Cibi vietati per cani e gatti: guida completa agli alimenti da evitare per la loro salute

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Avere un cane o un gatto significa occuparsi anche della loro alimentazione. Mentre noi umani possiamo gustare una grande varietà di cibi, i nostri animali domestici hanno un sistema digestivo diverso e più sensibile, che li rende vulnerabili a quegli alimenti che per noi sono innocui. Conoscere quali cibi sono dannosi o addirittura letali per loro è fondamentale per mantenerli in salute e farli vivere a lungo.

Perché alcuni cibi sono pericolosi per gli animali domestici?

La fisiologia di cani e gatti differisce notevolmente da quella umana. I loro corpi metabolizzano le sostanze in maniera diversa, mancano di alcuni enzimi essenziali per elaborare determinati composti e possono reagire in modo eccessivo a dosi di sostanze che per noi sono innocue. Quello che per noi è uno spuntino gustoso può provocare in loro lievi disturbi gastrointestinali, insufficienza renale, danni neurologici o, nei casi più gravi, la morte.

Alimenti tossici per i cani: meccanismi scientifici

Cioccolato e cacao

Il cioccolato contiene teobromina e caffeina, sostanze che i cani eliminano molto lentamente. Queste sostanze possono aumentare il battito cardiaco, sovrastimolare il sistema nervoso e, a dosi elevate, provocare aritmie, convulsioni e persino la morte. Il cioccolato fondente è particolarmente pericoloso, contenendo circa 14 mg/g di teobromina, rispetto a 1,5-2 mg/g del cioccolato al latte.

Xilitolo

Questo dolcificante, presente in molti prodotti “senza zucchero” come gomme da masticare, caramelle, prodotti da forno e dentifrici, induce nei cani un massiccio rilascio di insulina, causando ipoglicemia severa in meno di 30 minuti dall’ingestione. Bastano 0,1 g per kg di peso corporeo per scatenare la reazione, mentre dosi superiori a 0,5 g/kg possono provocare insufficienza epatica acuta.

Uva e uvetta

Il meccanismo esatto della tossicità non è del tutto chiaro, ma si ritiene che un composto presente nella buccia provochi gravi danni renali nei cani. La sensibilità varia: alcuni possono sviluppare insufficienza renale acuta ingerendo pochi acini, mentre altri potrebbero non manifestare sintomi evidenti. Per sicurezza, questi frutti devono sempre essere evitati.

I ricercatori ipotizzano che l’acido tartarico presente nell’uva o alcune micotossine prodotte da funghi sulla buccia possano danneggiare i reni dei cani.

Cipolle e aglio

Questi alimenti contengono composti solforati (tiosolfati) che danneggiano i globuli rossi, provocando anemia emolitica. I composti si trovano nelle cipolle e nell’aglio sia freschi che essiccati, cotti o in polvere. La tossicità è cumulativa, per cui piccole quantità assunte regolarmente possono causare problemi nel tempo.

Noci di macadamia

Il meccanismo non è ancora completamente chiaro, ma l’ingestione di queste noci nei cani può causare debolezza agli arti posteriori, tremori, aumento della temperatura corporea e malessere generale. Bastano 2,2 g di noci per kg di peso corporeo per far comparire i sintomi.

Alimenti tossici per i gatti: particolarità fisiologiche

Cipolle, aglio e famiglia delle Alliacee

I gatti sono ancora più sensibili dei cani ai composti solforati presenti in questi vegetali. La loro emoglobina si ossida facilmente, formando corpi di Heinz nei globuli rossi e causando anemia emolitica. Anche piccole quantità di cipolla in polvere possono arrecare danni nel tempo.

Latte e latticini

Contrariamente alla credenza popolare, la maggior parte dei gatti adulti è intollerante al lattosio. Dopo lo svezzamento, perdono gli enzimi necessari per digerire il lattosio, causando disturbi gastrointestinali. La produzione dell’enzima lattasi diminuisce notevolmente già dopo i primi mesi di vita.

Fegato (in grandi quantità)

Anche se è una buona fonte di proteine, un consumo eccessivo di fegato può causare ipervitaminosi A nei gatti, condizione che porta a deformità ossee, problemi articolari e danni epatici. I gatti sono particolarmente a rischio perché immagazzinano la vitamina A nel fegato in forma non esterificata, che è più tossica.

