Hai mai visto quei video virali di capre che sembrano ridere come esseri umani? Questi animali curiosi e intelligenti emettono talvolta suoni che ricordano sorprendentemente le risate umane. Ma cosa c’è davvero dietro questi versi particolari? Le capre si stanno davvero divertendo, o questi suoni hanno un significato completamente diverso?
L’anatomia vocale delle capre: perché fanno questi suoni?
Le capre hanno un apparato vocale molto sviluppato. Grazie a una laringe molto flessibile e a corde vocali particolarmente mobili, possono produrre numerosi suoni diversi. Studi condotti dall’Università Queen Mary di Londra hanno individuato almeno 20 tipi di vocalizzazioni diverse, ognuna con un preciso significato nella loro comunicazione.
Il verso che somiglia a una risata, chiamato tecnicamente “belato modulato“, viene prodotto quando l’aria attraversa rapidamente le corde vocali mentre la capra contrae e rilascia i muscoli della gola. La particolare struttura della loro laringe e del palato crea quella risonanza che ci fa pensare a una risata umana.
Cosa comunicano le “risate” delle capre?
Nonostante sembri che stiano ridendo, questi suoni non sono espressioni di gioia. Gli esperti di comportamento animale hanno identificato vari significati per questi versi:
- Socializzazione: serve a mantenere i contatti con il gruppo
- Eccitazione: a volte indica attesa, come l’arrivo del cibo
- Corteggiamento: i maschi li usano nella stagione degli amori per attirare le femmine
- Avvertimento: può essere un segnale di pericolo
La ricercatrice Dr. Elodie Briefer dell’Università di Copenhagen, in diversi studi, ha concluso: “Le capre utilizzano suoni complessi per comunicare stati emotivi e bisogni specifici, mostrando una ricchezza comunicativa che solo ora iniziamo a comprendere”.
Capre diverse, voci diverse
Una curiosità: non tutte le capre fanno questi suoni nello stesso modo. Alcune razze, come le capre nane africane e le capre pigmee, sono particolarmente note per i versi che ricordano una risata, mentre altre razze producono un belato più classico.
Uno studio pubblicato sul Journal of Zoology ha confrontato le vocalizzazioni di 12 razze di capre, scoprendo che quelle domesticate da più tempo hanno un repertorio di suoni più vario e, in alcuni casi, più “umano”. Questo potrebbe dipendere dalla selezione fatta dall’uomo, che nel tempo ha favorito inconsapevolmente gli animali con vocalizzazioni più particolari.
Perché ci sembrano così buffe?
Perché ci fanno ridere questi suoni? Gli scienziati parlano di antropomorfizzazione, ovvero la tendenza a dare agli animali caratteristiche umane. Quando sentiamo una capra che “ride”, il nostro cervello riconosce un suono familiare e lo associa subito all’allegria.
In realtà, questa somiglianza è una coincidenza. Le capre non stanno scherzando o ridendo con noi, ma stanno comunicando tra loro in modo sofisticato, usando un linguaggio che si è evoluto per rispondere ai loro bisogni sociali.
La “risata” come adattamento sociale
Un aspetto interessante è che questi versi aiutano le capre a vivere meglio in gruppo. Ricerche dell’Università di Zurigo mostrano che le capre che vivono in gruppi numerosi sviluppano un repertorio di suoni più ricco e vario rispetto a quelle che vivono isolate. Questo serve a facilitare le relazioni sociali e a gestire meglio la vita in comunità.
“Le vocalizzazioni delle capre sono tra i sistemi di comunicazione più ricchi tra gli animali da fattoria, simili per certi versi a quelle di alcuni primati non umani”, spiega il Dr. Alan McElligott, esperto di comportamento animale presso l’Università di Roehampton a Londra.
Intelligenza emotiva: le capre ci osservano (e ci ascoltano)
Le capre dimostrano anche una notevole intelligenza emotiva. Studi condotti presso il Queen Mary University of London hanno dimostrato che le capre possono:
- Riconoscere le emozioni espresse dai volti umani
- Adattare i loro versi in base al contesto emotivo
- Modificare le vocalizzazioni in risposta alle reazioni degli altri
- Ricordare le interazioni vocali avute nel tempo
Questo livello di complessità spiega perché i loro suoni possono sembrare così espressivi e simili a quelli degli umani.
Conclusione: dietro una “risata”, un mondo tutto da scoprire
La prossima volta che guarderai un video di una capra che sembra ridere, ricorda che dietro quel suono buffo c’è un sistema di comunicazione raffinato, frutto di milioni di anni di evoluzione sociale.
Questi “belati modulati” non sono semplici rumori, ma rappresentano una vera finestra sul mondo emotivo e cognitivo delle capre: un universo ancora in gran parte da esplorare e pieno di sorprese su quanto gli animali possano essere simili – e diversi – da noi.
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