Hai mai sentito tua nonna dire che “sente la pioggia nelle ossa” e pensato che fosse solo una superstizione? La scienza oggi ci mostra che in parte aveva ragione. Il nostro corpo possiede infatti un sofisticato sistema di recettori che ci rende veri e propri barometri biologici.
I barometri nascosti nelle nostre ossa
Le articolazioni contengono fluido sinoviale racchiuso in cavità sotto pressione. Quando la pressione atmosferica cala, come spesso accade prima della pioggia, queste cavità si espandono leggermente. I meccanocettori presenti nelle articolazioni avvertono questa espansione e inviano segnali al cervello.
Uno studio pubblicato su Pain ha evidenziato che le persone con artrite riferiscono un aumento del dolore in concomitanza con cali di pressione atmosferica. Anche chi non soffre di patologie articolari può percepire questi cambiamenti, seppur in modo più lieve.
La pelle: il nostro radar meteorologico personale
Non sono solo le articolazioni a “sentire” il tempo. La nostra pelle contiene cellule chiamate mastociti che rilasciano istamina in risposta a cambiamenti di pressione e umidità. Questo si può manifestare con:
- Leggero prurito
- Sensazione di pelle d’oca anche senza freddo
- Cambiamenti nella sensibilità al tatto
Inoltre, i peli assorbono umidità modificando sensibilmente la loro rigidità e stimolando i follicoli piliferi.
Sensibilità ai cambiamenti atmosferici
Prima di un temporale, l’aria cambia rapidamente e molte persone, anche senza accorgersene, possono percepire un senso di irrequietezza o fastidio. Alcuni studi suggeriscono che i piccoli cambiamenti dei campi elettromagnetici atmosferici potrebbero essere colti dal sistema nervoso periferico, sebbene la ricerca sia ancora in corso su questo fenomeno.
Perché alcune persone sono più sensibili?
La sensibilità meteorologica varia molto da persona a persona. Fattori che la influenzano sono:
- Densità di recettori: alcune persone hanno una maggiore concentrazione di meccanocettori articolari
- Condizioni pregresse: chi ha avuto fratture o interventi alle articolazioni può sviluppare tessuto più sensibile
- Genetica: diversi studi su gemelli suggeriscono che fino al 50% della sensibilità meteorologica potrebbe essere ereditaria
Curiosità scientifiche sulla meteorosensibilità
Sai che il corpo umano può percepire variazioni di pressione minuscole quanto il peso di un foglio di carta sulla pelle? I nostri meccanocettori sono così sensibili che rilevano deformazioni tissutali di pochi micrometri!
In uno studio dell’Università di Manchester, persone bendate sono riuscite a prevedere l’arrivo della pioggia con una precisione superiore al caso, affidandosi solo alle sensazioni corporee.
“Il corpo umano è forse il più sofisticato strumento meteorologico creato dalla natura, in grado di percepire variazioni di pressione, umidità e temperatura” – Dr. Eleanor Ramirez, biometeorologa
Alcuni ricercatori suggeriscono che perfino il midollo osseo possa rispondere ai cambiamenti di pressione atmosferica, influenzando il comportamento delle cellule staminali nelle fasi di variazione del clima.
Come allenare il tuo “sesto senso” meteorologico
Se vuoi affinare la tua sensibilità al tempo, prova a tenere un diario delle tue sensazioni fisiche e confrontarle con i dati meteorologici. Potresti sorprenderti nel scoprire quanto il tuo corpo riesca a percepire i cambiamenti del tempo!
La prossima volta che senti un dolore alle ginocchia o un formicolio sulla pelle prima di un temporale, ricorda: non è solo suggestione, ma il segno di una profonda connessione tra il nostro corpo e i ritmi della natura, una capacità che la tecnologia moderna sta ancora cercando di comprendere fino in fondo.
Potrebbe interessarti: