Antonia Gravina e finte segnalazioni di copyright con Pinterest come “collaboratore”

Condividi l'articolo

In data 16 agosto 2025 ci arriva una segnalazione da Pinterest, dicendo che il nostro post del 2018 è stato rimosso per una segnalazione di copyright da parte di Antonia Gravina, un’autrice a noi sconosciuta fino a quel momento. Era quindi impossibile averla copiata, oltre al fatto che i nostri contenuti sono da sempre originali  e non andiamo di certo a copiare autori, oltrettutto italiani, sarebbe assolutamente controproducente.

Abbiamo quindi presentato ricorso, facendo presente che il post è stato da noi creato, che non avevamo idea chi fosse questa persona e che, semmai, era più probabile il contrario. Abbiamo richiesto il ripristino del post e una verifica delle date, poiché prima della nostra pubblicazione nel 2018 non esisteva alcun contenuto identico, bensì dopo, con altre pagine che hanno ripreso la nostra frase. Non segnaliamo chi usa una nostra frase breve. Frasi molto corte, da sole, di solito non sono tutelate da copyright, soprattutto se chi le usa aggiunge qualcosa di proprio.
Diverso è se copiano la nostra immagine completa (grafica + disegno originale che abbiamo commissionato e pagato + utilizzo del marchio registrato o rimozione): quella è un’opera creativa. In quel caso possiamo segnalare, ma solo se abbiamo prove concrete di plagio. Una frase non può essere segnalata, soprattutto se è stata anche parzialmente modificata.

In data 18 agosto, Pinterest ci ha risposto di non poter ripristinare il post, poiché la segnalante aveva presentato come prova un link a un suo articolo, con una frase identica alla nostra, punteggiatura inclusa, datato 20 dicembre 2012. Una coincidenza talmente improbabile da sfidare ogni logica statistica, è praticamente più facile vincere al superenalotto che copiare una sconosciuta, con punteggiatura identica.

A questo punto, ho deciso di indagare a fondo. Occupandomi di sicurezza informatica e programmazione da oltre 20 anni, ho analizzato la fonte fornita:
https://antoniagravina.altervista.org/sono-orgogliosa-di-essere-chi-sono-perche-anche-se-la-vita-mi-ha-messo-alla-prova-non-mi-sono-mai-arresa-ho-sempre-trovato-la-forza-e-il-coraggio-per-non-rassegnarmi-per-andare-avanti-con-dignita-e/

Il post è effettivamente datato 20 dicembre 2012.

Perfetto, ho la fonte. Faccio una rapida ricerca sulla Wayback Machine e, sorpresa, non vi è traccia dell’articolo né nel 2016 né nel 2018. La Wayback Machine non mente.

Verifica sulla Wayback Machine

L’archivio del sito mostrava altri post per quella data, ma non quello usato per la segnalazione. Questa è già una prova evidente che vi è una possibile manipolazione della data: l’articolo è stato creato ben dopo il 2012 e poi retrodatato per farlo apparire più vecchio in funzione della segnalazione a Pinterest.

Abbiamo un forte indizio, ma come possiamo averne la certezza assoluta?

La risposta definitiva arriva da una caratteristica tecnica di WordPress che evidentemente non è stata considerata dall’autrice. Ogni articolo pubblicato su questa piattaforma ha un ID numerico univoco e progressivo (es. 6000, 6001, 6002…), che viene assegnato al momento della creazione. Questo ID non mente, in quanto salvato nel database e permette di ricostruire la vera cronologia di pubblicazione.

Per ottenere l’ID, abbiamo usato l’API pubblica di WordPress. Prima abbiamo analizzato un articolo legittimo del 20 dicembre 2012 (presente negli archivi) per stabilire un riferimento. Con il comando:
Invoke-RestMethod "https://antoniagravina.altervista.org/wp-json/wp/v2/posts?slug=il-nuovo-anno-sara-come-quello-vecchio-se-continuiamo-a-fare-le-stesse-cose/"
vediamo che nel 2012 l’ID era 6130.

ID di un post del 2012

Risultato:
id : 6130
date : 2012-12-20T04:52:31
date_gmt : 2012-12-20T04:52:31
guid : @{rendered=http://antoniagravina.altervista.org/?p=6130}
modified : 2015-03-07T04:52:47
modified_gmt : 2015-03-07T04:52:47
slug : il-nuovo-anno-sara-come-quello-vecchio-se-continuiamo-a-fare-le-stesse-cose
status : publish
type : post
link : https://antoniagravina.altervista.org/il-nuovo-anno-sara-come-quello-vecchio-se-continuiamo-a-fare-le-stesse-cose/
title : @{rendered=Il nuovo anno sarà come quello vecchio se continuiamo a fare le stesse cose.}
content : @{rendered=; protected=False}
excerpt : @{rendered=; protected=False}
author : 1
featured_media : 0
comment_status : open
ping_status : closed

Questo ci conferma che gli ID dei post del 2012 erano nell’ordine di grandezza dei 6000. Visitando la url https://antoniagravina.altervista.org/?p=6130 si viene indirizzati all’articolo del 2012.

