Il professore di matematica che ha creato un orto e un pollaio insieme ai suoi studenti: “Bisogna toglierli dagli schermi”

Da alcuni anni a questa parte, Miguel Leiva, un professore di matematica che insegna nel Colegio Diocesano San Lorenzo della città di Lugo, in Spagna, ha dato il via ad un progetto che permette ai suoi studenti di stare a contatto con la natura e di imparare a coltivare la terra.

Il suo obiettivo principale è quello che, un giorno, i suoi ragazzi possano diventare degli adulti brillanti e di successo e, per questo, sta cercando di dare loro tutti gli strumenti necessari per far sì che questo avvenga.

Facebook/Colegio Diocesano San Lorenzo

“I miei studenti non lo hanno mai saputo”: l’insegnante ha vissuto per anni in una tenda per via di uno stipendio inadeguato

Infatti, a pochi chilometri dalla scuola, l’uomo, insieme ai suoi studenti, ha completamente trasformato un terreno pieno di arbusti in un orto in cui vengono coltivati diversi tipi di frutti e ortaggi, tra cui peperoni, pomodori, zucchine, mele e pere. L’insegnante ha affermato che: “Vedo che c’è molta tecnologia, come questa dell’Intelligenza Artificiale, che contribuisce a creare un’immagine di sé diversa dalla realtà. Ma l’orto non può essere finto, perché o c’è o non c’è. Vedo spesso che i giovani sono carenti in questo senso, quindi ho deciso di insegnare loro questo aspetto della vita. Ne farei una materia obbligatoria cinque giorni alla settimana, li farei stare più tempo nell’orto. È difficile, ma non impossibile“.

Attualmente, si tratta di un’attività extrascolastica a cui gli studenti sono molto felici di partecipare, di fatto, grazie al loro duro lavoro sono riusciti anche a vincere un concorso che gli ha permesso di acquistare una motozappa e di costruire una serra, la quale è stata progettata dagli studenti di tecnologia, poiché come afferma l’insegnante: “È stata progettata al computer, perché non rinunciamo alla tecnologia, ma sottolineiamo anche l’importanza dell’artigianato, della manipolazione e del contatto con il mondo e la natura per farli allontanare per un po’ dagli schermi“.

Facebook/Colegio Diocesano San Lorenzo

Nel loro bell’orticello i ragazzi fanno proprio tutto , preparano il terreno, seminano, seguono e curano la crescita delle piante e, alla fine, dopo il raccolto, si godono i frutti del loro duro, ma gratificante lavoro. Prima della pandemia, i loro prodotti veninavo regalati alla mensa scolastica o donati alle persone bisognose. Tuttavia, dopo il 2020, le regole sono cambiate ed ora i prodotti devono essere tracciati, per questo, tutto quello che cresce nell’orto viene portato a casa dagli studenti. Scherzando, l’insegnante ha affermato che: “Non litigano per portare a casa i prodotti, ma possiamo dire che c’è abbastanza richiesta“.

Facebook/Colegio Diocesano San Lorenzo

Oltre all’orto, questi giovani intraprendenti si prendono cura anche di un pollaio in cui vivono otto galline e, per questo, all’interno dell’istituto si può trovare anche un’incubatrice, nella quale sono state posizionate due telecamere, in modo che gli studenti possano assistere alla schiusa delle uova e alla nascita dei pulcini. L’insegnante ha detto: “Vedere che qualcosa cresce se te ne prendi cura è l’essenza della vita. Tutto questo richiede azioni e gesti, non basta solo leggere libri“.

Però, non è finita qui, perché non bisogna dimenticare che il professor Miguel è anche e soprattutto un insegnante di matematica e, per questo, i suoi studenti creano statistiche e grafici in base all’andamento del loro orto, calcolando ogni tipo di fattore.

