Parlano male di me con la stessa bocca con cui mi hanno chiesto favori

Uno dei peggiori volti dell’essere umano è l’ingratitudine. La natura umana è complessa e così come possiamo essere capaci di gesti estremamente nobili e solidali, siamo dotati anche di un lato oscuro. Gelosia, rivalità e invidia sono tra le emozioni negative più comuni, anche quando cerchiamo di non farci dominare da esse.

Uno dei modi più frequenti di manifestare l’ingratitutine, è quello di parlare male delle persone che alcune volte ci hanno teso la mano e che ci sono state nei momenti più difficili della nostra vita. Di fatto, si tratta di una cosa molto difficile da capire e da accettare per chi la subisce.

La cosa peggiore è che il diffamatore, crede di offrire un buon servizio “avvertendo” gli altri con i propri pettegolezzi, sul potenziale pericolo che possiamo rapprensentare.

La cosa migliore è sicuramente quella di lasciare da parte questa persona e allontanarci da lei, però, è anche vero che è molto doloroso essere consapevoli dell’ingiustizia che abbiamo subito, perché sappiamo di non meritarla.

Perché le persone si comportano così?

La natura umana è complessa e tutti noi abbiamo un lato positivo pieno di buoni sentimenti, ma anche una parte oscura in cui le diverse emozioni negative si intrecciano tra loro. Parlare male degli altri, significa cedere la parola a questo lato oscuro che abbiamo dentro di noi.

Anche se può sembrare incredibile, ogni volta che parliamo male di qualcuno, in realtà, stiamo proiettando una parte negativa di noi stessi. La stessa cosa accade quando lo sguardo sull’altro è positivo.

Quando vediamo una persona in una posizione di inferiorità, di esclusione o sofferenza, alleviamo la nostra stessa angoscia. La “gioia” di vedere qualcun altro in una posizione di debolezza supera la compassione che dovremmo provare.

Reality Show

Il fenomeno del reality show appassiona il pubblico. Questo accade perché i partecipanti sono in una posizione di vulnerabilità estrema. Le persone si identificano con loro essendo però consapevoli del fatto che si tratta di un’altra persona. Assistere ad una scena nella quale ci identifichiamo ma a cui non partecipiamo, genera una sensazione piacevole. Si tratta di un modo per canalizzare la nostra sofferenza nella sofferenza degli altri.

Inoltre, le persone che parlano male di noi, nonostante abbiano ricevuto dei favori o dei trattamenti di privilegio, non possono fare a meno di provare invidia o gelosia, o entrambe le cose, perché siamo riusciti a raggiungere il successo o perché siamo delle persone riconosciute all’interno di un determinato ambiente. La poca autostima che provano per loro stesse, le convince del fatto che non riusciranno mai a raggiungere i nostri stessi risultati e la rabbia si traveste di calunnie e bugie.

La frustrazione nella quale vivono si trasforma in rabbia e accettare questa rabbia significherebbe riconoscere le proprie debolezze, una cosa che non potrebbero mai fare. Così, preferiscono trasferire questo sentimento negativo su altri, anche quando si tratta di persone che non hanno creato loro nessun danno.

Lascia che ognuno lotti con i propri fantasmi. La cosa più importante è sicuramente quella di identificare queste persone e proteggersi le spalle. Il miglior modo di farlo è ignorandole e non confrontarsi mai con le bugie o con le critiche infondate, perché il tuo solito buon atteggiamento sarà la prova che sei a conoscenza della sua impazienza di criticarti. La tua nobilità sarà la sua vergogna.

Sei mai stato vittima di pettegolezzi infondati e critiche da parte di persone a cui hai dato una mano? Che consigli puoi dare agli altri? Lasciaci un commento e salva il contenuto sul tuo diario così che anche i tuoi amici possano leggere queste interessanti informazioni. Seguici per altre curiosità sulla pagina Curiosando si impara.

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