Mi manca avere una madre, mi manca essere una figlia

Spesso non ci rendiamo conto di quello che abbiamo, fino al giorno in cui non lo perdiamo. Questo, purtroppo, può capitare anche con il rapporto con i nostri genitori che, a volte, si dà per scontato e per questo non lo si riesce ad apprezzare fino in fondo.

Di fatto, questo nostro modo di pensare può portarci a farci sentire in difetto dopo la perdita dei nostri genitori. Molte volte, una madre è anche una migliore amica e perderla è come perdere un pezzo di se stessi e come avere la continua sensazione che manchi qualcosa.

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Una giornalista brasiliana di nome Priscila Citera, nel 2016, ha voluto raccontare le emozioni e i sentimenti che provava ancora, nonostante fosseto trascorsi molti anni dalla morte della propria madre:

Il 2000 è stato l’ultimo anno in cui ho festeggiato la festa della mamma e per me, da allora, il mese di maggio è sempre il peggiore. Il giorno 5 era il suo compleanno, poi c’è la seconda domenica del mese che è il momento in cui dico a tutti i miei amici che esiste qualcosa di peggio che non avere un innamorato per il giorno di San Valentino. Infine, arriva il triste 26 che è il giorno in cui è venuta a mancare.

Sono 16 anni che non sento più quelle sensazioni tipiche da figlia, quelle che solo una madre può far provare. Si tratta di un modo di amare molto diverso rispetto al modo in cui mi ama ancora oggi mio padre (grazie a Dio), il quale purtoppo non sostituisce, non riempie il vuoto e non fa diminuire il dolore.

Il suo modo di abbracciare è diverso, il profumo della pelle è differente, l’affetto, il modo di mostrare preoccupazione o orgoglio e anche il modo di dare i consigli e di rimproverare è diverso.

Nel mese di maggio fa tutto molto più male, tanto! La sua mancanza la sento in così tante situazioni che è come una presenza. Mi manca quando sono stanca di essere una donna adulta e forte e voglio solo essere coccolata e mi mancano il suo sorriso e i suoi abbracci quando sono felice e le cose vanno bene. Sorrideva così tanto ed era così contenta che, anche se ha dovuto combattere contro il cancro per 10 anni, posso solo ricordare che lei sorrideva. E che bel sorriso aveva.

In questi 16 anni, mi è dispiaciuto non averla potuta avere al mio fianco nei momenti più felici e più tristi che ho vissuto. Alla mia laurea indossavo una collanina d’oro con il suo nome inciso sopra e quando mia nonna l’ha vista per la prima volta, non è riuscita a trattenere le lacrime. Quando mi sono sposata ho usato la parte superiore del vestito che mi aveva cucito mia madre per la festa dei miei 15 anni, in modo che potesse essere lì anche lei. Ogni volta che ho fatto qualcosa di importante l’ho sempre portata nel mio cuore come mia più grande fonte di ispirazione.

Ma è nelle piccole cose che la ricordo e le rendo omaggio, come in questo testo. E mi sento felice, grata e onorata che così tante persone trovino così tante somiglianze tra noi due. Dal modo in cui cammino al mio umorismo. Da come condisco il cibo e per il modo in cui porto i capelli.

È dal 2000 che non festeggio più la festa della mamma e dato che non voglio avere figli, questa festa non avrà mai più alcun significato per me. Ogni volta che un amico perde propria madre, avrei voglia di dirgli che questo dolore andrà via o diminuirà nel tempo, proprio come vorrei dirlo a te che stai leggendo ora ma, sfortunatamente, non posso.

Il passare degli anni può attenuare il dolore, ma nulla potrà mai curare questa ferita. Ci sono dei giorni in cui penso alla quantità di cose che ho vissuto e che lei non ha visto, sembra che siano passati molto più di 16 anni da quando se ne è andata. Altri giorni, invece, fa così male che sembra che se ne sia andata ieri.

Ma se c’è una cosa che dico sempre ai miei amici e che vorrei dire a te è: divertiti molto con tua madre mentre ne hai una. Dalle importanza, affetto e amore. Mia madre ed io abbiamo avuto un sacco di discussioni e posso solo dire che mi mancano anche quelle; e lo sentirai anche tu. Ti mancherà avere una madre, ti mancherà essere una figlia“.

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