L’esaurimento emotivo, la conseguenza di voler essere troppo forti

L’esaurimento emotivo è uno stato in cui si arriva quando ci si sovraccarica di sforzi. In questo caso non si sta parlando solamente di eccessi lavorativi, ma di sovraccaricarsi di obblighi per sopportare conflitti, responsabilità o stimoli di tipo emotivo o cognitivo.

L’esaurimento emotivo non si raggiunge da un momento all’altro. Si tratta di un processo che ha un’incubazione lenta e che arriva fino al punto in cui la persona in questione crolla e questa rottura può portare ad una profonda depressione o a delle patologie croniche.

Si verifica una sorta di collasso, perché, letteralmente, non si riesce più a sopportare nulla. L’esaurimento emotivo viene vissuto come un affaticamento mentale, ma, solitamente, è anche accompagnato da una grande stanchezza fisica.

Quando arriva si ha come una sensazione di pesantezza, di impossibilità ad andare avanti. Quindi si cade come in una condizione di inerzia dalla quale è difficile uscirne.

Le cause dell’esaurimento emotivo

L’esaurimento emotivo nasce perché esiste uno sbilanciamento tra quello che diamo e quello che riceviamo. Chi ne è vittima si caratterizza perché, solitamente, dà tutto se stesso in qualsiasi situazione, che sia il lavoro, la casa, la vita di coppia o qualsiasi altro ambito.

In linea di massima, questo accade in ambienti dove si esige molto, i quali, apparentemente, richiedono grandi sacrifici. Per esempio, in un lavoro dove c’è un alto rischio di licenziamento, o in una casa in cui le persone che ci vivono hanno molti problemi e richiedono attenzioni, oppure in una coppia conflittuale o con gravi difficoltà.

La cosa più frequente che può capitare è che la persona esaurita non abbia abbastanza tempo per se stessa e che non riceva nemmeno il riconoscimento, l’affetto o la considerazione sufficiente. Ci si aspetta che sia sempre disponibile, come se non avesse delle necessità, o come se fosse più forte degli altri e potesse sopportare tutto.

I primi sintomi dell’esaurimento emotivo

Prima che appaia l’esaurimento emotivo vero e proprio, esistono alcuni indizi che lo annunciano. Si tratta di segnali a cui, generalmente, non si presta molta importanza. Accorgendosene in tempo, si potrebbero prendere le precauzioni necessarie.

I sintomi iniziali dell’esaurimento emotivo sono:

1# Stanchezza fisica: la persona si sente spesso affaticata. Dal momento in cui apre gli occhi la mattina sente come se quello che l’aspetta durante la giornata fosse troppo arduo da affrontare.

2# Insonnia: anche se potrebbe sembrare contraddittorio, una persona che soffre di esaurimento emotivo ha difficoltà a dormire. Ha sempre dei problemi che le girano per la testa e questo rende difficile conciliare il sonno.

3# Irritabilità: ci si sente infastiditi e si perde l’autocontrollo frequentemente. La persona esaurita è spesso di cattivo umore ed è troppo sensibile per sopportare qualsiasi critica o gesto di disapprovazione.

4# Mancanza di motivazione: chi soffre di esaurimento emotivo inizia ad agire in maniera meccanica. Come se fosse obbligato a fare qualsiasi cosa. Non prova entuasiasmo e nemmeno interesse per le proprie attività.

5# Distanza affettiva: le emozioni cominciano ad essere ogni volta più piatte. Come se in realtà non si sentisse praticamente nulla.

6# Dimenticanze frequenti: essere saturi di informazioni o di stimoli può portare dei vuoti di memoria. Si dimenticano con facilità le piccole cose.

7# Difficoltà nel pensare: la persona sente di confondersi facilmente. Ogni attività richiede più tempo rispetto a prima. Si ragiona lentamente.

Le vie d’uscita per l’esaurimento emotivo

Il miglior modo per superare l’esaurimento emotivo è sicuramente quello di riposare. Bisogna riuscire a trovare del tempo libero per rilassarsi e per stare tranquilli. Le persone che chiedono troppo a loro stesse passano degli anni senza, per esempio, prendersi una vacanza. Questo non si deve fare e sicuramente sarebbe un’ottima idea quella di prendersi alcuni giorni per dedicarli al riposo.

Un’altra soluzione è quella di lavorare per avere un diverso atteggiamento nei confronti degli obblighi quotidiani. Ogni giorno deve includere del tempo da dedicare agli impegni, ma anche del tempo per riposare e per realizzare delle attività che risultino gratificanti.

Infine, è molto importante sensibilizzare noi stessi e per farlo non c’è nulla di meglio che dedicare un po’ di tempo al giorno per rimanere da soli. Respirare, riconnetterci con noi stessi e con ciò che vogliamo.

È fondamentale sviluppare un atteggiamento di comprensione e di bontà nei nostri confronti. Al contrario, prima o poi, ci sarà impossibile continuare ad andare avanti.

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