La Nuova Zelanda è da 100 giorni senza coronavirus

La Nuova Zelanda ha raggiunto ufficialmente i 100 giorni senza registrare alcun nuovo caso di coronavirus.

Jacinda Ardern, l’attuale Primo ministro della Nuova Zelanda, è stata elogiata da tutti i Paesi del mondo per aver imposto un lockdown di 4 settimane ai propri cittadini già nel mese di marzo. La Nuova Zelanda conta circa 5 milioni di abitanti, ma, nonostante questo, dall’inizio della pandemia ha registrato solamente 1219 contagi e 22 decessi.

L’ultimo caso è stato registrato il 1° maggio, solo 63 giorni dopo il 28 febbraio, data in cui è stato scoperto il primo paziente affetto da covid-19. La donna afferma che sono state tre le misure che hanno portato a ridurre notevolmente il numero di nuove infezioni: i controlli delle frontiere, il blocco anticipato e i controlli basati su ogni singolo caso.

Dalla metà di marzo, sebbene ci fossero solo 6 casi attivi in tutto il Paese, ogni persona proveniente dall’estero è stata costretta ad autoisolarsi, di fatto, si è trattata della nazione che ha imposto le restrizioni più rigide alle frontiere rispetto a tutti gli altri paesi del mondo.

 
 
 
 
 
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Durante un’intervista al Sydney Morning Herald, Michael Baker, epidemiologo dell’Università di Otago, ha dichiarato che: “È stata una buona scienza e una grande leadership politica a fare la differenza. Se guardiamo in giro per il mondo, i paesi che hanno subito di meno hanno messo in pratica questa combinazione“.

Oltre a tutto questo, per la prima volta nella storia, dal 20 marzo scorso i confini della Nuova Zelanda sono stati completamente chiusi e lo sono ancora oggi. Le uniche persone che possono oltrepassare le frontiere sono i nativi, i residenti permanenti e i loro familiari, i quali al riesntro sono costretti ad autoisolarsi.

 
 
 
 
 
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A differenza della Nuova Zelanda, la vicina Australia sta affrontando una seconda ondata e il Primo ministro Jacinda Ardern ha descritto questo avvenimento come un “ammonimento da cui imparare“.

La donna ha affermato che: “Sembra che la loro attuale epidemia sia collegata a una struttura di isolamento gestita in un modo simile al nostro. Questo dimostra quanto velocemente il virus possa diffondersi e passare in breve tempo ad essere fuori controllo. Anche i migliori piani comportano ancora dei rischi in caso di pandemia“.

Attualmente, i neozelandesi sono tornati a uno stile di vita quasi normale, senza mantenere distanze sociali e, ad oggi, in Nuova Zelada risultano solamente 23 casi attivi e da 100 giorni non si registra nessun nuovo contagio.

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