La Truffa di Facebook: Guadagni Illegittimi con Contenuti Rubati e come Meta Ireland ne è responsabile

Introduzione

Nel mondo digitale odierno, Meta, la società madre di Facebook, si trova al centro di una controversia sempre più grave. Molti creatori di contenuti lamentano che Facebook sta mettendo in atto una truffa, ottenendo centinaia di migliaia, se non milioni di dollari, con contenuti rubati. Questo fenomeno non solo danneggia gli autori originali, ma mette in luce le gravi lacune nei sistemi di controllo delle segnalazioni di Facebook.

Il Bonus Prestazione: Una Lente Distorta

Grazie al bonus prestazione, Facebook permette di guadagnare creando immagini e video che attirano l’attenzione del pubblico. Tuttavia, il problema principale è che non viene verificato chi sia l’autore reale di questi contenuti. Di conseguenza, molti truffatori caricano immagini e video rubati, beneficiando economicamente del lavoro altrui.

Il Paradosso delle Interazioni

Un altro aspetto inquietante è che, anche se una pagina con milioni di follower crea un’immagine originale, spesso un “digital creator” con solo 3.000 follower può rubare quell’immagine e ottenere molte più interazioni. Questo accade perché Meta tende a mettere nei consigliati i contenuti di questi piccoli profili, danneggiando ulteriormente l’autore originale.

Immagine originale di una pagina da più di 2 milioni di followers, 2903 interazioni

Immagine rubata e caricata illecitamente sul profilo di un digital creator da poche migliaia di followers, 50’783 interazioni

La Farsa delle Segnalazioni

Quando l’autore originale si accorge del furto e segnala l’accaduto, i bots di Facebook inizialmente, molto spesso, fingono di non poter fare nulla, chiedendo di fare ricorso. Questo processo intenzionalmente prolunga i tempi, violando le leggi europee in materia di diritto d’autore. Durante questo periodo, l’immagine rubata può ottenere un numero considerevole di interazioni, e solo successivamente viene rimossa, spesso dopo un mese o più. Purtroppo, quando finalmente avviene la rimozione, l’autore originale non viene risarcito, e anzi, i ladri di contenuti vengono spesso premiati economicamente.

Responsabilità e Ignoranza

Abbiamo prove e conferme da Meta INC. che la responsabilità civile e penale in Europa ricade completamente su Meta Irlanda, che sistematicamente ignora le email, i fax, le lettere e le richieste di risarcimento. Pensate a migliaia, se non centinaia di migliaia, di immagini caricate illecitamente ogni giorno con milioni di interazioni. Facebook continua a ottenere guadagni da questi contenuti senza rimborsare gli autori originali.

Leggi e Regolamentazioni Europee

La normativa europea in materia di diritto d’autore è molto chiara. La Direttiva 2019/790/UE sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale stabilisce che le piattaforme di condivisione di contenuti online devono ottenere un’autorizzazione dagli autori per l’utilizzo delle loro opere. Inoltre, devono rimuovere tempestivamente i contenuti segnalati come violazioni del diritto d’autore e adottare misure efficaci per prevenire ulteriori caricamenti illeciti, ciò che assolutamente non avviene con Facebook, con la responsabilità di Meta Ireland.

Le Leggi Italiane

In Italia, il Codice della Proprietà Industriale (D.Lgs. 30/2005) e la Legge sul Diritto d’Autore (L. 633/1941) regolano la protezione delle opere dell’ingegno. Le piattaforme digitali come Facebook sono tenute a rispettare queste normative, garantendo che i diritti degli autori siano tutelati e che vengano adottate misure adeguate per prevenire la violazione dei diritti d’autore.

Denunce Inascoltate

Nonostante siano state fatte diverse denunce penali, nulla si è ancora mosso. Questo immobilismo ha causato danni per centinaia di migliaia di euro ai creatori di contenuti, mentre Meta continua a ignorare il problema. Nel contempo, continuano a rimuovere finte segnalazioni di presunti non autori, evidenziando una gestione delle segnalazioni decisamente discutibile (False segnalazioni Meta di Copyright).

Mentre le vere segnalazioni le ignorano, scrivono che non vedono dove vi siano le violazioni, nonostante siano chiare, scrivono che non possono fare nulla, quando hanno il dovere di rimuovere i contenuti illeciti e prendono tempo ampliando i danni.

Un Mondo di Guadagni Illegittimi

Dietro il mondo dei diritti d’autore vi è una realtà sconosciuta ai più, dove Meta sta guadagnando milioni di euro in modo illegittimo, danneggiando gli autori. È fondamentale che questa situazione venga affrontata e risolta, per garantire giustizia ai creatori di contenuti e preservare l’integrità del diritto d’autore nel mondo digitale.

