Hanno rilasciato un passaporto alla mummia del faraone Ramses II per poter viaggiare in Francia

Ramses II viene spesso definito come uno dei più grandi faraoni dell’antico Egitto. Ha regnato per più di 60 anni ed ha contrassegnato un’epoca. I suoi successi non sono mai stati eguagliati da nessun altro faraone e, anche dopo la sua morte, Ramses II ha continuato ad essere considerato unico. 3000 anni dopo la sua morte, è stata la prima mummia ad ottenere un passaporto rilasciato da un governo moderno.

Come molti altri faraoni del Nuovo Regno, Ramses II venne sepolto nella Valle dei Re, sulla riva occidentale del Nilo, di fronte all’antica città di Tebe. Inizialmente, il faraone venne sepolto nella tomba ora identificata come KV7. Tuttavia, qualche tempo dopo, per via delle continue profanazioni, il Sommo sacerdote di Amon decise di farla spostare e venne trasferita nel “nascondiglio” di Deir el-Bahari, dove rimase fino alla sua scoperta nel 1881.

La mummia di Ramses II venne subito trasportata al Museo del Cairo, ma solo nel 1886 si ebbe la certezza che fosse effettivamente la mummia del grande faraone. Negli anni ’70 gli egittologi che lavoravano per il Museo del Cairo si accorsero che la mummia del faraone si stava deteriorando ad un ritmo allarmante e decisero di inviarla a Prigi, in Francia, perché potesse essere esaminata.

Per la legge francese, ogni individuo che entra nel paese, che sia vivo o morto, deve possedere un documento di riconoscimento. Così, venne realizzato uno speciale passaporto per la mummia del grande faraone.

Ramses II ricevette un passaporto dal governo egiziano dove, oltre alla foto, riportarono anche le sue generalità. Sul passaporto venne indicato il suo nome, la sua data di nascita 1303 a.C., la sua nazionalità egiziana e anche la sua professione, Re (deceduto).

La mummia di Ramses II venne trasportata a Parigi con un aereo militare, dove venne accolta all’aeroporto con tutti gli onori di un Capo di Stato. Poi, venne portato al Musée de l’Homme, dove rimase per sette mesi sotto le cure di ben 110 esperti poiché scoprirono che il deterioramento era dovuto ad un fungo.

Ebbero così l’opportunità di analizzare la mummia e vennero in evidenza nuovi dati su di essa. Il Re era alto 185 centimetri, aveva la pelle chiara e morì tra gli 85 e i 90 anni. Inoltre, poterono identificare alcune patologie da cui era affetto il faraone. L’uomo aveva gravi lesioni dentali, soffriva di una spondiloartrite anchilosante, una forma di artite molto dolorosa, oltre che di arteriosclerosi.

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