Da bambina ha avuto una madre tossicodipendente ed è stata abbandonata dal padre, quando viene adottata dai suoi nonni diventa la migliore atleta del mondo

Molti sono stati gli aggettivi utilizzati per descrivere Simone Biles: creativa, geniale, tenace, intelligente ecc. Quel che è certo però è che l’atleta statunitense (di soli 20 anni) è diventata la ginnasta più forte di tutti i tempi nella storia americana; con ben 19 medaglie vinte la Biles entra di diritto nella storia come una delle atlete più forti di sempre.

L’atleta è stata in grado di stupire il mondo per la sua tenacia, quella stessa tenacia che le ha permesso di poter compiere gesti incredibili (nel mondo della ginnastica); uno di questi è addirittura di sua invenzione “ The Biles” (l’esercizio che l’ha resa celebre al mondo). Quasi si stenta a credere che Simone Biles sia veramente umana.

Il nome di Simone Biles è sulla bocca di milioni di persone (appassionati di ginnastica e non); basti pensare che il Times l’ha (addirittura) inserita nella lista delle Millenials: ovvero i giovani più influenti del mondo.

Il triste passato della campionessa statunitense

Simone Biles e sua sorella (fonte immagine: YouTube/E:60 Simone Biles)

Simone Biles nasce nel Columbus (Ohio) da una famiglia con evidenti problematiche: la madre era tossicodipendente ed il padre abbandonò tutti dopo pochissimo tempo. Per via delle precarie condizioni familiari la bambina è stata spedita qua e là in diverse case-famiglia; una di queste si era addirittura comportata in un modo alquanto insolito: la Biles ha affermato che le persone in questione non le permettevano mai di usare i giochi a disposizione.

Simone Biles e sua sorella vengono date in custodia ai nonni

Dopo una lunga serie di spostamenti (tra diverse parti degli Stati Uniti) la giovanissima (e sua sorella) venne data in custodia ai nonni (nel 2001). La situazione divenne più rilassata ma la strada era ancora lunga: le 2 bambine si erano abituate a vederli semplicemente come i loro nonni adottivi; ci volle del tempo affinché i coniugi vennero visti con una luce diversa: dato che i nonni furono le uniche persone che si presero cura (veramente) di loro, Simone Biles e sua sorella cominciarono a chiamarli “mamma” e “papà“.

Fonte immagine: YouTube/E:60 Simone Biles

Furono proprio i nonni a far appassionare la giovane Biles al mondo della ginnastica; Simone iniziò all’età di 6 anni e da quel momento non smise più.

Un altro merito a favore dei nonni è stato l’avvicinamento delle 2 bambine nel mondo religioso: ogni domenica Simone Biles e sua sorella vanno a messa; la giovane campionessa ha dichiarato che gira sempre con un rosario donatogli dalla nonna in persona.

Simone Biles mentre va a messa (fonte immagine: Facebook/sbiles)

Probabilmente parte del successo di Simone Biles è attribuibile anche ai suoi amorevoli nonni: l’amore trasmesso da questi ultimi unito all’insegnamento di valori come l’impegno, la dedizione, lo spirito di sacrificio (eccetera) ha forgiato una delle campionesse più famose di tutti i tempi.

Fonte immagine: YouTube/E:60 Simone Biles

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