La stessa pagina Curiosando si impara, con oltre due milioni di followers e creatori di contenuti online, affermano che ogni giorno vengono danneggiati e sono anni che hanno fatto presente il problema, ma Meta Ireland ha dimostrato di non avere alcun interesse a risolvere la questione. I danni per la pagina per colpa dei contenuti rubati, ammontano a centinaia di migliaia di euro e nonostante le varie richieste di far parte di Right Manager, dove è possibile gestire e bloccare i contenuti non originali pubblicati su Facebook e Instagram, Meta, senza alcuna ragione, ha sempre rifiutato questo strumento.

Come avviene la truffa da parte di Meta

L’autore dell’opera ha diritto di poter gestire le sue pubblicazioni e non permettere il caricamento illegittimo, ma questo su Meta non avviene.
Facebook permette di far scaricare e caricare i contenuti sottratti all’ideatore, senza che ne sia a conoscenza. L’autore deve controllare manualmente che le sue opere non siano rubate e quando le scopre, ormai è troppo tardi, perché le sue immagini possono aver ottenuto centinaia di migliaia di interazioni da altre fonti, senza ottenere alcun ricavo e i ladri di contenuti possono ottenere centinaia, se non migliaia di euro per ogni immagine o video. Spesso capita che le immagini rubate ottengano più visibilità perché l’algoritmo di Facebook sceglie di metterlo nei suggeriti, quindi chi ha pochi followers, ruba un’immagine, può ottenere più interazioni rispetto al contenuto originale e a pagine con milioni di utenti.

Su Facebook i creatori di contenuti possono guadagnare tramite pubblicità nei video o tramite il bonus prestazioni, questo bonus paga le interazioni e la visibilità che l’immagine ottiene.
Ora provate a immaginare se l’opera originale ha soli 2’000 interazioni e un profilo come creator digitale, ruba l’immagine e ottiene 50’000 interazioni, i danni sono enormi. Facebook pagherà la persona che ha ottenuto 50’000 interazioni ma non l’autore dell’opera, che si ritroverà danneggiato sia economicamente ma anche moralmente. L’unica cosa che può fare è segnalare l’immagine e sperare che venga rimossa il prima possibile, ma molte volte, Facebook risponde con email preimpostate, senza controllare, tardando appositamente la rimozione, nonostante siano chiarissime le violazioni, con email del tipo:

“Buongiorno, la ringraziamo per la segnalazione. In base alle informazioni fornite, non ci è chiaro in che modo il suo diritto d’autore sul meme segnalato la autorizzi a impedire l’uso segnalato. Per questo motivo, non possiamo intraprendere alcuna azione in merito alla sua segnalazione. Qualora non lo avesse ancora fatto, può contattare la parte responsabile per cercare di risolvere il problema direttamente. Se non è d’accordo con questa decisione, può inviare un ricorso compilando il seguente modulo: https://www.facebook.com/help/contact/523515072993755?&items={content_url}&b=911472347329926&ref=cr Può anche sottoporre il caso a un organismo per la risoluzione delle controversie extragiudiziale certificato oppure a un tribunale locale. Cordiali saluti,”

Meta Ireland è a conoscenza di questo problema, ma nonostante ciò, se ne frega, non risarcirà mai l’autore, a volte non pagherà nemmeno chi ha rubato, ma quei soldi se li intascherà, senza dare un minimo rimborso.

Le prove concrete sono che la stessa copia illecita di un’immagine, a un profilo o pagina può venire rimossa dopo pochi giorni e altre volte invece si rifiutano di rimuoverla o aspettano mesi, “giocando” sui contenuti che non appartengono a Meta.

Immaginate una pagina che crea contenuti ogni giorno, ha migliaia di immagini e che le vengono quotidianamente rubate, Facebook paga i ladri di contenuti, ma non chi l’ha creata oppure, se la segnalazione avviene prima del periodo del pagamento del bonus, non pagherà nemmeno il ladro e si terrà i soldi. Questa è una chiara truffa che fa risparmiare a Meta milioni di euro, danneggiando i veri creators.

Conclusione

La truffa messa in atto da Facebook è un problema serio che necessita di maggiore attenzione e intervento da parte delle autorità competenti. I creatori di contenuti devono essere protetti e i loro diritti rispettati. Meta deve assumersi la responsabilità delle sue azioni e mettere in atto misure concrete per prevenire il furto di contenuti e garantire che i creatori ricevano il giusto compenso per il loro lavoro.

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