Nove frasi che dici ai tuoi figli, che non comprendono come vorresti

La comunicazione con i bambini va al di là di una semplice necessità quotidiana; rappresenta un’arte raffinata che esige un equilibrio tra sensibilità, chiarezza e pazienza. Interagendo con i propri figli, i genitori devono considerare che ogni parola pronunciata, così come il tono adottato, possono influenzare profondamente l’autostima, la visione di sé e la comprensione che il bambino ha del mondo circostante.

Di seguito un’analisi dettagliata di 9 espressioni che i genitori spesso utilizzano nel dialogo con i propri piccoli:

1# Stai attento!

child picking strawberries in kitchen

Stai attento!” è una frase spesso pronunciata con sincera preoccupazione. Mentre l’intenzione è proteggere, la vaghezza dell’avvertimento può lasciare chi lo riceve, specialmente i bambini, confusi riguardo all’azione specifica da intraprendere. Una comunicazione chiara e diretta non solo riduce il rischio di incomprensioni, ma insegna anche al bambino a riconoscere e rispondere alle situazioni potenzialmente pericolose.

Anziché dire semplicemente “Stai attento!“, sarebbe più utile dire: “Cammina con cautela vicino alla piscina per evitare di scivolare” o “Non toccare la stufa, è calda e potresti scottarti“. In questo modo, forniamo indicazioni precise che possono prevenire incidenti e aiutare i bambini a sviluppare consapevolezza e prudenza nelle loro azioni.

2# Fai silenzio!

In molti contesti familiari, i genitori possono sentirsi sopraffatti e stressati, e in momenti di tensione potrebbero dire ai loro bambini “Fai silenzio!” senza fornire ulteriori spiegazioni. Tuttavia, per un bambino, un comando così diretto può sembrare brusco o persino spaventoso. Essi potrebbero non capire la ragione di tale richiesta e sentirsi in colpa o confusi.

Quando ci si rivolge ai bambini, è particolarmente importante comunicare in modo chiaro, calmo e comprensivo. Invece di un semplice “Fai silenzio!“, potrebbe essere più efficace dire qualcosa come: “Tesoro, mamma (o papà) ha bisogno di un po’ di quiete per un attimo perché deve fare una telefonata importante. Potresti giocare in modo più silenzioso o andare nella tua stanza per qualche minuto?

Questo tipo di comunicazione offre al bambino una spiegazione, mostra rispetto per i suoi sentimenti e gli dà una direzione su come aiutare. Aiuta anche a instaurare un senso di collaborazione e comprensione reciproca tra genitori e figli, promuovendo un ambiente familiare più armonioso.

3# Sbrigati!

woman wearing white sweater carrying a daughter

La comunicazione con i bambini richiede sensibilità e chiarezza, soprattutto quando si tratta di gestire situazioni di stress o fretta. Dire semplicemente “Sbrigati!” può creare ansia nei bambini, perché potrebbero non comprendere l’urgenza dietro tale richiesta.

È più costruttivo fornire loro un contesto che li aiuti a comprendere la situazione. Ad esempio, si potrebbe dire: “Dobbiamo andare dal dentista tra 10 minuti. Vuoi che ti aiuti ad allacciare le scarpe?” In questo modo, non solo si offre una ragione per la fretta, ma si fornisce anche supporto e comprensione, rendendo l’interazione più armoniosa e collaborativa.

4# No!

Dire solamente “no” può risultare ambiguo per il bambino, che potrebbe non capire quale comportamento adottare in alternativa. Invece di un semplice rifiuto, è fondamentale fornire una spiegazione chiara e proporre una soluzione alternativa positiva.

Ad esempio, piuttosto che dire “Non disegnare sul muro“, si potrebbe suggerire: “Il muro non è il posto giusto per disegnare, ma qui hai un foglio su cui puoi dar spazio alla tua creatività!” In questo modo, guidiamo il bambino verso un comportamento desiderato, fornendo al contempo una motivazione comprensibile.

