Il tuo telefono ti ascolta? Scopri il test per proteggere la tua privacy

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Ti è mai capitato di parlare di un prodotto con amici e, poco dopo, vedere pubblicità proprio di quell’articolo sul tuo smartphone? Questa strana coincidenza ha suscitato un acceso dibattito: i nostri telefoni ascoltano in segreto le nostre conversazioni? In questo articolo analizziamo il fenomeno in modo scientifico e ti proponiamo un test pratico per scoprirlo.

La preoccupazione è fondata?

L’idea che i nostri dispositivi ascoltino continuamente tramite il microfono è diventata una vera leggenda metropolitana digitale. Secondo un sondaggio del Pew Research Center, il 72% degli utenti pensa che le app traccino le loro attività senza autorizzazione, e molti credono fermamente nell’ascolto costante.

Dal punto di vista tecnico, i moderni smartphone hanno la capacità di ascoltare continuamente. Funzioni come “Hey Siri” o “Ok Google” mantengono il microfono sempre attivo, pronti a rilevare la parola chiave. Tuttavia, questa funzione è molto diversa dal monitoraggio completo delle conversazioni.

Cosa dice la scienza?

Ricercatori della Northeastern University hanno condotto uno studio approfondito nel 2019, analizzando oltre 17.000 app Android popolari. Sorprendentemente, non hanno trovato prove di applicazioni che registrino l’audio in segreto. Hanno invece individuato sistemi di tracciamento più sofisticati e meno evidenti.

“Le app non hanno bisogno di ascoltarti: raccolgono già dati sufficienti da altre fonti per creare un profilo dettagliato dei tuoi interessi” – David Choffnes, ricercatore principale

Le correlazioni che osserviamo sono spesso il risultato di:

  • Tracciamento della posizione: il tuo telefono sa dove sei stato e quali negozi hai visitato
  • Cronologia di navigazione: i siti web che visiti rivelano i tuoi interessi
  • Condivisione di dati tra app: le informazioni vengono scambiate all’interno dell’ecosistema digitale
  • Bias di conferma: tendiamo a notare le pubblicità legate alle nostre conversazioni e ignoriamo le altre
  • Microtargeting comportamentale: algoritmi che anticipano i tuoi interessi

Il test scientifico: il tuo telefono ti ascolta davvero?

Prova questo esperimento controllato per verificarlo personalmente:

  1. Scegli un prodotto insolito: seleziona un articolo che non hai mai cercato online, acquistato o che non rientra nelle tue abitudini. Ad esempio, se non hai bambini, parla di “pannolini premium per neonati”.
  2. Crea un ambiente controllato: tieni il telefono vicino a te, assicurandoti che il microfono sia attivo (non in modalità aereo).
  3. Parla del prodotto: discuti ad alta voce di questo articolo per 2-3 minuti, ripetendone più volte il nome e le caratteristiche.
  4. Non cercare il prodotto online: è fondamentale evitare ricerche sul prodotto dopo averne parlato.
  5. Monitora per 72 ore: osserva attentamente le pubblicità che appaiono sulle app e sui siti che visiti, raccogliendo eventualmente degli screenshot.

Interpretare i risultati

Se dopo qualche giorno noti pubblicità relative al prodotto di cui hai parlato, potrebbe sembrare che qualcosa abbia captato la tua conversazione. Tuttavia, prima di trarre conclusioni, considera anche altre possibili spiegazioni:

  • Hai mai cercato prodotti simili in passato?
  • Qualcuno sulla tua rete Wi-Fi ha effettuato ricerche su questi prodotti?
  • Il prodotto è particolarmente popolare o stagionale in questo periodo?

Proteggi la tua privacy digitale

Indipendentemente dai risultati del test, ecco alcuni consigli pratici per tutelare la tua privacy:

  • Rivedi i permessi delle app: consenti l’accesso al microfono solo alle applicazioni che ne hanno realmente bisogno.
  • Disattiva gli assistenti vocali: funzioni come “Hey Siri” o “Ok Google” tengono il microfono in ascolto.
  • Controlla le impostazioni di privacy: su iOS vai su Impostazioni > Privacy > Microfono; su Android, su Impostazioni > Privacy > Gestione autorizzazioni > Microfono.
  • Considera l’uso di una VPN: una rete privata virtuale aiuta a mascherare la tua attività online.

La tecnologia è spesso più complessa delle teorie cospirative. I nostri dispositivi raccolgono enormi quantità di dati, ma solitamente lo fanno in maniera trasparente, secondo quanto previsto nei termini di servizio. Conoscere e gestire attivamente le impostazioni di privacy rimane la migliore difesa in un mondo sempre più connesso.

Hai mai provato questo test? Raccontaci la tua esperienza nei commenti e facci sapere se hai notato un legame tra le tue conversazioni e le pubblicità visualizzate!

 

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