Bloccare o eliminare le persone: la fredda strategia per porre fine alle relazioni

Tutti, in un modo o nell’altro, abbiamo usato il pulsante “blocca o rimuovi dagli amici” sui nostri profili social. A volte è salutare e persino necessario. Tuttavia, non è più così quando diventa una fredda strategia per porre fine ad una relazione affettiva o ad un’amicizia. È sufficiente un solo click per scomparire, per stabilire una certa distanza che consente di non dare alcuna spiegazione.

I social network, che si voglia o meno, sono spesso un riflesso della nostra vita reale. Inoltre, in ogni mi piace, in ogni parola scritta o in ciascuna foto pubblicata, viene impressa una pennellata della nostra personalità. Questi algoritmi virtuali sono i riflessi della nostra essenza e del nostro comportamento. Lo sanno gli sviluppatori e lo sappiamo tutti noi. Per questo, nulla di ciò che accade all’interno di queste piattaforme è per caso.

Così, il fenomeno “unfriend“, ovvero il fatto di rimuovere o bloccare un amico o una persona dai nostri contatti, è un qualcosa che viene sempre più studiato dagli psicologi e dai creatori di questi mondi digitali. Il motivo? All’interno di queste piattaforme non solo è possibile riscontrare gli stessi fenomeni sociali che ci circondano, ma si può anche notare un cambiamento nel modo in cui ci relazioniamo con gli altri.

Bloccare o eliminare le persone è un comportamento sociale utile in alcuni casi

Negli ultimi anni, il comportamento degli usuari di Facebook o di Twitter sta cambiando. Si potrebbe dire che, in qualche modo, stiamo maturando. Attualmente, non si valuta più così tanto il fatto di avere tanti amici. Fino a qualche tempo fa, invece, era abbastanza comune accumulare centinaia di amici.

Pertanto, la strategia di bloccare o rimuovere persone non solo è opportuna, in molti casi è persino necessaria. Con questa azione si possono evitare utenti fastidiosi o persone che pubblicano contenuti poco affini con i nostri gusti. In questo modo cerchiamo di separare il grano dalla paglia. Inoltre, con questa azione confermiamo ancora una volta quella che è conosciuta come la teoria del numero di Dunbar.

Questa quantificazione numerica è stata definita dall’antropologo Robin Dunbar negli anni ’90. La sua teoria afferma che ogni essere umano è in grado di avere relazioni sociali stabili, più o meno significative, con non più di 150 persone. Tra queste, possiamo anche includere quegli utenti con i quali interagiamo regolarmente all’interno dei social network, anche senza conoscerli di persona.

Per questo, al giorno d’oggi, quando ci troviamo in questi mondi virtuali tendiamo sempre più ad utilizzare dei filtri che ci permettano di avere armonia nella nostra vita. Insomma, abbiamo fatto dei passi avanti e la maggior parte delle persone cerca di raggiungere un equilibrio tra la vita reale e quella che vive all’interno dei social.

Bloccare o eliminare gli amici: porre fine a delle relazioni significative con un solo click

Come accennato, cerchiamo di ridurre i contatti in questo mondo virtuale per avere un equilibrio con la vita vera. Si tratta di un qualcosa che, in principio, potrebbe sembrare positivo ma che, in realtà, lo è fino ad un certo punto. Il motivo è il seguente: spesso, integriamo nella vita reale le stesse azioni che si effettuano nei social.

Così, non manca chi dopo una discussione con un collega di lavoro, sceglie di bloccare o rimuovere questa persona dai propri contatti. Altri, fanno lo stesso con i propri amici. Inoltre, questa dinamica sta prendendo sempre più piede all’interno dei rapporti affettivi. Si tratta del fenomeno conosciuto come “ghosting“, ovvero quando qualcuno lascia il proprio partner senza dare alcuna spiegazione, semplicemente, lo blocca e scompare.

C’è qualcuno che è convinto che eliminando una persona da questi mondi virtuali, sparisca come per magia anche dalla vita reale. Tuttavia, queste azioni, soprattutto nel caso del ghosting, generano molta sofferenza; le vittime rimangono sospese in un limbo emotivo nel quale risulta molto difficile dare un senso al dolore.

ratoca / 123RF Archivio Fotografico

Ora, per quanto disperati ed immaturi possano sembrare questi comportamenti, c’è qualcosa di importante su cui riflettere: non dobbiamo dare la colpa alla tecnologia e nemmeno ai creatori ed agli sviluppatori di questi social network che usiamo quotidianamente. Questi scenari virtuali non fanno altro che riflettere ancora una volta la difficoltà di comunicazione che fa parte della natura dell’essere umano.

Bloccare o rimuovere le persone con un click non rende la vita più facile. È veloce, è innocuo per chi lo fa e la cosa migliore di tutte è il fatto che evita l’affronto faccia a faccia con l’altra persona per dirle “non ti amo più”, “non mi interessi”, o “non ti voglio nella mia vita per questi motivi”. La capacità di comunicare efficacemente di un essere umano ha sempre fatto brutti scherzi. Ora, con la tecnologia stiamo creando delle lacune ancora più grandi.

Impariamo ad affrontare di persona i nostri problemi, perché il pulsante per rimuovere le persone che si trova sui nostri dispositivi elettronici, dopo tutto, non può risolvere la maggior parte dei conflitti della vita.

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