Non cerco qualcuno che mi renda felice, ma qualcuno con cui condividere la mia felicità

Non cerco qualcuno che mi renda felice, ma cerco qualcuno con cui possa condividere la mia felicità. Si tratta del modo più sano di amare, poiché non ci possiamo aspettare che il nostro partner ci renda felici.

Sicuramente, sarà capitato a tutti di dire, o di sentire dire da qualcuno, frasi del tipo: “Il mio compagno mi rende tanto felice“, “Grazie alla mia compagna ho finalmente trovato la felicità“, “Ho chiuso la mia relazione perché ormai non mi rendeva più felice“, “Lascialo, tu meriti di essere felice“.

 
 
 
 
 
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La realtà è che nessuna di queste affermazioni può essere considerata sana. A volte, si tende a fare troppa pressione sul proprio partner e non è corretto mettere la propria felicità personale nelle mani dell’altra persona. Questo perché la nostra felicità non può essere condizionata da nessun altro, ma solo da noi stessi.

Cerco qualcuno con cui condividere la mia felicità

La felicità è un qualcosa che può provenire solo da noi. Dipende da noi riuscire a provare questa emozione e possiamo farlo attraverso delle piccole soddisfazioni personali e gratificando noi stessi. La felicità non è altro che una scelta.

 
 
 
 
 
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La felicità si può trovare nel nostro lavoro quotidiano, nelle interazioni con le persone che ci sono vicine, nei passatempi o facendo quello che ci piace fare. Dobbiamo iniziare ad assumerci la responsabilità del modo in cui decidiamo di vivere la nostra vita. Dobbiamo essere padroni di noi stessi, avendo il pieno controllo della nostra vita e scegliendo liberamente come e con chi trascorrere il nostro tempo.

Non possiamo dipendere da qualcun altro per soddisfare i nostri bisogni, perché solo noi possiamo sapere esattamente quali sono.

Ogni persona che fa parte della nostra vita, è presente perché noi lo abbiamo permesso. Noi abbiamo deciso il suo ruolo e sempre noi decidiamo se è bene che rimanga nella nostra vita o meno.

 
 
 
 
 
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Se ci piace trascorrere del tempo con qualcuno, questo non significa che questa persona ci debba “rendere felici“, che sia un partner o un amico. Poiché solo noi possiamo decidere se sentirci felice in compagnia di qualcuno. Al massimo, l’altra persona potrà potenziare la felicità che proviamo, ma non deve essere l’unica ragione della nostra felicità. Esiste una grande differenza tra queste due cose.

Se siamo già felici, possiamo sentirci ancora più felici con qualcuno al nostro fianco, poiché il suo ottimismo è contagioso, o perché il suo senso dell’umorismo ci fa sentire bene, o semplicemente perché solo la sua presenza è per noi d’ispirazione. Tuttavia, la cosa peggiore che possiamo pensare è credere che la felicità che ci trasmette quella persona dipenda solo da lei e non da noi stessi.

 
 
 
 
 
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Il più grande svantaggio di pensarla in questo modo è che in qualsiasi momento in cui questa persona deciderà di andarsene o di allontanarsi da noi, vedremo la nostra felicità disfarsi in mille pezzi, poiché era compito suo occuparsene.

Le relazioni cambiano sempre, a volte in bene e a volte in male, tuttavia, dipende sempre da noi il fatto di tenere alto il nostro stato d’animo e di avere sempre la gioia di vivere per noi stessi.

Pensare che la nostra felicità dipende da un’altra persona, significa rinunciare a tutte le responsabilità che riguardano le nostre emozioni e rinunciare al modo in cui vogliamo vivere e trascorrere il nostro tempo.

 
 
 
 
 
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Dire che la nostra felicità dipende da qualcun altro, fa pensare ad una marionetta che aspetta solo che quella persona muova i fili. Se una persona può renderci felici, può, facilmente, anche renderci miserabili. Nessuno dovrebbe avere un potere del genere sulle nostre emozioni.

Cerchiamo di conoscerci meglio e di essere felici per noi stessi, così, quando incontreremo una persona con cui ci piacerà trascorrere del tempo non sentiremo il bisogno di usare il suo amore e il suo affetto per riempire il vuoto in cui dovrebbe esserci il nostro amor proprio.

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