Una donna ha insegnato ai propri genitori una lezione utilizzando la loro stessa affermazione: “Casa mia, regole mie”

Quando siamo bambini, i nostri genitori ci insegnano ad essere rispettosi delle regole che stabiliscono in casa. Solitamente, le mamme e i papà utilizzano l’espressione “Casa mia, regole mie” per indicare che all’interno della loro casa, sono loro a decidere le regole da rispettare. Questo è importante perché aiuta a instaurare un ambiente familiare sicuro e confortevole, dove tutti i membri della famiglia possano sentirsi protetti e rispettati. Tuttavia, con il passare del tempo, diventiamo adulti e impariamo a sviluppare un nostro senso di indipendenza e autonomia e, in questo caso, può accadere che le regole dei genitori non siano più del tutto adeguate alle nostre esigenze personali.

Proprio per questo, quando diventiamo adulti ed abbiamo una nostra indipendenza, nelle nostre case vigono le nostre regole, ma non sempre i nostri genitori vogliono rispettarle, proprio come è accaduto ad un’utente di Reddit che ha raccontato di quella volta in cui ha voluto dare una lezione ai propri genitori utilizzando la loro stessa affermazione.

Mio figlio si vergogna di me, così gli ho fatto assaggiare un po’ della sua stessa medicina

A casa mia, pago io. Tu segui le mie regole. Funziona anche per me

Quando ero una ragazzina, i miei genitori dicevano spesso la frase: “Casa mia, regole mie”. Dicevano che quando avrei avuto la mia casa e avrei pagato le mie bollette, avrei potuto avere anche le mie regole. Questa cosa mi ha fatto impazzire per anni, ma non posso discutere con questa logica. Anni dopo, da adulta che pagava le proprie bollette, i miei genitori vennero a trovarmi perché volevano trascorrere un po’ di tempo con me. Mia madre fumava e si aspettava di poterlo fare anche in casa mia. Ma ho detto no‘.

Le dissi che proprio come quando ero più giovane, anche loro avrebbero dovuto seguire le regole della mia casa, incluso il divieto di fumare. Da giovane ho avuto la bronchite cronica fino a quando non sono uscita di casa‘.

Se gli sguardi potessero uccidere, sarei morta da tempo‘.

Quando è nato mio figlio, le ho detto che non poteva fumare vicino al mio bambino e che avrebbe dovuto cambiarsi i vestiti se avesse voluto tenerlo in braccio. Sapeva che ero seria e ha smesso di fumare dopo più di 40 anni‘.

In seguito, sono stati molti gli utenti del sito che hanno detto di aver vissuto esperienze simili ed hanno voluto condividere degli aneddoti della loro infanzia.

Mio padre diceva che quando è riuscito a togliersi l’abitudine delle sigarette dopo vent’anni, è stato perché, quando avevo tre anni, mentre mi teneva sulle ginocchia gli dissi: “Papà, puzzi, fai schifo”‘.

Per qualche tempo i miei genitori vennero a vivere a casa mia. Quindi, anche se noi tre stavamo sotto lo stesso tetto, tecnicamente vivevano con me e non viceversa. Pagavo tutte le bollette di casa, mentre loro mi aiutavano con il mutuo e comprando del cibo. Funzionava abbastanza bene. Ad un certo punto, mio padre cominciò ad agitarsi per le luci che rimanevano accese. Entrava nelle stanze dietro di noi per spegnerle facendo commenti sgarbati. Alla fine, gli dissi: “Pago io per l’elettricità. E se lascio una luce accesa, la pago di tasca mia”. Si rese conto che avevo ragione, ma posso dire che non aveva mai pensato alla situazione da quella prospettiva. In seguito, veniva ancora dietro di noi spegnendo le luci e facendo commenti sarcastici. Solo che lo faceva con il pretesto di farmi risparmiare denaro‘.

Anni fa, quando mio fratello comprò la sua prima casa, ci ritrovammo tutti lì per Natale. La mamma (che aveva intorno ai 55 anni) continuava ad alzarsi da tavola per andare ad alzare il termostato. La terza o quarta volta che mio fratello si alzò per andare ad abbassarlo chiese chi fosse che continuava ad alzarlo. Mia madre disse: “Sì, sono stata io, ho freddo”. Mio fratello le rispose: “Allora mettiti un maglione. Non è quello che ci hai sempre detto?” Non verrà mai a casa mia, quindi non avrò mai la soddisfazione, ma sicuramente ho assaporato quella di mio fratello‘.

