Gli studi suggeriscono che avere un cane nella propria vita può ridurre il rischio di morte fino al 65%

Avere un cane nella nostra vita potrebbe allungarci la vita. È stato dimostrato che le persone che hanno un amico a quattro zampe, hanno il 24% in meno di probabilità di morire dopo aver avuto un infarto.

Due recenti studi sono arrivati alla conclusione che i proprietari di cani vivono più a lungo delle persone che non hanno questi animali domestici.

La solitudine gioca un ruolo molto rilevante nella vita di una persona anziana, questo, non solo impedisce loro di vivere una vita serena, ma, spesso, può aumentare i rischi di morte o di soffrire malattie croniche. Di fatto, dei ricercatori svedesi hanno dimostrato che le persone anziane che vivono da sole, ma che in casa hanno la compagnia di un amico peloso, hanno un terzo in meno di possibilità di morire dopo aver subito un infarto.

Come specificato dall’American Heart Association (AHA), queste ricerche non sono una prova del fatto che la sola presenza dei cani ci possa mantenere più sani, ma che, sicuramente, averne uno che ci gira attorno è un beneficio, soprattutto per gli anziani.

Il dott. Glenn Levine, presidente dell’AHA, nel 2013 aveva rilasciato una dichiarazione nella quale sintetizzava i modi e le ricerche che suggerivano che possedere animali domestici fa bene al cuore.

Per realizzare questi due recenti studi, i ricercatori si sono affidati al registro nazionale dei pazienti per rintracciare le persone che in passato avevano subito infarti e ictus.

In uno dei due studi hanno esaminato delle persone di età compresa tra i 40 e gli 85 anni, le quali, tra il 2001 e il 2012, erano state ricoverate in ospedale per via di un infarto o di un ictus.

Tra tutte queste persone, quasi 155 mila avevano subito un infarto e il 5% di loro possedeva un cane. Mentre 182 mila avevano subito un ictus.

È stato riscontrato che i pazienti che, al tempo, vivevano solamente con la compagnia di un cane e che avevano avuto un infarto, dopo le dimissioni dall’ospedale hanno avuto un rischio di morte pari al 33% in meno rispetto agli altri pazienti soli.

La riduzione del rischio di morte che si è potuta osservare è stata addirittura più significativa rispetto ai pazienti dimessi che vivevano con altre persone. Infatti, è stato riscontrato che coloro che vivevano con un partner o con dei bambini avevano solamente il 15% in meno di probabilità di morire dopo un infarto.

La stessa cosa è accaduta per quelle persone che hanno subito un ictus, ovvero maggiori possibilità di sopravvivenza con la presenza di un cane in casa.

Il secondo studio effettuato presso l’Università di Toronto ha ottenuto dei risultati ancora più sorprendenti per quanto riguarda i benefici della convivenza con un cane. In questa ricerca sono stati esaminati i dati, ottenuti da 10 studi precedenti, di 3,8 milioni di persone.

Da questi ultimi si è potuto riscontrare che la presenza del migliore amico dell’uomo era legata ad un rischio di morte inferiore del 24% per qualsiasi causa, ad un rischio inferiore del 65% in caso di un forte attacco di cuore e del 31% di probabilità in meno di morire per un qualsiasi problema cardiovascolare.

Si tratta di una cosa sorprendente, considerando anche degli studi precedenti che hanno rivelato dati su colesterolo e pressione sanguigna più bassi nei proprietari di cani.

Un cane, può aiutare a combattere la solitudine e l’isolamento sociale, per questo, la sua compagnia può farci sentire meglio.

Di fatto, dal punto di vista del benessere degli animali, i cani dovrebbero essere adottati solamente da persone che sentono di avere la capacità e le conoscenze per donare loro una vita degna di essere chiamata tale.

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