Il mistero delle anguille europee: perché migrano per 5000 km nell’Atlantico per riprodursi? Scoperte e curiosità scientifiche sulla loro incredibile traversata

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Nelle profondità misteriose dell’Oceano Atlantico si svolge uno dei fenomeni migratori più affascinanti e ancora in parte inesplorati del pianeta. L’anguilla europea (Anguilla anguilla), un pesce dal corpo allungato simile a un serpente, compie un viaggio epico di oltre 5.000 chilometri per raggiungere il Mar dei Sargassi, l’unico luogo dove questa specie si riproduce.

Un viaggio che sfida la scienza

Immaginate di dover nuotare migliaia di chilometri attraverso correnti oceaniche, predatori e cambiamenti di temperatura e salinità, senza mai fermarvi per mangiare, con l’unico scopo di arrivare in un preciso punto dell’oceano per dare vita alla generazione successiva. È esattamente quello che fanno le anguille europee, in un ciclo vitale che affascina e sorprende i ricercatori da oltre un secolo.

Nessuno ha mai visto la loro riproduzione in natura. Il biologo danese Johannes Schmidt dedicò gran parte della sua vita a risolvere questo mistero e, nel 1922, individuò il Mar dei Sargassi come area di riproduzione, seguendo il percorso delle larve che diminuivano di dimensione avvicinandosi al luogo.

Il ciclo vitale: una metamorfosi continua

La vita dell’anguilla europea è una successione di trasformazioni sorprendenti:

  • Fase leptocefalo: dopo la schiusa, le larve trasparenti a forma di foglia sfruttano la Corrente del Golfo per tornare verso l’Europa
  • Fase di ceche: giunte sulle coste europee, si trasformano in piccole anguille trasparenti
  • Fase di anguilla gialla: crescono in fiumi e laghi d’acqua dolce per 5-20 anni
  • Fase di anguilla argentina: quando sono pronte a riprodursi, subiscono una metamorfosi finale e si preparano al viaggio di ritorno

Adattamenti straordinari per un viaggio impossibile

Quando le anguille tornano verso il Mar dei Sargassi, il loro corpo cambia in modo radicale:

🔍 Gli occhi si ingrandiscono fino a raddoppiare la loro dimensione e si adattano per vedere meglio nelle profondità marine.

🔍 Sviluppano un sistema di orientamento ancora poco conosciuto: si pensa che riescano a sfruttare il campo magnetico terrestre, le correnti oceaniche e forse anche le stelle per non perdere la rotta.

🔍 Il loro apparato digerente si atrofizza perché non mangeranno mai durante tutto il viaggio, vivendo solo delle riserve di grasso accumulate negli anni.

I misteri irrisolti che affascinano i ricercatori

Nonostante le nuove tecnologie, molti aspetti di questa migrazione sono ancora misteriosi:

Come fanno a orientarsi per 5.000 km? Uno studio del 2017 pubblicato su Science Advances suggerisce che le anguille abbiano cristalli magnetici nelle cellule che funzionano come una bussola naturale, permettendo loro di percepire i cambiamenti del campo magnetico terrestre.

Ricerche recenti con tracciamenti satellitari hanno osservato che durante il giorno le anguille nuotano a profondità di 600-1.000 metri, mentre di notte salgono a 200-300 metri. Questo movimento, chiamato “migrazione verticale diurna“, potrebbe servire a evitare i predatori e a regolare la temperatura.

La minaccia dell’estinzione

Purtroppo, questo viaggiatore straordinario è in grave pericolo. La popolazione di anguille europee è calata del 95% negli ultimi 40 anni. Le cause sono molteplici:

  • Sovrapesca e commercio illegale
  • Inquinamento dei corsi d’acqua
  • Costruzione di dighe e barriere
  • Cambiamenti nelle correnti oceaniche dovuti al clima

Curiosità che lasciano senza parole

🔹 Le anguille possono respirare attraverso la pelle, il che permette loro di sopravvivere fuori dall’acqua per alcune ore e persino di attraversare brevi tratti di terra umida.

🔹 Il loro sangue è tossico perché contiene una proteina velenosa chiamata ictioemotossina, che però viene neutralizzata con la cottura.

🔹 Nel 2020, i ricercatori hanno scoperto che durante la migrazione le anguille emettono deboli segnali elettrici che potrebbero servire per comunicare in gruppo durante il viaggio.

🔹 Una femmina può deporre fino a 10 milioni di uova, ma si riproduce una sola volta nella vita, morendo dopo la deposizione.

Il tentativo di risolvere l’enigma

Nel 2021 un team internazionale di ricercatori ha avviato il progetto “Enigma Anguilla”, usando tecnologie avanzate come droni sottomarini autonomi e tracciatori satellitari miniaturizzati per seguire le anguille adulte dall’Europa fino al Mar dei Sargassi.

Anche se nessuno è ancora riuscito a documentare l’intero viaggio di un’anguilla europea, ogni nuova scoperta ci avvicina a capire uno dei più grandi misteri del mondo animale. E forse, conoscendola meglio, potremo salvarla dall’estinzione.

Questo enigmatico viaggiatore delle profondità ci ricorda quanto ancora ci sia da scoprire sugli incredibili adattamenti della vita sul nostro pianeta, anche in creature che sembrano comuni come un’anguilla.

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