Avete mai visto un uccello stendersi sopra un formicaio o strofinare delle formiche vive sulle proprie piume? Questo comportamento apparentemente strano ha un nome scientifico: anting (o formicazione). Si tratta di una pratica sorprendente che nasconde una strategia intelligente di pulizia e protezione sviluppata da molte specie di uccelli.
Il misterioso comportamento dell’anting
L’anting è un comportamento in cui gli uccelli usano le formiche come strumento di igiene personale. Esistono due tipologie di questa pratica:
- Anting attivo: l’uccello raccoglie le formiche con il becco e le strofina deliberatamente sul proprio piumaggio.
- Anting passivo: l’uccello si stende direttamente su un formicaio, lasciando che le formiche si muovano tra le sue piume.
Questo fenomeno, documentato per la prima volta negli anni ’30, ha incuriosito gli ornitologi per decenni. Più di 250 specie di uccelli sono state osservate mentre praticano questa insolita forma di “bagno chimico”, tra cui merli, tordi, gazze, corvi e alcune specie di pappagalli.
Perché proprio le formiche?
Il segreto è nella chimica. Molte formiche, soprattutto quelle della famiglia Formicidae, producono acido formico come difesa. Quando vengono disturbate o schiacciate, rilasciano questa sostanza che agisce come:
- Un potente acaricida naturale in grado di eliminare parassiti come acari e zecche
- Un efficace battericida contro le infezioni del piumaggio
- Un repellente contro i funghi che possono danneggiare le piume
L’acido formico prende il nome proprio dalle formiche (dal latino formica) e fu isolato per la prima volta nel 1671 tramite distillazione di questi insetti.
Un sofisticato bagno chimico
Quando un uccello pratica l’anting, le formiche reagiscono spruzzando acido formico. Questo crea un vero e proprio “bagno chimico” che penetra tra le piume dell’uccello e:
- Elimina i parassiti esterni che possono indebolire l’animale e rovinare il piumaggio
- Allevia il prurito causato dalla muta delle piume
- Rimuove residui di grasso vecchio dalle piume
- Prepara le piume per la nuova secrezione della ghiandola dell’uropigio, che produce l’olio usato dagli uccelli per impermeabilizzare il piumaggio
Le formiche preferite dagli uccelli
Non tutte le formiche sono ugualmente adatte all’anting. Le specie preferite sono quelle che producono quantità elevate di acido formico o altre sostanze simili. Le formiche dei generi Formica e Lasius sono tra le più usate, ma alcuni uccelli scelgono anche altri insetti con proprietà chimiche simili, come cimici o millepiedi.
Curiosamente, alcuni uccelli sono stati visti praticare una sorta di “anting alternativo” usando bucce di agrumi o altre sostanze con composti aromatici simili a quelli delle formiche.
Una tradizione che si tramanda
Gli studi suggeriscono che l’anting non è sempre istintivo: in alcune specie può essere appreso osservando gli adulti. Giovani merli e storni sono stati visti osservare attentamente i loro genitori prima di provare loro stessi questa tecnica.
Gli scienziati pensano che questo comportamento sia una sofisticata forma di automedicazione, simile all’uso di piante medicinali osservato nei primati.
Quando avviene l’anting?
Questo comportamento è più frequente:
- Durante i periodi caldi, quando i parassiti sono più attivi
- Durante la muta, quando il piumaggio è più sensibile
- Nelle ore più calde della giornata, quando le formiche sono più presenti
Alcuni uccelli assumono una posizione quasi estatica durante l’anting, con le ali distese e la testa reclinata per permettere alle formiche di raggiungere anche le zone più difficili, come sotto le ali e la coda.
Questo affascinante esempio di adattamento evolutivo mostra quanto siano ingegnose le strategie che gli animali sviluppano per proteggersi e mantenersi in salute, sfruttando le risorse che trovano nel loro ambiente.
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