Una scuola vuole che i genitori si prendano le proprie responsabilità. Il loro messaggio si sta diffondendo a macchia d’olio

La domanda del secolo: dove inizia la sfera d’azione della scuola e dove inizia invece quella dei genitori? Sebbene sia una sola domanda, quest’ultima racchiude in sé molti interrogativi rimasti irrisolti; è difficile tracciare un confine chiaro che possa dare univocità alla questione dell’educazione. I bambini passano molte ore della loro giornata tra i banchi di scuola; la vita di tutti i giorni di un bimbo è scandita da una costante vigilanza da parte dei genitori (quando sta a casa) e degli insegnanti (quando passa la mattinata ad ascoltare le lezioni).

Tutto questo sommatosi alla confusione espressa nelle prime righe può originare dei “buchi neri” dove è molto difficile sapere realmente di cosa il bambino abbia bisogno (e di chi deve garantire su questo). In questi casi sia i genitori e sia gli insegnanti possono cadere nella “tentazione” di improvvisare (per colmare le lacune). Questo rischio è molto concreto e può fare molti danni al bambino (poiché non riceverebbe ciò di cui ha veramente bisogno).

Una scuola portoghese decide di prendere la palla al balzo chiarendo una volta per tutte cosa va fatto

La bacheca originale (fonte immagine: Newsner)

Una scuola portoghese ha tentato di chiarire la questione una volta per tutte: qui hanno deciso di attaccare un poster visibile nelle varie aule dell’impianto scolastico.  Il messaggio che hanno diffuso a scuola (ora) si sta diffondendo a macchia d’olio (anche) su internet e sulle piattaforme social (Facebook in primis). Sebbene il messaggio sia molto semplice, la sua capacità esplicativa ha fatto in modo di far raggiungere al post un eco pazzesco; le 5 linee guida sono molto interessanti e chiarificatrici, ora ve le mostriamo.

Cari genitori:

  1. Vorremmo ricordarvi che parole “magiche” come: Ciao, per favore, sei il benvenuto, mi spiace, e grazie a voi; devono essere fatte imparare a casa.
  2. Anche nelle mura di casa i bambini devono essere spronati a comportarsi diligentemente, mostrando vera amicizia (tra i propri amici) e trattando tutti con educazione e rispetto (soprattutto insegnanti e qualunque persona più anziana di loro).
  3. A casa gli deve essere insegnato che non bisogna mai parlare mentre si mangia, è necessario essere il più puliti possibile e ogni tanto devono essere loro quelli che portano fuori la spazzatura (facendo inoltre altre faccende).
  4. La casa è anche quel luogo dove è necessario far capire la necessità di organizzarsi e prendersi cura dei loro oggetti; inoltre è importante far capire che è da maleducati prendere le cose degli altri senza il relativo permesso.
  5. La scuola (invece) è quel luogo dove gli alunni vengono per imparare le relative discipline (italiano, matematica, storia, musica, educazione fisica ecc). Anche la scuola ha un ruolo residuale nell’educazione dei bambini, ma è assolutamente necessario che il grosso del lavoro sia fatto a casa; gli insegnanti sono dei dipendenti pubblici e non dei genitori.

Se ti trovi in accordo con l’iniziativa della scuola portoghese e ritieni che anche in Italia c’è bisogno di tutto questo, condividi l’articolo e non dimenticare di supportarci lasciando un Like alla pagina Curiosando si impara.

Adblock rilevato

Per continuare devi disattivare l'adblock in questo sito web.