Quando pensiamo al sole, immaginiamo subito il calore, la luce e le lunghe giornate estive. Eppure, dentro di noi esiste un vero e proprio “sole nascosto” che lavora in silenzio, anche quando non sentiamo il calore sulla pelle. Questo sole invisibile è legato a una molecola straordinaria: la vitamina D.
La vitamina D non è soltanto una vitamina. Dal punto di vista biologico, agisce come un piccolo ormone messaggero che il nostro corpo è in grado di produrre con l’aiuto della luce solare. Quando i raggi ultravioletti B (UVB) toccano la pelle, parte un affascinante processo: una sostanza presente nello strato più profondo dell’epidermide, il 7-deidrocolesterolo, si trasforma in vitamina D3. Questa, attraverso il lavoro di fegato e reni, viene “attivata” e diventa pronta a svolgere le sue funzioni vitali.
Ma qual è il ruolo di questa sostanza così preziosa? La vitamina D è fondamentale per regolare l’assorbimento di calcio e fosforo, elementi indispensabili per mantenere ossa forti e denti sani. Senza di lei, anche assumendo abbastanza calcio con l’alimentazione, il corpo non riuscirebbe a utilizzarlo al meglio. Nel passato, la carenza di vitamina D ha provocato malattie come il rachitismo nei bambini e l’osteomalacia negli adulti, condizioni che rendono le ossa fragili e soggette a deformazioni.
Il suo potere non si ferma qui: ricerche scientifiche hanno dimostrato che la vitamina D rafforza il sistema immunitario, aiutando il corpo a difendersi da batteri e virus. Studi recenti suggeriscono anche un suo possibile ruolo nella riduzione del rischio di malattie croniche come disturbi cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alcune forme di tumore.
Perché quindi parliamo di un “sole nascosto”? Perché la vitamina D lavora senza farsi notare: non scalda, non illumina, ma protegge e sostiene il nostro organismo dall’interno. È possibile produrla anche in inverno, quando l’aria è fredda, purché la pelle riceva una giusta dose di raggi UVB. Questo avviene senza percepire calore, poiché la sensazione di caldo è causata in gran parte dalle radiazioni infrarosse e non da quelle che attivano la produzione di vitamina D.
Un aspetto sorprendente è che il nostro corpo riesce a immagazzinare vitamina D per utilizzarla nei mesi in cui il sole è meno presente. Alcuni alimenti – come pesce grasso, uova e latticini fortificati – possono contribuire a mantenerne i livelli adeguati, ma per la maggior parte delle persone l’esposizione solare resta la risorsa più importante.
In un certo senso, portiamo sempre con noi un pezzetto di sole. Non possiamo vederlo né sentirlo, ma lavora instancabilmente per mantenerci sani, forti e attivi. Questo sole nascosto è la prova di quanto la natura sappia proteggere la vita con meccanismi invisibili e silenziosi, regalandoci ogni giorno energia vitale in una forma che non si vede, ma che fa la differenza nella nostra salute.
Potrebbe interessarti: