Una ragazza è stata rimproverata dalla propria cognata per aver imposto dei limiti ai suoi due nipotini, e quando le è stato chiesto di nuovo di fare da babysitter, ha permesso loro di fare tutto quello che volevano

Crescere i propri figli è un viaggio unico e personale che ogni genitore intraprende. Ognuno ha il proprio stile di genitorialità e approccio all’educazione dei propri bambini ed è importante rispettare le scelte e le preferenze individuali di ciascun genitore, poiché ognuno conosce le proprie dinamiche familiari.

Tuttavia, ci sono momenti in cui potrebbe essere necessario affidare i propri figli a un babysitter o a una figura di sostegno temporanea. Questo può essere un momento di sfida per quei genitori che non desiderano che qualcun altro rimproveri i loro figli. È comprensibile che si possano avere preoccupazioni su come gli altri possano interagire con i piccoli, ma è importante ricordare che l’educazione e il rispetto devono essere insegnati fin dai primi anni di vita.

Di recente una rgazza ha voluto condividere la propria esperienza sulla piattaforma di Reddit per conoscere il parere di persone al di fuori della sua famiglia, poiché, da quel che racconta, tutti le stanno dicendo che ha sbagliato ad agire come ha fatto.

Ho sbagliato per aver permesso ai miei nipoti di mettere sottosopra la casa senza riprenderli, nonostante mia cognata mi avesse esplicitamente detto di non disciplinarli?

Io ho 17 anni, mio fratello Casey ne ha 32 anni ed è sposato con mia cognata Mandy che ne ha 36. Hanno due figli: mio nipote Nick di 3 anni e mezzo e mia nipote Mya di 2 anni“.

Di recente, Mandy ha chiesto ai miei genitori se potessi fare da babysitter ai bambini, poiché lei sarebbe voluta andare a trovare sua madre e la babysitter le aveva detto all’ultimo minuto di non essere più disponibile“.

Non avevo mai fatto da babysitter a Nick e Mya prima d’ora e, onestamente, non ho alcuna esperienza nel prendermi cura di bambini sotto i cinque anni, ma i miei genitori hanno insistito e si sono offerti di pagarmi, quindi ho accettato“.

Badare a Nick e Mya è stato un incubo. Si sono comportati per tutto il tempo come se non avessero mai sentito la parola ‘no’, o come se non avessero mai dovuto comportarsi bene in tutta la loro vita; hanno disegnato sui muri con pastelli e pennarelli, hanno cercato di far scendere nello scarico del water i loro giocattoli, si sono buttati a terra ed hanno urlato per ottenere delle caramelle e la lista potrebbe continuare all’infinito“.

Ho chiamato Mandy per spiegarle cosa avevano fatto i suoi figli e per dirle che li avevo fatti sedere in un angolo per punizione. Mandy alla fine è tornata a casa prima del previsto, ma non per occuparsi dei bambini. Al contrario, si è arrabbiata con me e mi ha rimproverato dicendo che non avevo il permesso di disciplinarli perché non sono la loro madre e che devo imparare a stare al mio posto“.

Il venerdì successivo, Mandy mi ha pregato di fare da babysitter a Nick e Mya dicendo che avrebbe voluto visitare di nuovo sua madre e di non riuscire a trovare un’altra babysitter. I miei genitori mi hanno fatto accettare e Mandy mi ha ripetuto ancora una volta che non avevo il permesso di disciplinare i bambini. (Sono abbastanza sicura che questo sia il vero motivo per cui non è riuscita a trovare una babysitter adeguata)“.

Poiché Mandy mi aveva detto che non potevo disciplinarli, ho deciso di fare esattamente come mi era stato detto. Li ho sorvegliati per assicurarmi che non cercassero di scappare di casa o altro, ma per il resto ho lasciato Nick e Mya liberi di fare quello che volevano. Ovviamente, quando Mandy è tornata la casa era un disastro“.

Mandy era furiosa con me e ha cercato di convincere i miei genitori a non pagarmi. I miei genitori mi hanno comunque pagata, perché un accordo è un accordo. Ma hanno detto di essere davvero delusi per il mio comportamento perché, anche se la regola di Mandy di non disciplinare era assurda, avrei avuto a disposizione mille modi migliori per tenere occupati i miei nipoti (come ad esempio facendo fare loro dei lavoretti o giocando a nascondino) anziché comportarmi da immatura e lasciarli semplicemente distruggere la casa“.

