Stare a contatto con la natura rende le persone meno cattive

Si dice, convenzionalmente, che l’uomo è fatto di carne. Come tale, la sua natura ammette debolezze e sentimenti poco positivi che, però, molto spesso nascono da una fragilità di fondo. Vengono subito in mente sentimenti come cattiveria ed invidia, ma per tenerli lontani dalla propria persona, a volte, basta adottare i dovuti accorgimenti.

In molti ritengono che avere precise linee guida spirituali consenta di provare unicamente sentimenti positivi.  Tuttavia, esistono dei rimedi che non necessitano grossi sforzi interiori per tenere il proprio spirito privo di sensazioni negative nei confronti del prossimo.

A quanto pare trascorrere del tempo in mezzo alla natura rappresenta un metodo per stimolare la migliore parte dell’animo di un individuo. Non si tratta di una credenza o di un’idea tramandata per sentito dire, ma della conclusione raggiunta da una ricerca condotta dall’Università di Berkeley in California. Secondo, infatti, quanto è stato dimostrato scientificamente stare il più tempo possibile a contatto con ambienti incontaminati favorisce atti di fiducia, di generosità e altruismo.

La tesi è stata elaborata attraverso diverse sperimentazioni. La prima ha condotto i partecipanti alla visione di scene tipiche della “natura”. Successivamente, le persone impegnate nel test sono state fatte giocare a due giochi: Dictator e Trust. Entrambi permettono di misurare la generosità e la fiducia e, ben presto, si è potuto notare come chi aveva avuto la possibilità di visionare scene belle di natura fosse molto più generoso, al contrario di chi, invece, aveva visto scene “meno belle”, magari con tanti palazzi o brutture determinate dall’uomo.

Il secondo passaggio, invece, è stato quello di mettere delle persone attorno ad un tavolo su cui erano esposte delle piante bellissime. A quel punto è stato chiesto a tutti di costruire delle gru con la tecnica di origami giapponese. Chi sarebbe riuscito a costruirne di più, avrebbe potuto donarne di più e questo sarebbe stato l’indice di generosità. Tra loro, chi ha visto le piante più belle si è dimostrato più “generoso”.

Si è arrivati perciò al punto di poter dire che la visione di alberi, uccelli, belle piante o comunque elementi riconducibili alla natura, stimolano nell’uomo quei sentimenti positivi che, spesso, rischiano di essere messi in secondo piano.

A questo punto, la cosa migliore da fare non appena ci è possibile è sicuramente quella di fare una bella passeggiata in montagna o in riva al mare, respirare a pieni polmoni l’aria ossigenata montana o la brezza marina e capire se davvero lo spirito può essere positivamente rigenerato da un’esperienza che, comunque vada, risulterà profondamente utile ai fini del proprio benessere psicofisico.

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