Ho dato a mio padre un cucchiaio della sua stessa medicina per comportarsi sempre in modo ingrato e irriconoscente in casa

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Se ti sei trovato ad esclamare una delle frasi riportate di sopra, probabilmente stai vivendo dei momenti difficili come molti altri genitori. I capricci e le richieste continue dei bambini possono essere molto stressanti e causare una sensazione di impotenza. È importante trovare una nuova strategia per affrontare queste situazioni. Immagina se potessi creare un ambiente domestico sereno, senza urla, minacce o castighi. Questi approcci possono avere un impatto negativo sulla crescita ed educazione dei bambini e sulla salute mentale dei genitori. Come pedagogista e mamma, so quanto sia facile sentirsi sopraffatti dalle urla dei propri figli. Nel corso della mia carriera, ho aiutato molti genitori ad affrontare questa situazione e ho deciso di condividere la mia esperienza nel manuale “Mamma non urlare”. In questo libro troverai strategie pratiche ed efficaci per comunicare con i tuoi bambini senza ricorrere alle urla. Scoprirai sette strategie da utilizzare immediatamente per favorire la crescita emotiva del tuo bambino, esempi efficaci di disciplina positiva, le cinque regole per comunicare in modo assertivo e molto altro ancora. In particolare, imparerai sette semplici tecniche per eliminare le urla dalla tua relazione con tuo figlio e creare un ambiente domestico positivo e privo di conflitti. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3MCJ8hG

Genitori e adolescenti. Istruzioni per l’uso, tra regole e amore di Patt Saso e Steve Saso

Il libro in questione propone dei consigli per comprendere meglio i ragazzi, superando i miti e le paure legati all’adolescenza. In particolare, si sottolinea l’importanza di concentrarsi sugli aspetti positivi dei giovani, come la loro energia, entusiasmo e coraggio. Gli autori ammettono che non esiste la perfezione nell’essere genitori, ma propongono tre regole da seguire: dedicare del tempo, educare all’autocontrollo e favorire la coesione familiare. Questo libro è un prezioso alleato per i genitori che vogliono svolgere al meglio il loro delicato compito di educatori e testimoni di vita, offrendo suggerimenti su come reagire ad atteggiamenti imprevedibili, testimoniare valori morali e evitare errori. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3o6PICW

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Il libro “Regole facili, genitori felici (e figli anche)” della pedagogista Federica Ciccanti offre un metodo efficace per farsi ascoltare dai figli e mantenere la calma. Contrariamente a quanto si crede, l’età dei bambini, il carattere dei genitori o il tempo a disposizione non sono le uniche cause del problema. Il segreto sta nelle regole e nel modo in cui vengono espresse. Il libro descrive passo passo come concentrarsi su poche regole chiare, evitando minacce e ricatti, per creare una comunicazione efficace e una relazione gratificante per tutti. Gli errori principali che i genitori commettono sono anche analizzati nel libro, insieme a quattro step per comunicare correttamente le regole. Una relazione basata su regole condivise è il punto di equilibrio tra la responsabilità del genitore e la libertà del figlio. Spesso, i genitori incontrano difficoltà nel far rispettare le regole perché sono confuse o contraddittorie. Tuttavia, fornire le regole giuste nel modo giusto equivale già a farle rispettare. Questo può aiutare i figli a sviluppare senso di responsabilità, autonomia e autostima positiva. Il sistema Regole facili, creato da Ciccanti, è facile da seguire e si rivolge a genitori con figli da 0 a 14 anni. Il libro offre un approccio diretto, immediato e concreto per aiutare i genitori a trovare una soluzione ai problemi più comuni. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3zSWK0N

FAQ

Qual è l’importanza delle regole nella casa dei genitori?
Le regole sono importanti perché aiutano a instaurare un ambiente familiare sicuro e confortevole, dove tutti i membri della famiglia possano sentirsi protetti e rispettati.

Cosa significa “Casa mia, regole mie”?
Significa che all’interno della propria casa, sono i proprietari a decidere le regole da rispettare.

Come ha dato una lezione ai propri genitori la donna di cui si parla nel testo?
Ha utilizzato la stessa affermazione che i suoi genitori usavano quando lei era giovane: “Casa mia, regole mie”. Ha fatto capire ai suoi genitori che, essendo lei l’adulto che pagava le bollette, era lei a decidere le regole della propria casa, incluso il divieto di fumare. In questo modo, ha fatto capire ai genitori che dovevano rispettare le sue regole, proprio come lei aveva fatto quando era giovane e viveva nella casa dei genitori.

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