Mio fratello non ha detto niente al riguardo, ma onestamente è un padre un po’ assente. Trascorre la maggior parte del tempo al lavoro e quando è a casa si comporta come se fosse lo zio divertente, mentre Mandy si occupa effettivamente dell’educazione dei bambini. Sto cercando punti di vista imparziali qui. Ho sbagliato?

Scorri verso il basso per altri interessanti articoli.

Tu come ti saresti comportato se fossi stato al posto di questa ragazza? Condividi il contenuto e seguici per altre notizie, storie e curiosità su Curiosando si impara.

Libri consigliati sull’argomento

Il metodo danese per crescere bambini felici ed essere genitori sereni di Jessica Joelle Alexander e Iben Sandhal

Da oltre 40 anni, la Danimarca è stata costantemente al primo posto nel World Happiness Report, una classifica annuale dei Paesi più felici stilata dalle Nazioni Unite. Questo ha suscitato l’interesse degli studiosi che hanno analizzato lo stile di vita dei danesi, considerato il più vicino all’optimum, al di là della semplice efficienza dei servizi e del livello di ricchezza del Paese. Dopo tredici anni di ricerca e collaborazione, la psicologa Iben Sandahl e la giornalista Jessica Joelle Alexander ritengono di aver scoperto il vero segreto della felicità di questo piccolo Paese del nord, che ora svelano in un manuale. Secondo loro, la chiave per raggiungere la soddisfazione risiede nella relazione tra genitori e figli, nell’empatia e nella capacità degli adulti di fornire strumenti e istruzioni senza imporre condizioni ai bambini. I genitori danesi crescono figli felici, che a loro volta diventano genitori sereni di altri bambini felici, creando così un circolo virtuoso. Basandosi sulle loro osservazioni e studi, Sandahl e Alexander sono riuscite a scrivere una guida pratica che può essere seguita passo dopo passo per analizzare i propri comportamenti, evitare errori ed educare i propri figli nella giusta direzione. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3ICSY0m

Come parlare perché i bambini ti ascoltino & come ascoltare perché ti parlino di Adele Faber e Elaine Mazlish

Il libro scritto da Adele Faber e Elaine Mazlish è un’opera che unisce testo e apparato grafico, arricchito da questionari, vignette, schemi ed esempi. In questa nuova edizione, le due autrici hanno rivisto i loro consigli alla luce delle sfide presentate dalle generazioni di “nativi digitali”. Il libro è stato aggiornato per affrontare tutte le questioni educative della vita quotidiana, come gestire la rabbia, stabilire regole chiare e farle rispettare, trovare alternative efficaci alle punizioni, ottenere la collaborazione attiva dei più piccoli e risolvere i conflitti familiari. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/432KGXR

Intelligenza emotiva per un figlio. Una guida per i genitori di John Gottman e Joan Declaire

Ogni genitore si chiede quali siano i migliori modi per educare i propri figli, permettendo loro di sviluppare i propri talenti e godere appieno della vita. In questo processo di crescita, l’intelligenza emotiva svolge un ruolo fondamentale, combinando abilità individuali con qualità come l’empatia e l’attenzione nelle relazioni con gli altri. Il dottor Gottman, un rinomato psicologo conosciuto a livello mondiale per i suoi studi sulle dinamiche genitori-figli, illustra in questo libro come i genitori possano diventare efficaci “allenatori emotivi”. Attraverso spiegazioni chiare e numerosi esempi pratici, l’autore esamina le fasi cruciali dello sviluppo dei bambini e degli adolescenti, inclusa la gestione delle emozioni, il controllo degli impulsi, l’importanza dell’ascolto e la risoluzione dei conflitti. Passo dopo passo, viene mostrato come trasmettere ai propri figli le qualità necessarie per crescere più forti e più felici. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3C9w4u1

FAQ

Perché l’autore si sente in colpa?
L’autore si sente in colpa perché ha permesso ai suoi nipoti di mettere sottosopra la casa senza disciplinarli, nonostante gli fosse stato detto esplicitamente da sua cognata di non farlo.

Perché l’autore ha accettato di fare da babysitter nonostante non avesse esperienza?
L’autore ha accettato di fare da babysitter perché i suoi genitori l’hanno pregato e offerto di pagarla, nonostante non avesse esperienza nel prendersi cura di bambini così piccoli.

Perché Mandy era arrabbiata con l’autore nonostante avesse chiesto di fare da babysitter?
Mandy era arrabbiata con l’autore perché l’autore ha disciplinato i bambini nonostante le fosse stato detto di non farlo, e Mandy ha sostenuto che l’autore non avesse il permesso di disciplinarli in quanto non era la loro madre.

Adblock rilevato

Per continuare devi disattivare l'adblock in questo sito web.