Impara a non vendicarti, ci penserà la vita a farlo al tuo posto

Costa tanto perdonare. Solo se pensiamo a qualcuno che ci ha ingannato, mentito o fatto del male fisico o psicologico, possono generarsi in noi dei sentimenti molto forti di rabbia “giustificata” e dolore, ma anche dei pensieri di vendetta.

È difficile lasciare andare la rabbia e il desiderio di vendetta perché, nel nostro cuore, sentiamo che l’altra persona “lo merita”. Negare il nostro perdono, a volte, può sembrarci come l’unico modo che abbiamo per “vendicarci” e può anche farci provare dolore e soddisfazione allo stesso tempo, un po’ come quando si ha una ferita che è in via di guarigione, ma si continua a toccare impedendole di guarire.

Tuttavia, aggrapparsi a sentimenti di rabbia, dolore o al pensiero di vendetta equivale a bere del veleno con la speranza che questo faccia male all’altra persona.

Molti non vogliono perdonare perché fraintendono cosa sia il perdono. Di seguito puoi trovare la definizione:

Il perdono è il processo intenzionale e volontario attraverso il quale la “vittima” cambia i suoi sentimenti e il suo atteggiamento nei confronti di qualche inganno, lasciando andare le emozioni negative, come la vendetta, e dimostra una maggiore capacità di desiderare il bene della persona che le ha fatto del male. Perdonare non significa approvare e non significa nemmeno giustificare o scusare, di fatto, non deve per forza implicare una riconciliazione con l’altra parte.

Quindi, perché prenderci il disturbo di perdonare?

Il dott. Fred Luskin della Stanford University insegna il perdono come abilità di vita e afferma che il perdono può essere imparato, poiché non è solo potente ma anche eccellente per la tua salute.

Tre diversi studi, inclusa una ricerca nella quale sono state coinvolte persone cattoliche e protestanti dell’Irlanda del Nord i cui parenti sono stati uccisi a causa della violenza politica, hanno affermato che le persone che imparano a perdonare sono meno arrabbiate, si sentono meno danneggiate, sono più ottimiste, diventano più indulgenti di fronte a molte situazioni, sono più compassionevoli e hanno una maggiore fiducia in se stesse.

Immagina la seguente situazione: sei in vacanza; tutto è perfetto; sei completamente rilassato, sei sdraiato a fianco di una piscina e la temperatura è perfetta. Provi una profondo e piacevole senso di relax. Improvvisamente, ti ricordi di quella persona che ti ha fatto del male. Il tuo corpo si irrigidisce; tutto si agita dentro; ritornano quelle sensazioni familiari e potenti di dolore, di angoscia e di rabbia. Ti senti sempre più agitato e, ora, rimanere sdraiato e rilassato ti sembra impossibile.

L’ironia di questa situazione è che la persona che ti ha danneggiato, molto probabilmente, si è anche dimenticata di tutto e non pensa minimamente a te o a ciò che ti ha fatto. Stai soffrendo da solo. Potresti anche renderti conto di non essere in grado di perdonare, però, non solo starai rovinando la tua vacanza, ma anche altri aspetti della tua vita, poiché risentimento e rabbia si diffondono e possono influenzare anche altre relazioni. E anche se capisci quanto poco senso abbia serbare rancore, quanto sia nocivo per la tua salute, per la tua felicità e per il tuo benessere, non ti senti in grado di lasciare andare.

Il passato è passato, non lo possiamo cambiare. Tuttavia, possiamo scegliere come rispondere al passato. Non sono chi sono “nonostante” quello che mi è successo, ma grazie a come ho deciso di reagire.

La miglior vendetta è una vita ben vissuta.

La miglior vendetta è vivere bene la tua vita: non esiste miglior vendetta che vivere una vita produttiva e felice. L’alternativa è quella di dare un potere in più alla persona che ti ha fatto del male. Ogni volta che riavvolgi il nastro e ripensi e ogni volta che rivivi le emozioni che hai provato, stai concedendo gratuitamente una parte della tua mente alla persona che ti ha ferito. Avere un “inquilino” di questo tipo nella tua mente, potrebbe farti diventare una persona amareggiata, cinica e timorosa. Fai uno sforzo e cerca di vedere l’amore, la bellezza e la bontà che sono presenti nella tua vita. È vero, hai passato un brutto periodo, ma hai superato quel momento difficile e grazie a ciò, sei più forte.

Cambia da vittima ad eroe: la nostra vita è una raccolta di storie. Una parte del problema è che quando sentiamo che ci hanno danneggiato o che ci hanno trattato male, adottiamo il ruolo e la storia della vittima. Se teniamo in considerazione qualunque situazione in cui ci hanno trattato male o ci hanno ingannato, tendiamo a dare all’altra persona il ruolo del “cattivo” e a noi stessi quello della vittima sfortunata: “Guarda cosa mi ha fatto!“. È necessario porre fine a questo atteggiamento per cambiare la storia in modo da diventare l’eroe.

Tu puoi scegliere di fare l’eroica azione di perdonare. Puoi prendere la coraggiosa decisione di perdonare; puoi assimilare l’esperienza e diventare più forte grazie a questo.

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