5# Non possiamo permettercelo!

woman in white t-shirt holding brown bear plush toy

La comunicazione tra genitori e bambini sul tema dell’economia domestica è essenziale non solo per gestire le aspettative immediate dei più piccoli, ma anche per gettare le basi di una solida educazione finanziaria per il futuro. La comprensione del valore del denaro e delle decisioni finanziarie responsabili è una lezione che, se insegnata correttamente sin dalla tenera età, può portare a scelte finanziarie mature nell’età adulta.

Quando un bambino esprime il desiderio di avere qualcosa che è al di fuori del budget familiare, piuttosto che negare semplicemente la richiesta, è un’opportunità per i genitori di avviare un dialogo costruttivo. Spiegare il motivo della decisione può aiutare il bambino a sviluppare una maggiore consapevolezza del valore del denaro e delle priorità di spesa.

Ad esempio, quando un genitore dice: “Quel giocattolo è un po’ caro per noi ora. Ma possiamo cercare qualcosa di altrettanto divertente che costa meno“, sta offrendo al bambino una spiegazione concreta che va oltre un semplice “no”. Questo invita il bambino a riflettere sulle ragioni dietro alle decisioni finanziarie. Proponendo poi di cercare un’alternativa meno costosa, i genitori incoraggiano il bambino a pensare in termini di soluzioni e compromessi, piuttosto che focalizzarsi solo su ciò che non possono avere.

Man mano che il bambino cresce, queste conversazioni possono diventare più complesse e dettagliate, toccando temi come il risparmio, l’investimento e la gestione del denaro. L’obiettivo finale è che, quando il bambino diventa adulto, possieda le competenze e la mentalità necessarie per gestire le proprie finanze in modo responsabile e informato.

6# Vai a dormire!

Il dare ordini senza fornire una spiegazione può portare il bambino a sentirsi frustrato o confuso. Potrebbe pensare che le sue opinioni o sentimenti non abbiano valore o che non meriti una spiegazione. Questo, nel tempo, può erodere la sua autostima e fiducia.

Al contrario, fornire una ragione dietro una richiesta o decisione può aiutare il bambino a sviluppare una comprensione più profonda del mondo attorno a lui. Quando diciamo “Dormire ti aiuterà a crescere forte e ad avere tutta l’energia di cui hai bisogno per divertirti domani“, non stiamo solo cercando di convincere il bambino ad andare a letto. Stiamo anche insegnando l’importanza del riposo, la connessione tra il benessere fisico e le attività quotidiane, e il valore della prevenzione.

girl, kid, bed

Inoltre, presentando le cose in un contesto che il bambino può apprezzare – come l’idea di leggere una storia prima di dormire – trasformiamo una potenziale situazione conflittuale in un momento di condivisione e intimità. Questo non solo rafforza il legame tra genitore e figlio, ma insegna anche al bambino l’importanza del compromesso e della collaborazione.

7# Fai il bravo!

Quando usiamo termini astratti come “fai il bravo“, corriamo il rischio di mettere il bambino in una posizione di incertezza. Potrebbe chiedersi: “Cosa significa esattamente ‘fare il bravo’? Come posso sapere se lo sto facendo nel modo giusto?” Queste domande interne possono portare a sentimenti di ansia o insicurezza.

Nel loro sviluppo, i bambini imparano meglio attraverso esempi concreti e istruzioni chiare. Quando forniamo direttive specifiche, come “Parla gentilmente a tua sorella“, stiamo delineando un comportamento preciso che il bambino può emulare. Allo stesso modo, “condividi i giocattoli con lei” dà un’indicazione tangibile di come mettere in pratica un comportamento positivo.

