La triste fine di un capodoglio in Spagna dopo aver mangiato 29 chili di plastica

Un capodoglio è stato trovato morto sulle coste di Murcia. L’animale è stato rinvenuto a Cabo de Palos, nel sud della Spagna ed è deceduto per lo stesso deplorevole motivo per cui muoiono centinaia di animali marini, a causa di una peritonite o di un blocco del sistema digerente che si è visto impossibilitato ad espellere i 29 kg di plastica che aveva ingerito.

Il triste ritrovamento

Nello stomaco e negli intestini del giovane capodoglio sono stati ritrovati dei sacchetti di plastica, borse di rafia, pezzi di reti, cime ed anche un contenitore di plastica.

Il capodoglio, di quasi 10 metri di lunghezza ed un peso di oltre 6 tonnellate, è stato ritrovato morto sulla spiaggia di Cabo de Palos verso la fine di febbraio.

Il mondo ha bisogno della nostra consapevolezza

La triste scoperta della causa della morte dell’animale, ha portato il governo regionale di Murcia a lanciare una campagna contro lo scarico di rifiuti plastici nell’oceano.

Consuelo Rosauro, direttrice generale dell’ambiente del governo di Murcia, ha spiegato che la plastica nell’oceano, negli ultimi 10 anni, è diventata una delle maggiori minacce per la vita marina di tutto il mondo.

“Molti animali rimangono intrappolati in questi rifiuti o ingeriscono plastica in tali quantità che finisce per causarne la morte”, ha affermato la donna.

Gli esperti del “Centro De Recuperación De Fauna El Valle” che hanno effettuato l’autopsia sul giovane capodoglio, hanno spiegato che il cetaceo non è riuscito a digerire e ad espellere la plastica dal proprio organismo e di conseguenza ha sofferto di una grave peritonite che lo ha portato alla morte. La peritonite è un’infiammazione del peritoneo, la membrana sierosa che copre parte della cavità addominale e delle viscere.

Resti di plastica ritrovati nello stomaco del capodoglio.

Non è la prima volta

Nel 2013 era stato trovato un altro capodoglio morto sempre nel sud della Spagna, nel suo stomaco erano stati rinvenuti una sessantina di pezzi di plastica (circa 18 chili) provenienti dalle serre vicine: coperture di plastia, tubi, materassini, ecc. In questo caso, la morte è sopraggiunta perché alcuni pezzi di plastica hanno perforato lo stomaco del capodoglio.

Tra quello che è accaduto nel 2013 ed il fatto dei giorni scorsi, si sono verificati diversi epidodi simili sulle coste di altri paesi. Non solo gli animali marini soffrono per l’avvelenamento da plastica, ma anche numerose specie di uccelli.

Dobbiamo al più presto imparare a prenderci cura della natura, non credi? Lasciaci un commento e non dimenticare di condividere queste informazioni con i tuoi amici di modo che più persone possibili siano consapevoli dei danni che stiamo causando.

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