Facebook/Colegio Diocesano San Lorenzo

Infine, il professore ha concluso dicendo: “Questo è un grande lavoro, ma lo faccio con amore e mi dà tanta soddisfazione perché sono i nostri prodotti e nessuno ha il diritto di giudicarli. Questo è un esercizio di responsabilità, per imparare a prendersi cura delle cose, non trovi che sia una bella materia?“.

L’insegnante fa una curiosa “lista di materiale didattico” che lascia a bocca aperta i genitori dei suoi alunni

Scorri verso il basso per altri interessanti articoli.

Sai che ora abbiamo aperto un nuovo canale Telegram? Richiedi l’accesso per non perderti i nostri contenuti. CLICCA QUI

Cosa ne pensi del progetto di questo bravo insegnante? Condividi il contenuto e seguici per altre notizie, storie e curiosità su Curiosando si impara.

Libri consigliati sull’argomento:

Outdoor education. L’educazione si-cura all’aperto di R. Farnè e F. Agostini

La situazione dell’infanzia, specialmente nelle zone urbane della nostra società, è caratterizzata dall’essere costretta a trascorrere molto tempo all’interno di spazi chiusi, con orari rigidi e programmati. I bambini che possono godere di esperienze di gioco e socialità all’aria aperta sono ormai una rarità, e questo sta portando ad una crisi educativa che influisce negativamente sullo sviluppo di importanti competenze psicomotorie, cognitive ed emotive. L’Outdoor Education è un approccio pedagogico che mira a promuovere l’esperienza diretta dell’ambiente, partendo dal bisogno innato dei bambini di esplorare e mettersi alla prova, fino ai progetti di educazione ambientale. I temi del rischio, della salute e del movimento richiedono una profonda riflessione sulla progettazione degli spazi scolastici e urbani e sulla professionalità degli educatori. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3mtlcmp

In giardino e nell’orto con Maria Montessori. La natura nell’educazione dell’infanzia di Maria Montessori.

Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/41uqOf7

La scuola nel bosco. Pedagogia, didattica e natura di Michela Schenetti, Irene Salvaterra e Benedetta Rossini

Nel fitto della foresta, i bambini si muovono liberamente tra gli alberi, inventando giochi con i materiali naturali e imparando l’uno dall’altro in un ambiente ricco di stimoli, senza orari o regole imposte. La crescente popolarità delle “scuole nella natura” in Europa e in tutto il mondo sta portando ad una riflessione sull’educazione all’aperto e su come essa possa migliorare la vita dei bambini. Il testo offre una panoramica sugli studi più recenti sulla pedagogia della natura, basandosi sull’esperienza di ricerca delle autrici all’interno di alcuni servizi per l’infanzia. Emerge chiaramente il bisogno urgente di un contatto diretto con la natura e di esperienze di immersione nella natura in modo continuativo. Questo libro vuole essere uno strumento di riflessione per ripensare le pratiche educative e scolastiche. Esiste un’altra possibilità: cercarla e realizzarla richiede il nostro impegno. Solo così sarà possibile costruire percorsi di educazione attiva partendo dall’immersione nella natura per poi contaminare nidi e scuole dell’infanzia. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3zTBOa7

FAQ

Chi è Miguel Leiva e in che scuola insegna?
Miguel Leiva è un professore di matematica che insegna nel Colegio Diocesano San Lorenzo della città di Lugo, in Spagna.

Qual è l’obiettivo principale del professore Miguel Leiva?
L’obiettivo principale del professore Miguel Leiva è quello di fornire ai suoi studenti tutti gli strumenti necessari per diventare adulti brillanti e di successo.

Cosa coltivano gli studenti nell’orto e come utilizzano i prodotti del raccolto?
Gli studenti coltivano diversi tipi di frutti e ortaggi nell’orto e, prima della pandemia, i loro prodotti venivano regalati alla mensa scolastica o donati alle persone bisognose. Dopo il 2020, i prodotti devono essere tracciati, quindi tutto quello che cresce nell’orto viene portato a casa dagli studenti.

Adblock rilevato

Per continuare devi disattivare l'adblock in questo sito web.