12 favole brevi per bambini

I bambini adorano gli animali e, per questo, per attirare la loro attenzione, molto spesso i protagonisti di fiabe e favole che insegnano importanti valori sono coniglietti, formichine, tartarughe e cagnolini. Le favole sono delle piccole storie che trasmettono una morale, di fatto, si tratta di insegnamenti che aiutano i più piccoli a riconoscere un buon comportamento da uno cattivo ed a distingure il bene dal male.

Favole che parlano di sforzi e impegno

Questi brevi racconti possono essere dei buoni esempi per spiegare ai bambini che, spesso, la strada più corta non è la migliore, perché chiunque vorrebbe avere tutto e subito, però i valori come la tenacia e la costanza sono importanti per riuscire ad ottenere i risultati sperati.

1# La piccola lattaia

Questa fiaba parla di una bambina che si reca al mercato per vendere una brocca di latte. Mentre si trova per la strada pensa a come investirà i soldi guadagnati dalla vendita del latte e immagina già di acquistare delle uova, dalle quali nasceranno delle galline che potrà poi vendere per acquistare altri animali ed aumentare piano piano i suoi guadagni. Tuttavia, la piccola è talmente immersa nei suoi pensieri che, ad un certo punto, fa cadere a terra la brocca e perde tutto il latte.

Fare dei progetti, dei piani ed avere delle idee per migliorare è importante, però bisogna anche prestare attenzione a quello che abbiamo di fronte, poiché, se trascuriamo gli impegni di oggi è molto probabile che i progetti futuri non rimangano altro che castelli in aria, in quanto non ci sarà alcun frutto da poter raccogliere.

2# La cicala e la formica

Questa favola racconta un qualcosa di simile a quella della piccola lattaia, ma da un altro punto di vista. Infatti, in questo caso, la cicala durante l’estate non pensa a fare altro che a cantare, mentre la formica continua a lavorare ininterrottamente per raccogliere il cibo sufficiente per affrontare i mesi più freddi. Ma una volta arrivato l’inverno, la piccola cicala non ha nulla da mangiare e, per questo, chiede aiuto alla formica, la quale però si rifiuta di condividere le proprie scorte.

L’insegnamento che vuole trasmettere questa fiaba non ha nulla a che fare con il fatto di non aiutare il prossimo, piuttosto cerca di far capire ai più piccoli che un atteggiamento pigro e svogliato come quello adottato dalla cicala non potrà portare a nulla di buono.

Favole che parlano di rispetto

Una delle grandi debolezze dell’essere umano è sicuramente quella di non rispettare o sottovalutare gli altri, per questo, esitono delle favole che sanno dare delle grandi lezioni di umiltà.

3# La lepre e la tartaruga

Se una lepre ed una tartaruga dovessero sfidarsi per una gara di velocità è piuttosto semplice immaginare chi la vincerà, tuttavia, contro ogni pronostrico in questa fiaba vince la tartaruga. Questo accade perché la lepre è talmente sicura di se stessa e della sua velocità che durante la gara si ferma persino a schiacciare un pisolino. Ma la sua certezza la porta a dormire più del dovuto e la tartaruga riesce a tagliare il traguardo prima di lei.

Le apparenze ingannano e la presunzione spesso non è una buona alleata. I bambini non dovrebbero mai paragonarsi agli altri perché l’importante non sono i risultati, ma l’impegno che ognuno ci mette per raggiungere il proprio obiettivo.

4# Il leone e il topo

Un giorno un leone catturò un topolino con l’intenzione di mangiarlo, ma il piccolo roditore disse al re della foresta che se gli avesse risparmiato la vita lo avrebbe aiutato ogni volta che ne avrebbe avuto bisogno. Il leone, chiaramente, si mise a ridere, poiché non riusciva ad immaginare come un insignificante topolino avrebbe potuto farlo. Nonostante questo, il leone lo lasciò andare e non lo rivide più fino a quando, qualche tempo dopo, dei cacciatori catturarono il leone che ruggì con tutte le sue forze per chiedere aiuto. A quel punto, il topolino sentì il ruggito, raggiunse il leone e rosicchiò le corde per liberarlo.

