Perché le lanterne cinesi volano senza bruciarsi: il segreto tra carta, fisica e antica ingegneria

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La magia delle lanterne cinesi che si alzano lentamente nel cielo di notte unisce una tradizione antica con la meraviglia della fisica. Questi oggetti volanti, chiamati in Cina “Kǒngmíng dēng”, sono un esempio di quanto sia stata ingegnosa l’antica arte cinese nello sfruttare le leggi della natura.

L’origine di un’invenzione geniale

Le lanterne cinesi hanno una storia che inizia circa 2000 anni fa, durante la dinastia Han. Secondo la tradizione, furono inventate dal grande stratega militare Zhuge Liang (anche conosciuto come Kongming) come sistema di comunicazione per le sue truppe. In poco tempo, però, da strumento militare divennero simboli di speranza e di festa, diffondendosi in tutta l’Asia.

Semplice e geniale: la struttura delle lanterne

La struttura di una lanterna cinese è caratterizzata da una straordinaria semplicità funzionale:

  • Involucro di carta: Generalmente realizzato con carta di riso o carta di gelso, materiali leggeri ma resistenti.
  • Struttura in bambù: Un telaio leggero sostiene la carta e le dà la forma desiderata.
  • Fonte di calore: Alla base viene fissato un piccolo pezzo di combustibile, come cera, olio o paraffina.

Il segreto del volo: l’aria calda che spinge verso l’alto

Il volo delle lanterne si basa sul principio della convezione termica:

  1. La fonte di calore viene accesa.
  2. L’aria all’interno della lanterna si scalda e diventa più leggera.
  3. L’aria calda sale e spinge la lanterna verso l’alto quando supera il suo peso.

È lo stesso principio che fa volare le mongolfiere, ma in piccolo e con materiali molto leggeri.

Come fanno a non incendiarsi?

Una domanda naturale riguarda il rischio che la lanterna prenda fuoco. Ma la risposta sta proprio nell’abilità artigianale degli antichi costruttori:

  • Posizionamento attento della fiamma: La fonte di calore è fissata alla base, a una distanza calcolata dalla carta.
  • Flusso d’aria: L’apertura inferiore permette all’aria di salire portando il calore lontano dalle pareti di carta.
  • Distribuzione del calore: Il calore si disperde nell’intero volume della lanterna, evitando punti troppo caldi.
  • Punto di accensione: La carta di riso prende fuoco oltre i 400°C, mentre l’aria interna di solito raggiunge solo i 100-200°C.

Equilibrio perfetto tra scienza e tradizione

La forma delle lanterne non è casuale. Nei secoli, gli artigiani hanno perfezionato il rapporto tra altezza, diametro e apertura inferiore per ottenere:

  • La massima quantità di aria calda intrappolata
  • Stabilità durante il volo
  • Minore rischio di incendio

È sorprendente pensare che questi equilibri siano stati ottenuti sperimentando, molto prima che esistesse la scienza della fluidodinamica!

Curiosità sulle lanterne cinesi

Le moderne lanterne possono arrivare fino a 500-1000 metri di altezza e volare per oltre 20 minuti. In condizioni favorevoli, coprono anche diversi chilometri prima di scendere lentamente a terra, una volta finito il combustibile.

Studi recenti hanno dimostrato che la temperatura interna si stabilizza tra i 60 e gli 80°C, creando una spinta fino a 30 grammi: più che abbastanza per sollevare una lanterna che pesa intorno ai 20 grammi.

Le lanterne cinesi sono uno degli esempi più poetici di come l’osservazione della natura e l’ingegno umano possano unirsi per creare qualcosa che sembra magico, ma che si basa su principi reali. Un piccolo capolavoro di ingegneria antica che continua a stupire e incantare nei cieli del mondo.

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