

I giovani della regione non sono interessati a rischiare le proprie vite sulla fragile scala di bambù che porta agli alveari, pertanto tutto il lavoro ricade su Mauli Dhan, l’ultimo anziano che, senza alcuna protezione, scende per raccogliere il miele che viene poi venduto ad un prezzo molto alto nel mercato nero.

Nel seguente video è possibile vedere i dietro le quinte di The Last Honey Hunter.

Non si tratta solo della pericolosa scala. Essendo ai piedi dell’Himalaya, la strada è lunga e pericolosa, ci sono dei grandi precipizi ed anche le sanguisughe, inoltre, gli stranieri non vengono accolti con gioia in tutti i vari villaggi che bisogna attraversare per arrivare alla meta.

Il viaggio per arrivare al miele è un’esperienza che può cambiare la vita di chiunque.

A volte le tradizioni non muoiono a causa dell’invasione culturale, bensì capita che siano le persone stesse a decidere di abbandonare pratiche che vengono ritenute ormai inutili.

In questo caso, i giovani preferiscono viaggiare per migliorare le proprie opportunità, prima di rischiare la propria vita per raccogliere questo raro miele.

Forse è giusto che non tutte le tradizioni vengano portate avanti, tu cosa ne pensi? Lasciaci un commento e non dimenticare di appoggiarci con un Like sulla pagina Facebook Curiosando si impara.

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