La morale di questa storia insegna che è importante trattare bene chiunque, perché non si può mai sapere se un giorno o l’altro saranno proprio quelle persone a darci la mano di cui abbiamo bisogno. Inoltre, aiutare in maniera disinterassata è uno dei pilastri per forgiare delle vere relazioni di amicizia.

Favole che parlano di prepotenza

Chi si crede migliore degli altri e si comporta in maniera arrogante, solitamente, ha dei problemi con la propria autotima. Imporsi sugli altri con la forza o utilizzando le menzogne, non mostra altro che debolezza. Le seguenti favole possono insegnare ai bambini a riconoscere queste debolezze nascoste da gesti poco gentili.

5# Il toro e il topo

Un giorno un topolino uscì dalla propria tana e vide un toro che stava pascolando proprio lì vicino. Incuriosito dal grande animale si avvicinò e gli diede un piccolo morso. Il toro iniziò a muggire disperatamente, a correre e a scalciare cercando in lungo e in largo il responsabile.

Così, il topolino gli schiese stupito: “Ti ha fatto così male?“.
Ed il toro gli rispose: “No, ma non voglio essere morso“.

In seguito, prima di andarsene, il topolino confessò: “Sono stato io, grande e nobile toro. Sono solo un topolino, ma sono riuscito a spaventare un corpo potente, quattro zoccoli e un paio di corna“.

Il toro rimase a guardarlo e dopo un po’ se ne andò confuso, in seguito, sforzandosi di recuperare la dignità persa pensò tra sè e sè: “Avrei dovuto capire che nessuno veramente grande e forte si sarebbe mai azzardato ad aggredirmi. Dopotutto, era solo un topo“.

Questa favola insegna che anche se pensi di essere molto grande, forte e potente, non devi mai sottovalutare chi è più piccolo di te.

6# La rana e il bue

Un bue che stava tranquillamente pascolando stava per calpestare con i suoi enormi zoccoli una ranocchia che si trovava insieme ai suoi fratellini vicino allo stagno.

La piccola rana rimase a bocca aperta nel vedere un animale tanto grande e forte e cominciò ad essere invidiosa di lui. Così, pensò che le sarebbe bastato gonfiarsi un po’ per raggiungere le dimensioni del bue e, per questo, chiamò a rapporto i suoi fratellini e disse loro di guardarla mentre sarebbe diventata grande come quell’animale.

La rana iniziò a gonfiarsi e ogni volta che aspirava dell’aria chiedeva agli altri se era già diventata grande come il bue, fino a quando, si gonfiò talmente tanto che scoppiò come un palloncino.

La rana, per volere essere a tutti i costi come qualcun altro, non riuscì ad apprezzare ciò che aveva e visse una vita infelice. Al contrario, riuscire a conoscere noi stessi, ad apprezzarci ed a migliorarci, senza per forza competere o vantarci di quello che non siamo, ci permette vi vivere serenamente.

7# Il corvo e la volpe

Un giorno un corvo trovò sul davanzale di una finestra un pezzo di formaggio di cui andava ghiotto, per questo decise di mettersi comodamente sul ramo di un albero per poterselo gustare con calma. Ma una volpe che stava passando di lì lo vide e, attirata da quel gustoso bocconcino, decise che avrebbe dovuto giocare d’astuzia per riuscire ad accaparrarselo.

Così, pensò di adulare l’uccello dicendogli: “Che splendide piume nere che hai signor corvo, se la tua voce è bella come le tue penne sei certamente il re di tutti gli uccelli“.

A quel punto, il corvo sentendo tutte quelle lodi iniziò a gracchiare per far sentire la sua voce e nell’aprire il becco fece cadere il pezzo di formaggio che venne immediatamente afferrato dalla volpe.

La morale di questa breve favola insegna a non credere alle adulazioni e agli elogi troppo esagerati, poiché quando ci si vanta di ciò che non si ha è molto facile pentirsene.

Favole per imparare ad agire con saggezza

La pazienza e la saggezza sono i modi migliori per affrontare i problemi della vita. Per questo, è molto importante imparare fin da piccoli a valutare i pro ed i contro in tutte le situazione ed a fare le cose con calma e con attenzione.

