16 volte in cui gli adulti hanno dimenticato i loro bambini nel miglior stile di “Mamma ho perso l’aereo”

Con il trambusto e lo stress della vita quotidiana, non è insolito che gli adulti, a volte, possano perdere il controllo della situazione. Questi fattori, combinati con la vivacità di alcuni bambini, possono causare smarrimenti e confusione. Di seguito puoi trovare alcune storie raccontate da genitori e figli, le quali, per fortuna hanno tutte un lieto fine, ma sono caratterizzate da un principio che ha provocato il panico in tutti coloro che le hanno vissute.

1#

Quando avevo circa 5 anni, andai con i miei genitori ad un matrimonio. Gli sposi avevano una figlia della mia età e, per tutto il tempo, gli invitati mi scambiarono per lei. Mi portarono di qua e di là e nel momento del taglio della torta mi ritrovai insieme agli sposi. Non so se fosse a causa dell’emozione o cosa, ma nemmeno loro si accorsero che non ero la loro figlia, finché i miei genitori non vennero a recuperarmi. Per la cronaca, continuai a dire agli invitati che gli sposi non erano i miei genitori, ma nessuno mi prestava attenzione. La cosa certa è che mi è davvero piaciuto ricevere le attenzioni di tutti e anche la grande fetta di torta che ho ricevuto“. Facebook/Vicky Corona

2#

“Mia figlia e il suo ex marito, prima di scendere dalla macchina si dicevano sempre: ‘Il bambino, lo prendo io o lo prendi tu?’. Una volta scesero entrambi senza dirsi nulla e mio nipote, ancora seduto al suo posto, ha gridato: “Il bambino! Il bambino!”. Facebook/Margarita Villegas

3#

Una volta mia nipote e suo marito erano ad una fiera con il loro bambino di tre anni. Ad un certo punto, a causa della distrazione e della folla, non videro più il bambino. Fu proprio il papà ad allarmarsi dicendo: ‘Dov’è il bambino?’. Spaventati a morte, iniziarono immediatamente a cercarlo tra la gente, quando, all’improvviso, il piccolo gridò: ‘Sono qui!’. Suo padre lo portava sulle spalle“. Facebook/Griselda Guzman Aguilar

4#

Stavo accompagnando mio figlio a scuola. Eravamo in ritardo, così allungai la mano senza voltarmi e lo presi per la manina. Non presi la sua mano, ma quella di una bimba che mi disse: ‘No signora, non portarmi via, per favore’, mentre mio figlio ci guardava“. Facebook/Amparo Ramirez

5#

Un giorno stavo uscendo per andare a prendere mio figlio a scuola, ma quando la vicina mi vide, mi disse che siccome faceva molto caldo avrei potuto lasciare mia figlia con lei. La donna stava già badando alla propria nipote, le due bimbe andavano molto d’accordo e giocavano spesso insieme, così decisi di lasciarla lì e me ne andai. Una volta a scuola aspettai mio figlio e quando uscì gli chiesi spaventata: ‘E la bambina?’. Subito dopo ‘obbligai’ tutte le persone che c’erano per strada a cercarla…“. Facebook/Sendy Sotelo

6#

Mi trovavo al centro commerciale. C’erano molte persone e stavo guardando alcune cose in un negozio. Poi, senza pensarci, un bambino di circa 4 o 5 anni mi prese per mano. Quel giorno non avevo con me mia figlia, ma ero talmente abituata che non pensai nemmeno che quella manina non fosse la sua. Quindi lo portai con me per tutto il negozio. Quando sentì sua madre chiamarlo per nome, lasciò andare la mia mano ed io pensai: ‘Dove sta andando mia figlia?’. Mi voltai e vidi il bambino con un’espressione preoccupata ed impaurita perché mi aveva confusa per sua madre. La signora mi vide e si rese conto che nulla era stato intenzionale. Ci scambiammo un sorriso e poi le spiegai che, oltre ad essere distratta, avevo una figlia di 7 anni. Quando suo figlio mi prese la mano, lo fece con una tale facilità e sicurezza che non rimasi nemmeno sorpresa. Per coincidenza, io e sua madre avevamo i capelli lunghi e scuri e indossavamo delle giacche rosa pastello“. Facebook/Adriana McNutt

7#

Una volta arrivato sul posto di lavoro, mio cugino chiese ad uno dei suoi dipendenti di andare a prendere la cassetta degli attrezzi in auto. Aprendo il bagagliaio, il ragazzo trovò un bambino sdraiato al suo interno. Il bambino gli disse di chiudere il baule, perché stava giocando a nascondino e non voleva essere scoperto. Quando mio cugino venne a sapere, temendo di essere accusato di rapimento, riportò rapidamente il bambino a casa sua. Sua madre non se ne accorse nemmeno“. Facebook/Naru Vamn

8#

Alcuni anni fa, l’insegnante di una scuola di campagna ebbe un problema di salute e per un periodo di tempo dovette smettere di insegnare. Mandò un supplente e gli spiegò che, ogni giorno, lungo la strada avrebbe incontrato due bambini che avrebbe dovuto portare con sé a scuola. Il primo giorno, quando vide i bambini, disse loro: ‘Salite, sostituisco la vostra insegnante’. Una volta arrivati, gli altri bambini pensavano che fossero nuovi studenti, ma alla fine della lezione quando il maestro disse a tutti: ‘Ci vediamo domani’, i due bimbi gli dissero: ‘Signore, noi domani andiamo alla nostra scuola’. Si scoprì che anche quei due bimbi venivano sempre accompagnati dalla loro insegnante, però frequentavano un’altra scuola. Per tutta la mattinata nessuno dei due aveva avuto il coraggio di dire nulla“. Facebook/Maria Arevalo

