Perché i vampirotti dell’Amazzonia bevono le lacrime degli uccelli? La sorprendente simbiosi tra farfalle e volatili per ottenere sali minerali nella giungla

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Nella fitta vegetazione dell’Amazzonia, uno degli ecosistemi più ricchi e complessi della Terra, avviene un rituale sorprendente che sembra uscito da un romanzo fantasy: alcune specie di farfalle, conosciute localmente come “vampirotti”, si posano delicatamente sul volto degli uccelli per bere le loro lacrime. Ma niente paura, non è una storia horror! Questo curioso comportamento è in realtà una strategia di sopravvivenza dettata da bisogni nutrizionali ben precisi.

Un comportamento insolito ma spiegato dalla scienza

Le farfalle che praticano questo comportamento appartengono soprattutto ai generi Dryas, Morpho e Caligo. Questi lepidotteri dai colori vivaci hanno sviluppato una particolare abitudine alimentare chiamata “lacrifagia”, ovvero nutrirsi delle lacrime.

Ma perché proprio le lacrime degli uccelli? La risposta è nella composizione chimica di questo liquido. Le lacrime contengono sali minerali, soprattutto sodio, elemento essenziale per il metabolismo degli insetti, ma raro nell’ambiente amazzonico.

La mancanza di sodio nella foresta

Nell’interno della foresta amazzonica, lontano dalle coste, il sodio è difficile da trovare. Le piogge abbondanti lavano via i sali dal suolo. Le piante, che sono la principale fonte di cibo per le farfalle adulte, contengono pochissimo sodio.

Gli scienziati hanno scoperto che nelle zone interne della foresta la concentrazione di sodio può essere fino a 100 volte inferiore rispetto alle zone vicine all’oceano. Questa mancanza ha portato le farfalle a cercare nuovi modi per trovare questo minerale così importante.

Il rituale della “bevuta di lacrime”

Il processo è tanto delicato quanto affascinante. Le farfalle si avvicinano con cautela agli uccelli posati, scegliendo spesso tucani, pappagalli e altre specie tranquille. Usando la loro proboscide, come una piccola cannuccia, si appoggiano all’angolo dell’occhio e iniziano a succhiare le lacrime che lubrificano l’occhio dell’uccello.

È sorprendente notare che gli uccelli raramente si infastidiscono. Sembrano addirittura tollerare la presenza delle farfalle, restando immobili mentre queste si nutrono. Alcuni studiosi ipotizzano che la leggerezza delle farfalle e la delicatezza del loro tocco rendano la sensazione quasi impercettibile.

Una simbiosi tra farfalle e uccelli?

Gli entomologi discutono se questa relazione sia un esempio di mutualismo (entrambe le specie ne traggono beneficio) o commensalismo (solo una specie trae vantaggio, senza danneggiare l’altra).

  • Benefici per le farfalle: trovano sali minerali preziosi, difficili da reperire altrove.
  • Benefici per gli uccelli: alcuni studi suggeriscono che le farfalle potrebbero aiutare a rimuovere piccoli parassiti o eccesso di secrezioni oculari.

Phil DeVries, entomologo che ha studiato questo fenomeno, ha raccontato di aver osservato uccelli che aspettavano pazientemente che le farfalle finissero, come se tra loro ci fosse un tacito accordo.

Non solo lacrime: la fantasia alimentare delle farfalle amazzoniche

La lacrifagia è solo una delle strategie adottate da queste farfalle per procurarsi minerali. Alcune specie sono state viste nutrirsi di:

  • Fango umido ricco di minerali (comportamento chiamato “mud-puddling”)
  • Urina di mammiferi
  • Sudore di animali grandi, compresi gli esseri umani
  • Carcasse in decomposizione

Questa versatilità dimostra l’incredibile capacità di adattamento degli insetti alle difficoltà dell’ambiente.

Un fragile equilibrio minacciato dalla deforestazione

Come molte altre interazioni ecologiche nella foresta amazzonica, anche questa relazione delicata è in pericolo a causa della deforestazione e dei cambiamenti climatici. La perdita di habitat riduce sia le farfalle che gli uccelli, mettendo a rischio un rituale che la natura ha perfezionato in migliaia di anni.

Gli scienziati sottolineano che queste interazioni tra specie sono segnali della salute dell’ecosistema e della sua biodiversità. Studiare e proteggere anche i comportamenti più insoliti può essere fondamentale per capire e salvaguardare la straordinaria rete di vita dell’Amazzonia.

La prossima volta che penseremo ai vampiri, potremmo immaginare non solo creature fantastiche assetate di sangue, ma anche queste affascinanti farfalle della foresta, che con grazia e senza fare alcun male, si nutrono delle lacrime degli uccelli in una danza che si ripete da millenni nel cuore verde della giungla.

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