Ora, analizziamo l’articolo che Antonia Gravina ha inviato come prova a Pinterest, quello che sostiene essere del 2012:

ID del post manomesso

Invoke-RestMethod "https://antoniagravina.altervista.org/wp-json/wp/v2/posts?slug=sono-orgogliosa-di-essere-chi-sono-perche-anche-se-la-vita-mi-ha-messo-alla-prova-non-mi-sono-mai-arresa-ho-sempre-trovato-la-forza-e-il-coraggio-per-non-rassegnarmi-per-andare-avanti-con-dignita-e/"
…e emerge il dato decisivo: l’articolo ha l’ID 34340 e vi è anche “modificato in data 15 agosto 2025”. Pensare di aver pubblicato più di 28.000 articoli nello stesso giorno è una circostanza tecnicamente impossibile, basta andare alla url https://antoniagravina.altervista.org/?p=34340 e si può vedere chiaramente che riporta all’articolo https://antoniagravina.altervista.org/sono-orgogliosa-di-essere-chi-sono-perche-anche-se-la-vita-mi-ha-messo-alla-prova-non-mi-sono-mai-arresa-ho-sempre-trovato-la-forza-e-il-coraggio-per-non-rassegnarmi-per-andare-avanti-con-dignita-e/ che lei dice di aver creato nel 2012.

Risultato:
id : 34340
date : 2012-12-20T12:38:49
date_gmt : 2012-12-20T12:38:49
guid : @{rendered=https://antoniagravina.altervista.org/?p=34340}
modified : 2025-08-15T22:15:12
modified_gmt : 2025-08-15T22:15:12
slug : sono-orgogliosa-di-essere-chi-sono-perche-anche-se-la-vita-mi-ha-messo-alla-prova-non-mi-sono-mai-arresa-ho-sempre-trovato-la-forza-e-il-coraggio-per-non-rassegnarmi-pe
r-andare-avanti-con-dignita-e
status : publish
type : post
link : https://antoniagravina.altervista.org/sono-orgogliosa-di-essere-chi-sono-perche-anche-se-la-vita-mi-ha-messo-alla-prova-non-mi-sono-mai-arresa-ho-sempre-trovato-la-forz
a-e-il-coraggio-per-non-rassegnarmi-per-andare-avanti-con-dignita-e/
title : @{rendered=Sono orgogliosa di essere chi sono perché anche se la vita mi ha messo alla prova, non mi sono mai arresa. Ho sempre trovato la forza e il coraggio per non
rassegnarmi, per andare avanti con dignità e sempre con un sorriso sulle labbra.}
content : @{rendered=; protected=False}
excerpt : @{rendered=; protected=False}
author : 1
featured_media : 0
comment_status : closed
ping_status : closed
sticky : False

Questa è la chiarissima prova di manomissione di data (backdating). Il database di WordPress, con i suoi ID progressivi, non mente, insieme a WayMachine, abbiamo prove affidabili.

A ulteriore riprova, analizzando uno degli ultimi articoli del suo blog, datato 13 agosto 2025: https://antoniagravina.altervista.org/ce-gente-che-vale-quanto-la-polvere-sotto-una-scarpa-e-pretende-pure-attenzione-io-tiro-dritto-sorridendo-antonia-gravina/ vediamo che l’ID è 34285, un numero perfettamente logico e coerente con la progressione. L’ID 34340 appartiene quindi a un articolo creato nel 2025, la cui data è stata poi alterata per simulare una pubblicazione precedente e inoltrare una segnalazione di copyright illegittima.

ID di un post recente del 2025

Risultato:

id : 34285
date : 2025-08-13T18:45:26
date_gmt : 2025-08-13T18:45:26
guid : @{rendered=https://antoniagravina.altervista.org/?p=34285}
modified : 2025-08-13T18:45:26
modified_gmt : 2025-08-13T18:45:26
slug : ce-gente-che-vale-quanto-la-polvere-sotto-una-scarpa-e-pretende-pure-attenzione
-io-tiro-dritto-sorridendo-antonia-gravina
status : publish
type : post
link : https://antoniagravina.altervista.org/ce-gente-che-vale-quanto-la-polvere-sotto
-una-scarpa-e-pretende-pure-attenzione-io-tiro-dritto-sorridendo-antonia-gravin
a/

Presentare prove manipolate per danneggiare il lavoro altrui è una pratica estremamente grave e un abuso degli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme come Pinterest.

Abbiamo documentato e presentato queste prove tecniche a Pinterest e stiamo valutando le opportune sedi per tutelare il nostro lavoro e la nostra reputazione da queste pratiche scorrette. Se l’ha fatto con noi, è possibile che ci siano altre vittime innocenti. Se altri autori si sono trovati in situazioni simili con lo stesso soggetto, li invitiamo a mettersi in contatto con noi alla email: [email protected] per una denuncia collettiva.

La cosa più assurda è che Pinterest, dovrebbe sapere che un blog con WordPress la data di pubblicazione può essere modificata, che vale più come prova una data su una piattaforma esterna come un Social Network che un blog personale, per una questione di copyright; in quanto la data originale su un social non può essere modificata, si vedrà sempre quando il post è stato creato, mentre con un blog personale, soprattutto su WordPress con Altervista, la data di creazione può essere manipolata e non può in nessun modo costituire una prova certa. Anziché indagare e chiedere delle prove, hanno però deciso di eliminare il nostro post con la data ben visibile. Probabilmente dovrebbero rivedere come gestiscono le questioni del diritto d’autore anziché danneggiare il prossimo e rimuovere post perfettamente legali.

Abbiamo raccolto prove schiaccianti come immagini, video, documenti pubblici, e certificati, anche in caso dovesse cancellare gli articoli, la quale presenteremo a chi di competenza.

Potrebbe interessarti:

Torna in alto