Quando un bambino sa esattamente cosa ci si aspetta da lui e riesce a soddisfare quelle aspettative, sente una sensazione di realizzazione e competenza. Questo, a sua volta, lo incoraggia a ripetere quel comportamento positivo in futuro. Inoltre, con un’efficace comunicazione, i genitori hanno l’opportunità di rafforzare il comportamento desiderato attraverso elogi e riconoscimenti. Quando un bambino sente che ha fatto “la cosa giusta“, attraverso un feedback positivo, è più propenso a internalizzare quel comportamento come parte della sua identità e valori.

8# Chi ami di più, mamma o papà?

Quando i genitori pongono domande o formulano commenti che potrebbero mettere il bambino in una posizione scomoda o confusa, stanno, forse involontariamente, minando quel delicato equilibrio di fiducia e sicurezza.

Il bisogno del bambino di sentirsi amato e accettato è fondamentale. Esso costituisce la base della sua autostima e del suo senso di appartenenza. Quando un bambino si sente obbligato a “scegliere” o a “preferire” un genitore rispetto all’altro, si trova in una posizione ingiustamente complicata. Questo tipo di situazioni può generare sentimenti di colpa, confusione e stress, influenzando negativamente il suo sviluppo emotivo.

Evitare i confronti è solo un aspetto di una comunicazione efficace. Rafforzare l’idea dell’amore incondizionato è di vitale importanza. I bambini devono sapere che il loro valore e l’amore dei genitori non sono condizionati da scelte, comportamenti o circostanze. Quando i genitori comunicano questo, offrono al bambino un senso di stabilità e sicurezza.

family, holding hands, parents

Un altro aspetto da considerare è l’importanza di ascoltare attivamente il bambino. Piuttosto che metterlo alla prova con domande delicate, i genitori dovrebbero cercare di comprendere le sue preoccupazioni, i suoi pensieri e i suoi sentimenti. L’ascolto attivo e empatico contribuisce a costruire un ambiente in cui il bambino si sente valorizzato e compreso.

9# Non essere geloso, condividi!

La situazione del condividere un giocattolo è emblematica delle sfide quotidiane tra fratelli e tra compagni di gioco. Questi sono momenti fondamentali nella vita di un bambino, dove impara il valore della cooperazione, del sacrificio e della gestione dei propri sentimenti.

Il modo in cui un genitore gestisce queste situazioni può avere un impatto significativo sul modo in cui il bambino percepirà le relazioni sociali in futuro. Se un bambino viene costantemente rimproverato o fatto sentire in colpa per i suoi sentimenti naturali, potrebbe crescere con la percezione che le sue emozioni siano sbagliate o indesiderate. Ciò può portare a problemi di autostima o difficoltà nelle relazioni sociali.

D’altra parte, quando un genitore riconosce e valida i sentimenti del bambino, offrendo al contempo una guida e un’alternativa costruttiva, il bambino apprende che è normale avere emozioni complesse. Apprende anche che può esprimere questi sentimenti in modi sani e costruttivi.

Prendendo l’esempio del giocattolo, un approccio empatico da parte del genitore potrebbe essere: “Capisco quanto tu ami quel giocattolo. È naturale voler tenere le cose che ci piacciono per noi stessi. Ma pensa anche a quanto potrebbe essere bello vedere tuo fratello sorridere e divertirsi con te. Quando condividiamo, non solo rendiamo felice qualcun altro, ma spesso scopriamo che la nostra gioia raddoppia.

Questo tipo di comunicazione incoraggia il bambino a riflettere sulle proprie emozioni, a comprendere il punto di vista degli altri e a vedere il valore intrinseco della condivisione e della cooperazione. Con il tempo e la pratica, questi insegnamenti si trasformano in abitudini e valori che il bambino porterà con sé nell’età adulta.

Scorri verso il basso per altri interessanti articoli.

Cosa ne pensi? Condividi il contenuto e seguici per altre notizie, storie e curiosità su Curiosando si impara.

Adblock rilevato

Per continuare devi disattivare l'adblock in questo sito web.