Un uomo di 67 anni ha viaggiato per tutto il Sudamerica con la sua Fiat 147

Le cose belle non arrivano mai per caso ed i sogni si possono avverare solamente se facciamo in modo che questo possa accadere. Di fatto, se rimaniamo fermi a lamentarci e ad aspettare che le cose ci arrivino dal cielo o grazie a qualcun altro, sarà davvero difficile poter dire di essere soddisfatti di noi stessi e della nostra vita.

Questo è proprio quello che ha pensato Alberto Carlos Fröhlich, un uomo che vive insieme alla propria famiglia in provincia di Curitiba, in Brasile, il quale, all’età di 67 anni, ha deciso di salire a bordo della propria Fiat 147 bianca datata 1980 e di visitare più paesi possibili del Sudamerica.

 

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Il tutto iniziò quando insieme al proprio figlio, alla propria nuora peruviana e ad una loro amica pensarono di raggiungere in auto la città di Lima per trascorrere le vacanze natalizie insieme alla famiglia della donna. Tuttavia, poco prima della partenza, il figlio di Alberto iniziò a preoccuparsi per i documenti, per il percorso pieno di salite, per l’età dell’auto e per il tempo che ci avrebbero impiegato ad arrivare a destinazione e, per tutti questi motivi, i tre rinunciarono al viaggio lascinado l’uomo con l’amaro in bocca.

 

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Di fatto, nonostante fosse felicemente sposato da 43 anni ed avesse tre figli e due nipotini, da quando era andato in pensione il suo sogno era sempre stato quello di fare un bel viaggio sulla propria auto, così, grazie all’incoraggiamento di alcuni suoi concittadini, l’uomo decise di partire da solo ed in circa 45 giorni percorse 15 mila chilometri tra Brasile, Argentina, Bolivia, Perù, Cile, Paraguay e Uruguay, spendendo poco più di 1600 euro (circa 9 mila reais brasiliani).

 

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Alberto ha affermato che: “Non c’era un prezzo giusto da pagare. È stato un regalo per la mia vita. Persone, paesaggi ed esperienze spettacolari. Non mi importava del costo, solo del piacere che provavo. Non lo dimenticherò mai“.

Di fatto, senza pianificare nulla e solamente per il gusto di fare qualcosa di diverso, questo pensionato avventuriero è partito da casa solamente con una valigia piena di vestiti, una cassetta degli attrezzi, un materassino gonfiabile, una tenda da campeggio e pochi altri oggetti utili per la sua avventura.

 

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Per tutto il viaggio, Alberto ha dormito quasi sempre sui sedili della sua auto ed ha cercato dei campeggi per lavarsi e per farsi da mangiare, è andato raramente a pranzo nei ristoranti ed ha approfittato più volte dei piatti tipici che venivano venduti nei mercati dei vari paesi che visitava, i quali molto spesso gli venivano offerti dalla gente generosa che incontrava.

Più volte ha pensato di arrendersi e di ritornare a casa, però, nonostante questo, ha sempre trovato sulla propria strada delle persone che lo hanno spinto a continuare. Infatti, afferma che il suo viaggio è pieno di tante piccole storie che non potrà mai dimenticare.

 

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Per esempio, una volta una donna argentina rimase talmente affascinata dalla Fiat dell’uomo che decise di invitarlo a pranzo insieme alla propria famiglia. In un’altra occasione, sempre in Argentina, decise di andare a messa e quando arrivò vide che la chiesa era gremita di gente, ma siccome non capiva bene la lingua, ci mise un po’ prima di accorgersi che stava partecipando alla veglia funebre di uno sconosciuto.

Quando arrivò in Cile, dopo molte ore di viaggio, decise di fermarsi in una stazione di polizia per chiedere se qualcuno conoscesse un posto dove dormire nelle vicinanze. Ma i carabineros (i poliziotti cileni) gli aprirono il cancello, gli fecero parcheggiare l’auto in cortile e gli offrirono oltre ad un comodo alloggio per la notte ed una lavatrice per lavare i suoi vestiti, anche una deliziosa cena preparata da loro.

 

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Quella stessa sera, mentre stava cenando con gli agenti, volle fare uno scherzo ai propri familiari e fece loro una videochiamata dall’interno della stazione di polizia. L’uomo ha raccontato che quando li chiamò disse di essere in arresto e loro, nel vederlo circondato dai poliziotti, si spaventarono molto e gli chiesere subito cosa avesse fatto. Alberto durante un’intervista disse ridendo: “È stato molto divertente, almeno per me“.

Il pensionato ha confessato che: “È davvero bello aver vissuto tutto questo. Non c’è modo di raccontare tutto quello che è successo, perché solo il fatto di andare in così tanti posti ti fa sentire un’energia diversa. Ora posso dire che ho vissuto davvero, è stato magico. La migliore esperienza della mia vita“.