9#

Io e mio marito abbiamo tre figli. Un giorno doveva portare i due più grandi ad una festa e, per questo, chiamò un taxi. Anche il più piccolo andò insieme a loro, ma si addormentò durante il tragitto. Quando arrivarono a destinazione, mio ​​marito scese per lasciare i due bambini alla festa e disse all’autista di aspettare, poiché l’avrebbe dovuto riportare a casa. L’autista non lo sentì e partì con il bambino addormentato sul sedile posteriore. Per fortuna, dopo pochi chilometri se ne accorse e tornò per restituirlo. Io ho scoperto questa storia diversi anni dopo, mio ​​marito ha mantenuto molto bene il segreto“. Facebook/Gaby Alva

10#

Quando avevo 6 anni mi persi in un negozio di abbigliamento. Poiché sapevo che mia madre mi avrebbe rimproverato, andai nell’area di assistenza ai clienti. I miei genitori lasciarono il negozio e non si resero nemmeno conto che io non c’ero più. Chiusero il negozio ed io andai con una famiglia, cenai insieme a loro e mi comprarono persino il gelato. All’improvviso vidi mia madre arrivare, era molto arrabbiata. Mi rimproverò così tanto che le dissi che non volevo andare a casa con lei“. Facebook/Deisy Luna

11#

Un giorno arrivai un po’ in ritardo all’asilo a prendere mia figlia, oltre a lei dovevo andare a prendere anche sua sorella, così, di corsa, presi la bimba per mano e iniziai a camminare verso la macchina. Mi ero già allontanata di qualche metro dall’entrata quando un’altra madre mi fermò e disse: ‘Quella non è la tua bambina’. Mi voltai e vidi che aveva ragione. Mia figlia era ancora alla porta ad aspettarmi. In mia discolpa posso dire che con la divisa e la mascherina erano molto simili“. Facebook/VF MBelen

12#

Un giorno, in un supermercato, ho scambiato mio figlio per un altro bambino che aveva più o meno la stessa età e che era vestito come lui. In quel momento mio figlio era insieme a mio marito in un’altra corsia, mentre quello che ho confuso per mio figlio stava afferrando di tutto dagli scaffali e facendo molta confusione, per questo lo sgridai dicendogli di smettere immediatamente. Poi mi sono accorta che stavo sgridando il figlio di qualcun altro“. Facebook/Annii Silva

13#

Quando mio figlio aveva circa 10 o 11 anni, io e sua zia lo lasciammo accidentalmente a piedi e ce ne andammo a casa di un’amica. Il bambino aveva in mano una scatola che avremmo dovuto consegnare a questa amica, la appoggiò sul sedile posteriore dell’auto e chiuse la portiera. Noi, pensando che fosse già salito, partimmo tranquille, ma, in realtà, lui stava facendo il giro della macchina per salire dall’altra portiera. Quando arrivammo gli dissi: ‘Cosa aspetti a scendere?’, solo allora mi resi conto che non c’era. Venne da solo, correndo dietro di noi…“. Facebook/Sosa Liliana

14#

Una volta partecipai ad una maratona e, alla fine della gara, una persona che non conoscevo si avvicinò, mi abbracciò e mi disse: ‘Congratulazioni per questo traguardo tanto atteso’. Mi diede una bibita e mi disse che mia madre l’aveva mandato a prendermi. Così salimmo su un taxi e ce ne andammo. Quando arrivammo a casa, un’intera famiglia era riunita e pronta ad accogliermi, ma, dopo un istante, uno di loro disse all’uomo: ‘Papà, questo non è tuo nipote’, riferendosi a me. Tutti si misero a ridere ed io me ne andai. Dovetti persino tornare a casa da solo“. Facebook/Alin Javier

15#

Ho tre figli, uno di loro è molto tranquillo. Una sera andammo a prendere dei loro cuginetti che avrebbero trascorso la notte a casa nostra. Salirono tutti nella parte posteriore dell’auto giocando e gridando. Io partii e la prima cosa che feci fu quella di fermarmi in un negozio per fare un po’ di spesa. In quel momento mi chiamò mia suocera chiedendomi se avessi dimenticato qualcosa. Le dissi di no, e lei mi chiese: ‘Non ti manca un figlio?’. Chiesi a mio marito e ai bambini, ma in tutta l’eccitazione per la serata imminente, nessuno si era accorto che ne mancava uno. Ogni volta che mi viene in mente mi sento triste e in colpa. Da allora non è più accaduto, anche perché quando parto o ritorno conto sempre i bambini“. Facebook/Mariam Tirsa Barroso Toribio

16#

Eravamo ad una fiera e mio ​​padre abbracciò una bambina di 10 anni pensando che fossi io. Quando la ragazzina reagì, mio padre si rese conto dell’errore ed entrambi rimasero immobili come due statue, senza sapere cosa fare. Alla fine mio padre si scusò tantissimo, era completamente in imbarazzo. Io vidi tutta la scena dall’esterno, stavo morendo dalle risate“. Facebook/Edith Bonaga

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