Gli psicologi spiegano perché aiutare gli altri è il modo più veloce per trovare la felicità

Al giorno d’oggi, le persone che vogliono concedersi un piacere dopo una brutta giornata, generalmente, vengono applaudite. Questo viene visto come un atteggiamento sano che dona vitalità e aiuta a superare le situazioni scomode. Ma uno studio psicologico non è del tutto d’accordo con questa moderna tendenza e, di fatto, può fornirci un metodo per poterci sentire meglio dopo una brutta giornata.

Di seguito puoi scoprire come fare per tirarti su il morale in modo facile e altruista:

Quella cioccolata non ti farà sentire meglio

Hai consegnato in ritardo quella relazione, hai discusso con il tuo fidanzato per qualcosa di sciocco e la lavatrice ha smesso di funzionare. Qualunque sia la situazione, se parli ad un amica della brutta giornata che hai avuto, è probabile che questo sarà il suo consiglio per farti sentire meglio: “Tranquilla, sabato ti porto a fare shopping?“, o “Vengo subito da te, ti porto della cioccolata“. Però, attenzione, al contrario di quello che potete pensare tu e lei, questo non ti farà sentire meglio, poiché la tua allegria durerà il tempo che dureranno i dolci.

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La scoperta della generosità come felicità

Un gruppo di scienziati guidati dalla dottoressa Katherine Nelson, psicologa dell’Università del Tennessee, negli Stati Uniti, ha cercato di scoprire se esiste qualche supporto a sostegno dell’idea che concentrarsi su se stessi porti più felicità e salute emotiva, piuttosto che darsi agli altri. Lo studio ha rivelato che le persone che si concentrano su se stesse, solitamente, non provano emozioni più positive. Ma sono coloro che si preoccupano costantemente per gli altri che provano una maggiore pienezza emotiva.

Questo è il modo in cui l’hanno scoperto

Lo studio ha coinvolto 473 volontari che sono stati divisi in diversi gruppi. Alcuni di loro hanno dovuto realizzare delle azioni generose. Poteva trattarsi di un qualcosa che avesse un effetto positivo sul mondo, come raccogliere la spazzatura nei parchi, piantare un albero, o che facesse del bene ad altre persone, come aiutare un fratello o un nipote nei compiti. Mentre a chi faceva parte di un altro gruppo è stato chiesto di pensare a se stesso, per esempio, prendendosi qualche giorno di vacanza ed, infine, alle persone del gruppo rimanente è stato chiesto di proseguire normalmente con la propria vita. Dopodiché, tutti i partecipanti hanno risposto alle domande di un questionario che riguardavano le loro condizioni psicologiche e sociali. I risultati sono stati molto rilevanti.

Ci piace aiutare gli altri

Tutti i partecipanti che si sono impegnati a dimenticarsi per un momento di se stessi per dare un aiuto alla società, all’ambiente o ad una persona in particolare, hanno riferito di provare un miglioramento nel loro stato d’animo. Al contrario, chi ha pensato solo a se stesso e chi ha continuato con la propria routine quotidiana senza alcun cambiamento, ha manifestato di non percepire alcun cambiamento nel proprio stato emotivo o di provare sentimenti positivi.

La parabola della felicità: per essere felice, devi rendere felice l’altro

La Dottoressa Nelson ha spiegato che: “Le persone che lottano per la propia felicità possono essere tentate di compiacere se stesse. Tuttavia, i nostri risultati suggeriscono che possono raggiungere più facilmente questo obiettivo se scelgono di coccolare un’altra persona“.

Altre ricerche hanno prodotto gli stessi risultati e hanno messo in discussione l’idea popolare che concentrarsi su se stessi sia un buon metodo per sollevare il morale. Ma come è possibile questo paradosso? La risposta sta in una sostanza chimica elementare nel nostro cervello.

Benvenuta dopamina

Le attenzioni nei confronti degli altri e gli atteggiamenti generosi stimolano il cervello a rilasciare dopamina, un neurotrasmettitore che ci fa sentire felici e anche euforici. In poche parole, questo ormone ci fa sentire felici. Ma c’è di più. Anche mangiare del cioccolato rilascia dopamina, però non cancella le emozioni negative. Al contrario, questo studio ha provato che i gesti generosi rilasciano dopamina e riducono le emozioni negative, rendendo più duraturi questi momenti di allegria.

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