Il fenomeno straordinario delle capre arrampicatrici
Avete mai visto quelle immagini incredibili di capre in equilibrio su pareti di dighe quasi verticali? Non si tratta di fotomontaggi, ma di un fenomeno reale che ha affascinato biologi e appassionati di natura. Queste capre alpine sfidano la gravità con una maestria che lascia a bocca aperta anche il più esperto degli scalatori umani.
Anatomia dell’impossibile: come fanno a non cadere?
Il segreto dell’incredibile abilità delle capre sta nella struttura unica dei loro zoccoli. Gli zoccoli delle capre non sono rigidi, ma:
- Hanno due cuscinetti flessibili che si muovono separatamente
- Presentano bordi esterni duri che funzionano come “artigli” per aggrapparsi anche alle più piccole protuberanze
- Hanno una parte centrale morbida e gommosa che aumenta l’aderenza, simile alla suola delle scarpe da arrampicata
Alcuni studi condotti da ricercatori universitari, come quelli dell’Università della California, hanno dimostrato che gli zoccoli delle capre riescono ad adattarsi alle superfici irregolari allargandosi o restringendosi, garantendo una presa stabile anche su pendenze superiori ai 60 gradi.
La fisica dell’equilibrio estremo
Ma gli zoccoli non sono l’unico segreto. Anche il corpo delle capre è fatto per l’arrampicata: hanno un centro di gravità molto basso e arti corti ma forti, che tengono il corpo vicino alla parete durante l’arrampicata.
Un altro adattamento fondamentale è la capacità di muovere in modo indipendente le zampe anteriori e quelle posteriori. In questo modo possono testare la stabilità di un appoggio prima di scaricare su di esso tutto il loro peso – proprio come fanno gli arrampicatori professionisti.
La ricerca del sale: una vera e propria necessità
Ma perché queste capre rischiano la vita su pareti così ripide? La risposta è il sale. Le dighe di cemento, soprattutto nelle regioni alpine, spesso sono coperte da efflorescenze saline: depositi bianchi che si formano quando l’acqua evapora dalla superficie porosa del cemento.
Questi depositi contengono minerali fondamentali come:
- Sodio, importante per nervi e muscoli
- Calcio, necessario per ossa forti e produzione di latte
- Potassio, utile a regolare la pressione sanguigna
- Magnesio, coinvolto in centinaia di processi biologici
In montagna, questi minerali possono essere scarsi nella dieta naturale delle capre. Per questo, il loro organismo le spinge a cercare disperatamente fonti di sale, portandole a compiere imprese estreme.
Un comportamento antico o recente?
Gli zoologi si chiedono se questa abilità sia un’innovazione recente oppure un’antica capacità. Le capre selvatiche da sempre scalano montagne ripide per sfuggire ai predatori o nutrirsi. Le dighe moderne forse rappresentano solo una nuova sfida per una dote affinata nel corso di migliaia di anni.
Ricerche svolte sulla Diga del Cingino, in Piemonte, hanno documentato come le capre insegnino ai cuccioli le tecniche di arrampicata, segno che si tratta almeno in parte di un comportamento appreso e non solo istintivo.
Il fascino di un equilibrio perfetto
Guardando queste straordinarie acrobazie assistiamo alla perfetta sintesi tra evoluzione, istinto e necessità. Le capre non scalano per gioco, ma perché il loro corpo glielo chiede per sopravvivere.
Gli studiosi hanno osservato che le capre sono in grado di percepire tracce di sale molto più deboli di quelle che noi riusciamo a notare e, grazie a questo “fiuto”, riescono a trovare le zone più ricche di minerali sulle superfici delle dighe.
Un esempio straordinario di come la natura sia capace di trovare soluzioni sorprendenti pur di garantire la sopravvivenza, anche quando significa arrampicarsi a decine di metri d’altezza su pareti quasi verticali.