Perché la spirulina è così ricca di proteine? Scopri i segreti scientifici dell’alga che nutriva i Maya e che la NASA chiama cibo del futuro

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La spirulina è un vero gioiello nutrizionale che sta guadagnando sempre più attenzione nel mondo scientifico. Questa microalga blu-verde, appartenente al genere Arthrospira, vanta una storia antichissima e proprietà biochimiche straordinarie che l’hanno resa un superalimento apprezzato fin dall’antichità e ancora oggi protagonista delle ricerche sul cibo del futuro.

Un’eredità antica: quando gli Aztechi scoprirono il “cibo degli dei”

Gli antichi Aztechi chiamavano la spirulina tecuitlatl e la raccoglievano dalle acque alcaline del lago Texcoco in Messico già nel XVI secolo, secondo le cronache degli esploratori spagnoli. Non furono i soli: anche le popolazioni del Ciad, in Africa, utilizzano questa microalga come fonte primaria di nutrimento da secoli, intuendone il valore molto prima delle moderne analisi scientifiche.

La spirulina affascina per la sua resilienza evolutiva: è uno degli organismi più antichi della Terra, apparso circa 3,5 miliardi di anni fa. Questa antichità le ha permesso di sviluppare meccanismi di sopravvivenza davvero unici.

Il segreto proteico: una meraviglia biochimica

La spirulina può contenere fino al 65-70% di proteine nel suo peso secco, una quantità che supera tutti gli altri alimenti naturali. Per confronto, la carne contiene circa il 25-26% di proteine e i legumi raramente superano il 25%.

Il segreto di questa concentrazione? La sua peculiare struttura cellulare:

  • Nessuna parete cellulare rigida: la spirulina non produce cellulosa, quindi tutta la sua energia viene indirizzata nella produzione di proteine
  • Alta efficienza fotosintetica: è in grado di convertire la luce solare in energia con un’efficienza dell’8-10%, mentre le piante terrestri si fermano all’1-2%
  • Struttura proteica completa: produce principalmente ficocianina, un complesso proteico ricco di tutti gli aminoacidi essenziali

Un profilo aminoacidico eccezionale

La spirulina non è speciale solo per la quantità delle sue proteine, ma anche per la loro qualità. Contiene tutti i 9 aminoacidi essenziali che il nostro corpo non può produrre da solo, con un profilo ricco di leucina, valina e isoleucina (BCAA), essenziali per lo sviluppo muscolare.

“La spirulina rappresenta uno degli equilibri proteici più completi esistenti in natura, con un indice PDCAAS superiore a 0,95, simile a quello delle proteine dell’uovo” – Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO)

Perché la NASA la considera il “cibo del futuro”

Negli anni ’80, la NASA ha studiato la spirulina come potenziale fonte di nutrimento per le missioni spaziali di lunga durata. I risultati hanno portato a considerarla “il miglior cibo per il futuro”.

Le caratteristiche che hanno colpito gli scienziati della NASA comprendono:

  1. Grande efficienza idrica: serve 200 volte meno acqua rispetto all’allevamento bovino per ottenere la stessa quantità di proteine
  2. Crescita rapidissima: può raddoppiare la sua biomassa in appena 24 ore
  3. Adattabilità estrema: vive in condizioni alcaline dove altre piante non sopravviverebbero
  4. Sistemi di produzione chiusi: perfetta per stazioni spaziali e futuri habitat extraterrestri

La NASA ha anche sviluppato un sistema chiamato MELiSSA (Micro-Ecological Life Support System Alternative) che usa la spirulina come componente chiave per riciclare anidride carbonica in ossigeno e produrre cibo nelle missioni spaziali a lungo termine.

Una meraviglia della biochimica: oltre le proteine

La ricchezza nutrizionale della spirulina va oltre le proteine. Questo microrganismo è un vero laboratorio vivente e contiene:

  • Vitamine del gruppo B, inclusa la B12 (in forma analoga)
  • Alti livelli di carotenoidi e clorofilla
  • Acido gamma-linolenico (GLA), un acido grasso essenziale
  • Minerali facilmente assimilabili come ferro, magnesio e potassio
  • Ficocianina, un potente antiossidante anche dalle proprietà antinfiammatorie

Il futuro della spirulina: dalle applicazioni spaziali alla sicurezza alimentare globale

Oggi la ricerca sulla spirulina si sta espandendo verso nuove direzioni. Gli scienziati ne stanno esplorando il potenziale per:

  • Lottare contro la malnutrizione nelle aree più vulnerabili del mondo
  • Creare bioplastiche biodegradabili a partire dai suoi sottoprodotti
  • Produrre biocarburanti sostenibili
  • Depurare le acque reflue
  • Realizzare biomateriali per la stampa 3D di tessuti

La spirulina è esempio perfetto di come la natura abbia trovato soluzioni incredibilmente efficienti molto prima che l’essere umano le comprendesse. Questo antichissimo microrganismo, che ha nutrito civiltà millenarie e ora incuriosisce la NASA, potrebbe davvero essere una delle chiavi per affrontare le sfide alimentari del mondo, unendo la saggezza delle origini con la scienza più avanzata in un perfetto equilibrio di sostenibilità.

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