Di fatto, con la sua magnifica esperienza spera di poter essere d’ispirazione a tante altre persone affinché possano finalmente realizzare i loro sogni.

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Strade blu di William Least Heat Moon

Il libro narra la storia di un ex insegnante di inglese del Missouri che, deluso dalle sue esperienze di vita, decide di mollare tutto e intraprendere un viaggio attraverso l’America. Il viaggio inizia il giorno dell’equinozio di primavera e segue un itinerario circolare da Columbia a Columbia, attraversando le strade secondarie degli Stati Uniti. Durante il viaggio, l’autore incontra una serie di personaggi interessanti e indimenticabili, riscoprendo un’America diversa e sconosciuta. Il libro è una storia di incontri, ricerche e inaspettate svolte che offrono un’immagine affascinante dell’America e dell’animo umano. Puoi trovarlo QUI.

Viaggi con Charley alla ricerca dell’America di John Steinbeck

Nel settembre del 1960, John Steinbeck intraprende un viaggio attraverso gli Stati Uniti a bordo di un furgoncino di nome Ronzinante, in compagnia del suo fedele amico a quattro zampe, il barboncino Charles Le Chien, soprannominato Charley. A quasi sessant’anni, lo scrittore sente il bisogno di allontanarsi dalla propria casa per trovare nuova ispirazione e nuove storie da raccontare nei suoi romanzi e nei suoi scritti. Il libro offre uno sguardo maturo e sensibile dell’autore sulla vita umana e naturale negli Stati Uniti negli anni ’60, attraverso le grandi città, le piccole cittadine e i paesaggi selvaggi. Steinbeck mostra una capacità unica di osservare la realtà dalla prospettiva degli umili, con una vena lirica inconfondibile che descrive l’America che scopriamo pagina dopo pagina, chilometro dopo chilometro. Nel corso del suo viaggio, Steinbeck si imbatte in problemi vecchi e nuovi, come la questione razziale nelle periferie e l’inquinamento dei fiumi, e incontra persone umili come un garagista o un negoziante. Il libro offre un resoconto unico che ci consente di conoscere l’America degli anni sessanta, fatta di ritmi quotidiani e di incontri che ci mostrano la realtà in modo autentico e coinvolgente. Puoi trovarlo QUI.

Sulla strada di Jack Kerouac

Si tratta di un romanzo che racconta le avventure di Sal Paradise e Dean Moriarty mentre viaggiano attraverso gli Stati Uniti e il Messico alla ricerca di esperienze intense e di una vita al di fuori delle convenzioni sociali. Il libro è considerato un classico della letteratura americana e rappresenta un ritratto della cultura Beat degli anni ’50. Puoi trovarlo QUI.

FAQ:

Qual è il sogno di Alberto Carlos Fröhlich?
Alberto Carlos Fröhlich, un uomo brasiliano di 67 anni, ha sempre sognato di fare un lungo viaggio in auto da solo. Questo desiderio si è avverato quando ha deciso di partire da Curitiba, in Brasile, per visitare diversi paesi del Sudamerica a bordo della sua vecchia Fiat 147 bianca datata 1980.

Come ha fatto Alberto a finanziare il suo viaggio?
Alberto ha finanziato il suo viaggio con un budget limitato, spendendo circa 1600 euro (circa 9 mila reais brasiliani) in 45 giorni di viaggio. Ha dormito principalmente nella sua auto e ha cucinato per sé, cercando di risparmiare sui pasti. Inoltre, ha sfruttato l’ospitalità di persone generose che ha incontrato lungo la strada, le quali gli hanno offerto cibo e alloggio.

Come si è sentito Alberto durante il viaggio?
Alberto ha affermato che il suo viaggio è stato un “regalo per la sua vita”. Ha incontrato molte persone meravigliose, ha ammirato paesaggi mozzafiato e ha fatto esperienze uniche. Anche se ha affrontato alcune difficoltà, come il dormire in auto e la mancanza di un piano dettagliato per il viaggio, non ha mai pensato di arrendersi. Ha sempre trovato la forza di continuare grazie alle persone che ha incontrato lungo la strada.

Quanti paesi ha visitato Alberto durante il suo viaggio?
Durante il suo viaggio in Sudamerica, Alberto ha visitato 7 paesi: Brasile, Argentina, Bolivia, Perù, Cile, Paraguay e Uruguay. Ha percorso circa 15.000 chilometri in 45 giorni.

Quali sono alcune delle esperienze che ha fatto Alberto durante il suo viaggio?
Durante il suo viaggio, Alberto ha incontrato molte persone generose che gli hanno offerto ospitalità e cibo, ha visto paesaggi mozzafiato e ha fatto esperienze uniche. Ad esempio, è stato invitato a pranzo da una famiglia argentina che era rimasta affascinata dalla sua vecchia Fiat, ha partecipato per errore a una veglia funebre in Argentina e ha ricevuto l’ospitalità della polizia cilena che gli ha offerto alloggio e cena.

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