Perché la menta dà una sensazione di freddo? Scopri il ruolo del mentolo e come inganna i nostri recettori

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Hai mai provato quella sensazione di freschezza che ti invade la bocca dopo aver masticato una gomma alla menta o dopo aver bevuto un tè alla menta? Quella sensazione di freddo che persiste anche se la bevanda è calda o la temperatura ambiente alta? Non è magia, è pura scienza!

Il protagonista: il mentolo e la sua struttura molecolare

Al centro di questo fenomeno c’è il mentolo, un composto che si trova naturalmente nelle foglie di menta piperita e in altre varietà di menta. Il mentolo, dal punto di vista chimico, è un alcol terpenico ciclico con formula C10H20O e si presenta come cristalli incolori a temperatura ambiente.

La particolarità del mentolo è la sua struttura molecolare: questa gli permette di interagire in modo unico con il nostro sistema nervoso sensoriale. Ma come accade questa “illusione” di freschezza?

Come il mentolo inganna i nostri recettori

Nel nostro corpo ci sono dei recettori speciali, chiamati TRPM8 (Transient Receptor Potential Melastatin 8), responsabili di rilevare il freddo e di avvertire il cervello quando percepiscono una bassa temperatura. Questi recettori si trovano soprattutto sulla lingua e sulle mucose della bocca.

Ed ecco il trucco: il mentolo è capace di legarsi proprio a questi recettori TRPM8 e di attivarli anche senza una reale diminuzione della temperatura. In questo modo, i recettori inviano al cervello lo stesso segnale che spedirebbero se davvero sentissero freddo.

Il mentolo non raffredda davvero i tessuti: crea una potente illusione che il nostro cervello interpreta come una sensazione di freschezza.

La scienza dietro la sensazione

A livello molecolare, quando il mentolo si lega ai recettori TRPM8, provoca un cambiamento nella loro struttura che consente l’ingresso di ioni calcio (Ca2+) nelle cellule nervose. Questo flusso di ioni genera un segnale elettrico che arriva fino al cervello, dove viene interpretato come “freddo”.

Questo meccanismo è dose-dipendente: maggiore è la quantità di mentolo, più forte è la sensazione di freddo. È per questo che alcune gomme o caramelle alla menta possono sembrare addirittura “ghiacciate”.

Tante applicazioni per una sola sostanza

La proprietà del mentolo di dare freschezza ha trovato molte applicazioni pratiche, non solo negli alimenti:

  • Prodotti farmaceutici: creme e balsami utilizzati per alleviare dolori muscolari sfruttano la sensazione rinfrescante del mentolo
  • Cosmetici: shampoo, dentifrici e collutori che regalano freschezza in bocca e sulla pelle
  • Sigarette mentolate: il mentolo riduce la sensazione di irritazione causata dal fumo
  • Prodotti sportivi: gel e spray rinfrescanti per atleti

Una curiosità inaspettata

Lo sapevi che il mentolo, a concentrazioni molto alte, può anche attivare i recettori del calore TRPV3, causando una sensazione di calore invece che di freddo? È proprio questa particolarità che rende efficaci alcuni prodotti “hot and cold” usati per alleviare i dolori muscolari.

Un’altra curiosità: il mentolo è tra i pochi composti che stimolano sia l’olfatto che i recettori del freddo, creando quella tipica sensazione di “respiro fresco” quando si inspira profondamente dopo aver gustato un prodotto alla menta.

L’evoluzione ha scelto la menta

Dal punto di vista evolutivo, la menta ha sviluppato il mentolo come difesa contro erbivori e parassiti: la sensazione irritante e rinfrescante scoraggia molti insetti e animali dal mangiarla, dando alla pianta un vantaggio.

È incredibile pensare che questo meccanismo di difesa sia diventato una delle sensazioni più ricercate e apprezzate dall’uomo, tanto da rendere la menta una delle piante aromatiche più coltivate al mondo!

La prossima volta che sentirai quella fresca esplosione di gusto dopo aver assaggiato qualcosa alla menta, ricordati che stai vivendo una sofisticata illusione biochimica: un piccolo miracolo dell’evoluzione, che ci mostra quanto sia sorprendente il rapporto tra le molecole presenti in natura e i nostri sensi.

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