Niente cellulare fino a 12 anni e senza WhatsApp fino a 16

Al giorno d’oggi i bambini ottengono il loro primo telefono cellulare sempre più presto, i dati rilevati da un recente studio effettuato dalla Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche Lombardia in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca affermano che, nel nostro paese, il 58,4% dei bambini tra i 6 e i 10 anni possiede un dispositivo mobile personale.

Di fatto non si può dire che l’uso della tecnologia non porti numerosi vantaggi anche ai più piccoli, soprattutto nell’ambito delle relazioni sociali, tuttavia, non bisogna dimenticare que questo “grande mondo” può nascondere tanti pericoli. Proprio per questo motivo gli esperti continuano a chiedere ai genitori di limitare l’accesso agli smartphone fino ai 12 anni di età e l’utilizzo di WhatsApp almeno fino ai sedici.

Tre buoni motivi per limitare l’uso dello smartphone fino ai 12 anni

  • Può provocare alterazioni cognitive ed emotive. Diverse ricerche hanno constatato che l’uso dei telefoni cellulari è collegato ai disturbi cognitivi durante l’infanzia come, per esempio, ritardo nell’apprendimento, problemi legati alla memoria e deficit di attenzione. Inoltre, l’utilizzo dello smartphone è stato anche correlato ad episodi di maggiore impulsività e mancanza di autocontrollo, i quali, nel tempo, possono portare a problemi comportamentali o persino all’ansia infantile.
  • Influisce in maniera negativa sulla qualità della vita. Secondo un recente studio effettuato dai ricercatori dell’Harvard School of Public Health, i bambini che trascorrono più di cinque ore al giorno su un cellulare hanno il 43% in più di probabilità di soffrire di obesità; questo è dovuto principalmente alla vita sedentaria, alla mancanza di attività fisica, al maggior consumo di zuccheri e ad una scarsa qualità del sonno.
  • Aumenta il rischio di dipendenza. Di recente l’Università Rey Juan Carlos di Madrid ha condotto una ricerca che ha dimostrato che il 57,5% dei minori di 18 anni ha una dipendenza da smartphone. A quanto pare, l’uso del cellulare fin da piccoli aumenta il rischio di sviluppare una dipendenza dalla tecnologia, la quale potrebbe diventare un fattore di rischio per altri tipi di dipendenze in età adolescenziale e adulta.

Perché i bambini non dovrebbero utilizzare WhatsApp fino a dopo i 16 anni

  • Aumenta il rischio di diventare vittime di abusi. Senza la supervisione di un adulto, nei bambini questo strumento può influire sul rischio di diventare vittime di cyberbullismo, sexting o grooming, poiché attraverso quest’App è possibile essere contattati da chiunque e, per questo, i bambini possono essere dei facili bersargli per i malintenzionati.
  • Apre le porte a challenge e sfide pericolose. Purtroppo attraverso questo canale si possono diffondere facilmente sfide pericolose con le quali vengono adescati i ragazzi, come, per esempio, Blue Whale, o la più recente Momo Challenge, che incoraggiano i giovani a farsi del male e persino a togliersi la vita.
  • Aumenta il rischio di soffrire di ansia e stress. La messaggistica istantanea porta i più giovani a rispondere nell’immediato senza riflettere su ciò che scrivono e inviano, inoltre, la rapidità con cui si può ricevere una risposta li tiene sempre vigili e in guardia, privandoli della spensieratezza che dovrebbero avere a quell’età.

Come proteggere i bambini dalla tecnologia?

  • Insegna loro cos’è la privacy e come proteggerla. Chi prima chi dopo, ogni bambino un giorno avrà a che fare con la tecnologia, per questo, ancor prima che abbiano un proprio cellulare con i vari account sui social network, è fondamentale insegnare loro il significato di privacy e il modo più efficace per proteggerla, specificando bene quali sono i dati che non possono essere divulgati e quali possono essere resi pubblici.
  • Spiega le conseguenze e i rischi che ne possono derivare. I bambini devono conoscere ed essere consapevoli dei rischi a cui possono incorrere quando si espongono sul web, per esempio, è bene spiegare loro che una foto condivisa o inviata potrebbe finire nelle mani di chiunque. Inoltre, è anche importante che sappiano che esistono dei comportamenti online che costituiscono reato.
  • Porre dei limiti. Come per tutte le cose, anche con la tecnologia è molto importante porre dei limiti ben precisi, i quali dovrebbero riguardare sia le tempistiche di utilizzo, sia i contenuti a cui possono accedere. Gli esperti raccomandano che i più piccoli non trascorrano più di due ore al giorno sul web, assicurandosi che si intrattengano con programmi educativi che possano stimolare il loro sviluppo.

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