Fare un lungo bagno caldo può bruciare più calorie di una camminata di 30 minuti, lo dice la scienza

Quella con la bilancia è una sfida che, in molti, combattono ogni giorno. L’arrivo della bella stagione diventa un pretesto per intraprendere un regime alimentare finalizzato a perdere i chili di troppo o, semplicemente, per incamminarsi attraverso un percorso di benessere con un’alimentazione equilibrata.

L’eterna lotta con i chili di troppo, volendola semplificare, resta sempre una disputa tra le calorie di cui avremmo realmente bisogno per il nostro fabbisogno giornaliero e quelle che realmente ingeriamo quotidianamente.

Le strategie per dimagrire sono tre: ridurre il quantitativo di cibo che assumiamo, magari con l’ausilio di un nutrizionista, aumentare il fabbisogno giornaliero con attività che lo permettono o, meglio ancora, coniugare le due cose.

Fare molto esercizio fisico risulta tra i metodi più indicati e fare una camminata di trenta minuti è un qualcosa che, in tal senso, viene spesso consigliato dagli esperti. Esiste, però, l’opportunità di bruciare lo stesso quantitativo di calorie attraverso un’esercizio molto meno faticoso: fare un lungo bagno caldo.

Si, starsene in vasca nell’acqua bollente per un’ora leggendo un buon libro potrebbe diventare un fattore alleato della linea. A dirlo è una ricerca del National Centre for Sport and Exercise Medicine dell’università di Loughborough, nel Regno Unito.

Secondo uno studio approfondito, restare a mollo in un acqua a circa 40 gradi per sessanta minuti comporta un dispendio calorico di circa 130 calorie.

Lo studio ha coinvolto 14 uomini che sono stati invitati a fare una pedalata di un’ora in bici, seguita da un bagno.  L’evidenza ha posto l’accento sul fatto che con la prima attività si bruciassero più calorie, ma che con la seconda, sorprendentemente, si ottenesse un dispendio energetico strettamente dipendente dall’aumento di temperatura complessivo del corpo.

lekcej / 123RF Archivio Fotografico

Gli esami, inoltre, hanno confrontato i dati relativi alla glicemia di quanti si fossero limitati alla sola pedalata e degli altri.  Chi aveva fatto il bagno, nelle successive ventiquattro ore, aveva picchi di zucchero inferiori fino al 10%.

Altri studi finlandesi rivelano, inoltre, che quanti frequentano abitualmente le saune riescono a ridurre il rischio di un attacco cardiaco sensibilmente e a tenere lontana l’ipertensione.

Si spiegherebbe così come in alcune culture, da secoli, si tramanda il culto dell’acqua calda a fini terapeutici. L’invito, però, è di non abbandonare l’attività fisica, ma al massimo di coniugarla ad un rilassante bagno caldo.

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