Un professore di un villaggio remoto del Kenya eletto miglior insegnante del mondo

Il professore keniano Peter Tabichi che insegna in un villaggio remoto del Kenya, si è distinto per essere il miglior insegnante del mondo dopo aver vinto il premio Global Teacher Prize 2019, accompagnato da un milione di dollari (circa 900 mila euro).

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È incredibile. Devo tutto a Dio“, ha dichiarato il professore al Daily Nation. L’uomo lavora in una scuola secondaria di Pwani, un villaggio remoto che si trova nella contea di Nakuru.

Il Global Teacher Prize che viene assegnato da ben 5 anni dalla Fondazione Varkey, con sede a Dubai, ha riconosciuto il lavoro di questo docente. Oltre a lui, tra i finalisti c’erano insegnanti provenienti dal Regno Unito, dai Paesi Bassi, dal Brasile, dal Giappone, dall’Argentina, dagli Stati Uniti e dalla Georgia.

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“La dedizione, il duro lavoro e la fiducia appassionata di Tabichi nel talento dei propri studenti”, con questa frase la Fondazione Varkey ha voluto elogiare questo bravissimo insegnante.

Secondo l’organizzazione che assegna il premio, circa il 95% degli alunni della scuola dove insegna Tabichi “proviene da famiglie povere” e quasi un terzo di loro è orfano o ha un solo genitore.

Per Tabichi, il quale insegna agli studenti di una regione molto povera dove l’abbandono scolastico e le gravidanze in età adolescenziale sono molto frequenti, essere un grande insegnante comporta il fatto di “essere creativi, abbracciare la tecnologia e promuovere metodi di insegnamento moderni“.

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Bisogna fare tanto e parlare poco“, precisa questo insegnante di 36 anni, il quale fa anche parte dell’ordine francescano, impartisce lezioni ai ragazzi da 12 anni e dona l’80% del proprio stipendio alle persone della propria comunità che ne hanno più bisogno.

Il lavoro di Tabichi va oltre le aule scolastiche e insegna ai propri alunni anche metodi alternativi per le coltivazioni, in modo da affrontare l’insicurezza alimentare di questa regione, dove la fame è una consuetudine.

Lo stesso insegnante ha anche dato il via ad un “club della pace” che incoraggia gli studenti a discutere e a piantare degli alberi. L’obiettivo di questo progetto è quello di far avvicinare tra loro i ragazzi della scuola che appartengono a ben 7 gruppi etnici diversi, soprattutto dopo le violenze post-elettorali che hanno seguito le elezioni del 2007 in Kenya.

Come professore di Fisica e Matematica, Tabichi ha anche creato il Club di scienze e aiuta i ragazzi a disegnare dei progetti di ricerca. Con l’appoggio dell’insegnante, gli studenti hanno presentato alla Kenya Science and Engineering Fair del 2018 un dispositivo che hanno inventato loro stessi e che permette alle persone non vedenti di misurare gli oggetti. “Questo ha permesso al nostro istituto di posizionarsi ai primi posti tra le scuole pubbliche a livello nazionale”, ha affermato l’insegnante.

Il Club di scienze si è anche classificato per partecipare alla fiera internazionale della scienza e dell’ingegneria che quest’anno si svolgerà in Arizona, negli Stati Uniti.

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La scuola ha solo un computer e una precaria connessione a internet, ma nonostante questo Tabichi utilizza le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) nell’80% delle proprie lezioni per attirare l’attenzione degli studenti.

Il presidente del Kenya, Uhuru Kenyatta, si è congratulato con l’insegnante perchè: “È un brillante esempio di ciò che lo spirito umano può raggiungere non solo per il Kenya o l’Africa, ma per tutto il mondo“.

Cosa ne pensi della dedizione e del duro lavoro di questo insegnante? Lasciaci un commento e salva il contenuto sul tuo diario così che anche i tuoi amici possano leggere questa interessante notizia. Seguici per altre curiosità sulla pagina Curiosando si impara.

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