3 abitudini dei genitori che distruggono l’autostima dei propri figli

Quando un bambino arriva in una casa, in generale, i suoi genitori impazziscono di allegria e, spesso, non si rendono conto della mole di lavoro che gli porterà questo piccolino. Anche se nessun genitore sano di mente vorrebbe fare del male ai propri figli, è impossibile essere pienamente preparati per dargli in ogni occasione il buon esempio: di fatto, nessuno insegna direttamente ad un adulto come fare per svolgere al meglio questo ruolo.

Per questo motivo molti genitori finiscono per commettere degli errori che, anche se sono abbastanza comuni, possono influenzare la natura e l’indole dei propri figli. Coscienti del fatto che “è meglio prevenire che curare”, di seguito puoi trovare le tre abitudini dei genitori che possono influire sui bambini in maniera nociva.

#1 Non permettergli di commettere errori

Accecati dalle ambizioni e dal desiderio di mettersi in mostra con i propri figli, molti genitori reagiscono male a eventuali errori commessi dai bambini. Facendo in questo modo, sembrano aver dimenticato che si tratta di una delle questioni cruciali per il corretto sviluppo dei bimbi: sbagliare e commettere errori fa parte dell’apprendimento. Di conseguenza, è logico che coloro che tendono ad incolpare tutto il tempo, invece di lasciarli sbagliare, influiscono nell’autostima dei piccoli in maniera molto negativa.

Soluzione:

Anche se i genitori fanno di tutto per prendersi cura dei propri figli e per proteggerli, non bisogna mai dimenticare che tutto ciò che è eccessivo non va bene. Per non convertire i nostri discendenti in persone che devono sempre dipendere dagli altri, vale la pena provare a dargli un po’ più di libertà e permettere che sperimentino sulla propria pelle che anche se si commette un errore non c’è nulla di male, bensì è normale. La cosa importante è che i ragazzi si rendano conto di avere sbagliato, di modo che possano trarre le proprie conclusioni e che possano assumersi le proprie responsabilità.

2# Credere che pensino come adulti

Un’altra abitudine dei genitori che potrebbe finire per influenzare la sicurezza dei bambini è cercare di dimostrare che alcune cose sono “molto facili”, forzandoli a farle. Vedendo che un bimbo non riesce a fare qualcosa che per un adulto può sembrare una stupidaggine, l’ultima cosa che bisogna fare è farglielo notare. Anche se qualcuno non riesce a capirlo, i bambini non vedono tutto così semplice come lo possono vedere i loro genitori e, di fatto, alcune situazioni o attività possono veramente sopraffarli. Assicurarli del fatto che una cosa è molto facile, senza tenere in conto delle loro capacità, può fargli pensare che se non sono in grado di farlo c’è qualcosa in loro che non va.

Soluzione:

Invece di continuare a ripetere la stessa frase, vale la pensa usare altre parole per incoraggiarli a correre il rischio di sbagliare. Questo potrebbe essere un buon esempio: “So che questo può sembrare difficile, però se continui a provarci alla fine ci riuscirai”. Comunicare con loro in questo modo mette bene in chiaro che con la perseveranza e lo sforzo tutti i bambini possono riuscirci. Allo stesso tempo rafforzano l’autostima, inoltre, sono una forma eccellente di motivazione.

#3 Non lasciargli fare le cose

Nonostante ciò che possono pensare molti genitori, fare le cose al posto dei figli non li aiuta. Al contrario, si fa credere loro che rifare le cose fa parte delle responsabilità dei genitori e che senza di loro sarebbe impossibile uscire dai guai. Alla fine, il loro livello di dipendenza aumenta ed aumenta anche la certezza che i genitori devono risolvere tutti i loro problemi. Come se non bastasse, quando devono fare qualcosa da soli si sentono impotenti ed incapaci di risolvere il problema.

Soluzione:

Per non permettere che questo accada, bisogna lasciare che i bambini facciano alcune cose da soli e senza l’aiuto di nessuno. Facendo ciò, è possibile dimostrargli che con la tenacia e la dedizione possono ottenere molto. Esiste un modo più efficace per aumentare la loro autostima? Chiaramente no, già che questa abitudine gli permette di stare bene con sé stessi.

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