Pesce crudo

Il pesce crudo contiene tiaminasi, un enzima che degrada la vitamina B1 (tiamina). La carenza di tiamina può provocare seri problemi neurologici nei gatti. Inoltre, il pesce crudo può ospitare batteri patogeni e parassiti pericolosi.

Alimenti pericolosi per entrambe le specie

  • Alcol: Anche piccole quantità possono causare intossicazione, depressione respiratoria, coma e morte, poiché gli animali sono molto più sensibili all’etanolo rispetto agli umani.
  • Caffeina: Stimola il sistema nervoso e cardiaco, provocando tachicardia, ipertensione, tremori e convulsioni.
  • Alimenti grassi: Possono scatenare una pancreatite, un’infiammazione del pancreas che può essere fatale.
  • Ossa cotte: Cotte, diventano fragili e possono scheggiarsi, perforando l’intestino o causando ostruzioni.
  • Impasti con lievito: Nel caldo dello stomaco il lievito fermenta, producendo alcol e gas, e può causare una pericolosa distensione addominale, torsione gastrica e intossicazione da etanolo.

I meccanismi dell’avvelenamento e i segnali d’allarme

Quando un animale domestico ingerisce un alimento tossico, i sintomi possono comparire rapidamente o svilupparsi nel giro di giorni, a seconda della sostanza e della quantità. I segni più comuni includono:

  • Vomito e diarrea
  • Letargia e debolezza
  • Tremori, incoordinazione o crisi convulsive
  • Respirazione accelerata o difficoltosa
  • Aumento o diminuzione della sete e della minzione
  • Pallore o giallore delle gengive
  • Salivazione eccessiva

Protocollo d’emergenza: cosa fare in caso di ingestione

Se sospettate che il vostro animale abbia ingerito un alimento tossico:

  1. Non indurre il vomito senza prima consultare un veterinario, perché in alcuni casi potrebbe peggiorare la situazione.
  2. Contattate immediatamente il vostro veterinario o un centro antiveleni veterinario.
  3. Se possibile, annotate cosa ha mangiato, quanto ne ha ingerito e quando è successo.
  4. Conservate confezioni, etichette o resti dell’alimento sospetto.
  5. Monitorate e annotate eventuali sintomi per riferirli al veterinario.

Importante: la tempestività è fondamentale. Molti trattamenti sono efficaci solo se somministrati entro 1-2 ore dall’ingestione della sostanza tossica.

La scienza della prevenzione

La prevenzione è la strategia migliore per proteggere i nostri animali. Ecco alcuni accorgimenti basati sulla scienza:

  • Conservare gli alimenti pericolosi in contenitori chiusi e fuori dalla portata degli animali.
  • Educare tutti i membri della famiglia, compresi i bambini, sui pericoli dell’alimentazione errata degli animali.
  • Smaltire correttamente avanzi e rifiuti alimentari in contenitori con coperchio.
  • Prestare particolare attenzione durante le festività, quando i cibi pericolosi possono essere più accessibili.
  • Ricordare che la sensibilità individuale varia: un alimento che in passato non ha creato problemi potrebbe farlo in futuro.

Superfood sicuri: alternative salutari

Non tutti i cibi umani sono dannosi. Alcuni, se somministrati correttamente, possono apportare benefici alla salute dei nostri animali domestici:

  • Carote: ricche di beta-carotene e fibre, utili per la vista e la digestione.
  • Mirtilli: contengono antiossidanti che possono migliorare la funzione cerebrale, soprattutto negli animali anziani.
  • Zucca cotta: favorevole alla digestione e ricca di fibre e nutrienti.
  • Pesce cotto (per gatti): fonte eccellente di proteine e acidi grassi omega-3, purché sia privo di spine e ben cotto.

Conoscere i cibi pericolosi per i nostri amici a quattro zampe non è solo una questione di prudenza, ma un vero atto d’amore. Dietro ogni divieto alimentare c’è una ragione biologica legata alla fisiologia unica di cani e gatti. Rispettare queste differenze significa garantir loro una vita lunga e sana. In caso di dubbi, consulta sempre il tuo veterinario prima di introdurre nuovi alimenti nella dieta del tuo animale domestico.

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