Alcol e ragazzi, consigli per genitori in ansia

L’educazione dei propri figli consta di tanti aspetti. È inevitabile che, ad un certo punto, ognuno di loro crederà che sia arrivato il momento di fare molte cose che, in un certo senso, li proietteranno in un mondo che prima o poi gli apparterrà: quello degli adulti.

Non è detto che rimandare sempre sia una strategia giusta, anche perchè si correrebbe il rischio di alimentare il gusto ed il fascino del proibito compromettendo, invece, quello che dovrebbe essere un naturale processo educativo.

Non a caso, negli ultimi anni, sta diventando esponenziale un problema come quello dell’alcolismo tra i giovani. Per evitare che possa diffondersi ancora di più è necessario non farsi trovare impreparati rispetto alla possibilità che, un giorno, il proprio figlio abbia voglia di assaggiare il buon vino che c’è in dispensa o bere l’amaro dopo il dolce, magari proprio dopo il cenone di Natale.

Anche perchè si può anche bere di gusto, senza necessità di pensare necessariamente a deleteri eccessi.

Uno studio britannico condotto da due università, tuttavia, avrebbe rivelato che una famiglia su sei permetterebbe di fare un assaggio di alcol ai più giovani attorno o prima dei quattordici anni, ritenendo questa l’età più opportuna per il “grande passo”.

Gli esperti, però, sottolineano che si tratta di una fase delicata, tenuto conto che si tratta di adolescenti che ancora non hanno sviluppato completamente il proprio cervello ed il proprio fisico.

Il campione, esaminato dall’Università College London e dalla Pensylvania State University, ha riguardato diecimila bambini. Tra i dati ricavati è emerso che non solo i genitori abituati a bere molto abbiano permesso ai loro figli di bere “presto” per la prima volta, ma anche coloro i quali che non hanno un feeling così radicato con l’alcol.

E secondo quanto dichiarato da uno dei responsabili della ricerca, il Prof. Jennifer Maggs, il problema è che si crede erroneamente che permettendo ai bambini di iniziare presto questo li induca ad avere un rapporto più “responsabile” con l’alcol.

Altre ricerche hanno dimostrato che, in realtà, iniziare da giovanissimi a consumare alcolici aumenta le possibilità di avere problemi da adulti.

Secondo, però, quanto si legge su alcuni testi ufficiali medici sarebbe opportuno attendere almeno i quindici anni.

Affinchè si possano prevenire dei problemi d’alcolismo in un adolescente, uno dei fattori maggiormente protettivi risulta l’esempio dei genitori e il loro modo di educarli.

Sarebbe opportuno infatti parlare del problema con i figli con una certa autorità, scegliendo il tempo giusto per farlo, guardando film o documentari che raccontano il problema. E non va dimenticato: bisogna essere onesti nel raccontare cosa si facesse alla loro età e soprattutto stabilire delle regole che fungano da linee guida.

Come hai affrontato, o come affronteresti, questo argomento con i tuoi figli? Lasciaci un commento e non dimenticare di condividere queste informazioni con i tuoi amici e di appoggiarci con un Like sulla pagina Facebook Curiosando si impara.

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