8# Il cane e il coccodrillo

Un cane si stava velocemente avvicinando alla riva del fiume per dissetarsi il più in fretta possibile per non rischiare di imbattersi in uno dei coccodrilli che vivevano in quelle acque. Ma, ad un certo punto, un coccodrillo gli disse di fermarsi e di bere con calma che non gli sarebbe accaduto nulla di male.

Tuttavia, il cane, prima di allontanarsi correndo, gli rispose con tono sospettoso: “Mi hai preso per uno sciocco? Mi piacerebbe fermarmi a bere con calma, ma so bene che se lo dovessi fare tu faresti il possibile per mangiarmi“.

La morale di questa breve fiaba insegna che bisogna sempre ponderare e valutare qualsiasi situazione, per quanto allettante possa sembrare.

9# La volpe e la gallina

Una volpe con passo lento si avvicinò il più possibile al pollaio che era sempre custodito da un cane e con voce bassa, quasi sussurrando, cercò di attirare l’attenzione di una delle galline.

-“pss! pss! Hey gallina ho dei semi per te! Li vuoi?

E la gallina con la sua esperienza in fatto di volpi le rispose con aria di sufficienza: “Grazie cara volpe, ma non ho fame!“.

Allora, la volpe affamata non volle arrendersi e cercò di attirare nuovamente la gallina dicendole: “Sento dalla tua voce che hai dei problemi di salute. Avvicinati che proviamo a capire se hai la febbre!“.

E la gallina rispose: “È vero che non mi sento molto bene, però sono viva e con un po’ di cure e riposo presto starò meglio. Di certo non sarà così se tu mi mangerai“.

A volte dietro ad un’eccessiva cortesia può nascondersi la falsità.

Favole per imparare a non farsi troppe illusioni

Le seguenti fiabe ci possono insegnare che è importante accettare ciò che siamo e ciò che abbiamo, poiché si tratta di un ottimo punto di partenza per spingerci a migliorare sempre di più.

10# Il cane e l’osso

Un cane stava camminando con un grande osso che teneva ben saldo tra i denti, ad un certo punto si ritrovò a passare su un ponte che attraversava un fiume dalle acque calme e limpide.

Quando si trovò a metà strada, vide nell’acqua un altro cane che aveva un osso che sembrava essere molto più grande del suo. Così, spalancò la bocca per cercare di rubare l’osso all’altro cane che non era altro che il suo riflesso nell’acqua e, per questo, perse anche il proprio osso.

La morale di questa favola insegna che chi troppo vuole, nulla stringe.

11# Chi mette il campanellino al gatto?

Un gatto stava custodendo il cibo in una casa che era abitata anche da alcuni topi molto affamati. Il gatto non permetteva a nessuno di loro di avvicinarsi al cibo e, per questo, il più giovane dei topolini propose di mettere un campanellino al collo del gatto che li avrebbe avvisati ogni volta che il felino si fosse trovato nelle vicinanze.

Il piano sembrava essere perfetto e tutti applaudirono il giovane topino per l’ingegnosa idea, fino a quando uno dei presenti chiese agli altri: “Chi mette il campanellino al gatto?“.

Questa breve fiaba insegna che non bisogna fare dei piani su un qualcosa che è impossibile da mettere in pratica.

Esistono innumerevoli fiabe che possono essere molto utili sia agli adulti che ai bambini e di seguito puoi trovarne una davvero educativa.

12# La gallina dalle uova d’oro

Questa fiaba parla di un contadino che possedeva una gallina che era in grado di fare ogni giorno delle uova d’oro, tuttavia, la sua avidità lo portò a pensare che se avesse tagliato il ventre dell’animale avrebbe potuto ottenere immediatamente tutto l’oro che si trovava al suo interno. Ma, chiaramente, quando uccise la gallina per impossessarsi delle sue uova trovò il suo ventre vuoto e a causa della sua ingordigia diventò povero perché perse sia le uova che la gallina.

L’avidità e l’impazienza fanno perdere di vista gli obiettivi più importanti. A volte è meglio accontentarsi e prendersi cura di ciò si ha, perché in un attimo si può perdere tutto.

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