Questo è il motivo per il quale a volte ti svegli nel cuore della notte e ti senti paralizzato

Se non a tutti, sarà capitato a molti di svegliarsi nel cuore nella notte ed essere in preda ad un inquietante immobilismo. Una sensazione che, per qualche istante, rischia di creare momenti di inquietudine.

Quello che accade è di riuscire a sentire, ascoltare e vedere tutto quello che c’è attorno. Per certi versi sembra di non essersi mai addormentati, perché si ha quasi l’impressione che tutto quello che ci circonda sia esattamente nello stesso modo in cui lo si è lasciato prima di abbandonarsi alle braccia di Morfeo.

Capita, però, che ad un certo punto ci si accorga che qualcosa non è come ci si aspetta. La mente è attiva, ma il corpo non risponde. Quasi come se non esistesse più legame tra il cervello e le altre parti del corpo. Quando, però, il panico sembra farsi autentico ci si accorge di essere svegli all’interno di in incubo.

“Essere svegli in un incubo” è una sensazione che per molti è ricorrente. Nel corso della storia gli uomini si sono interrogati sul motivo per il quale si verifichi questo fenomeno e persino la letteratura si è scomodata più volte per celebrarlo.

La scienza, però, oggi permette di conoscere un po’ meglio cosa accade. Gli studi effettuati fino ad oggi dicono che questa particolare “paralisi del sonno” deriverebbe da problemi con il sonno REM.

La fase Rem del sonno rappresenta solo uno dei cicli di cui è composto il sonno, è soprannominata anche fase del “sonno paradosso”, proprio  perché è quella in cui si manifestano i sogni.

Il suo nome specifico è “Atonia Rem”. Risulta perfettamente fisiologica quando avviene durante il sonno Rem, non lo è invece quando accade da svegli. Ma non è il secondo caso quello che si sta trattando.

Ci si chiede allora cosa sia a causare quest’Atonia Rem. Secondo gli esperti deriverebbe da fattori abbastanza chiari: la mancanza di sonno, un sonno irregolare o altri aspetti come il jet lag e l’emicrania.

Persino la psicologia interviene con delle cause scatenanti: l’ansia, lo stress, l’uso di alcol o di sostanze stupefacenti.

La paralisi del sonno può durare pochi secondi come diversi minuti.

adzicnatasa / 123RF Archivio Fotografico

Occorre sottolineare che non ha effetti dannosi sul cervello, ma genera una buona dose di paura quando ci si accorge di non potersi muovere. C’è chi addirittura crede di stare morendo dato che si sente quasi come nella tenaglia di una forza soprannaturale. Non a caso l’idea di sentire una pressione sul petto è totalmente frutto della psiche, dato che non esistono riscontri oggettivi che rivelano un’alterata fisiologia della respirazione.

Trattandosi di un qualcosa mosso dal subconscio è difficile dare dei consigli sul come evitare che possa verificarsi, ma fare in modo di allontanare alcuni dei fattori di rischio potrebbe essere una buona strategia per scongiurarne la comparsa.

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