Non voglio che mia figlia sappia che è stata adottata o che conosca sua madre biologica

L’adozione è un sogno per molte coppie che desiderano avere un bambino ma non possono concepirne uno naturalmente. Essa rappresenta una grande opportunità anche per quei bambini che, per vari motivi, non hanno una famiglia che possa prendersi cura di loro. Questa è la storia di una coppia che, dopo aver avuto un figlio, ha cercato per molti anni di avere altri bambini, ma purtroppo senza successo.

La vita, però, riserva sorprese inaspettate, e in questo caso, marito e moglie sono diventati genitori della loro nipotina, a cui hanno dato amore e sostegno proprio come se fosse la loro figlia. Tuttavia, ora la coppia sta vivendo un dilemma familiare perché le persone coinvolte non sono d’accordo con una loro decisione che riguarda la bambina. Nonostante gli sforzi della coppia per spiegare le loro ragioni e le loro motivazioni, le altre persone coinvolte non sembrano essere disposte a comprendere la situazione. Questo sta causando tensioni e conflitti all’interno della famiglia.

Dei genitori benestanti vogliono adottare l’amico del loro figlio che vive da solo con sua madre, la quale si accorge solo in seguito di tutti i campanelli d’allarme

“Sarei in torto se non presentassi mia figlia a sua madre biologica?”

Mia figlia minore è stata adottata ed ha 11 anni. Sua madre biologica si chiama Erica ed ora ha 29 anni, mentre mio figlio maggiore, che ora ha 33 anni, è suo padre. Lui ed Erica ebbero una relazione e lei rimase incinta, ma, in quel momento, nessuno dei due desiderava tenere il bambino. Io e mio marito, che abbiamo sempre desiderato avere un altro figlio, ci offrimmo di aiutare economicamente Erica per tutta la gravidanza e di adottare il piccolo una volta nato. Loro accettarono e, oltre a mantenere le promesse fatte, per due anni pagammo l’affitto ad Erica mentre frequentava il college“.

Sfortunatamente, abbiamo un rapporto piuttosto difficile con nostro figlio, poiché non vuole avere a che fare con nostra figlia, ma lo vediamo e gli inviamo messaggi abbastanza spesso. Di recente è venuto a trovarci e ci ha detto che Erica ha chiesto di vedere nostra figlia. Quando era incinta, mio marito le disse che, forse, in futuro avremmo permesso a lei e alla bambina di avere dei contatti, ma, onestamente, in questo momento non pensiamo che sia la cosa migliore per nostra figlia. Ora sarebbe troppo complicato e traumatico per la bambina. Abbiamo spiegato a nostro figlio che, quando sarà emotivamente pronta, parleremo con lei della situazione, ma attualmente sta seguendo un percorso terapeutico per l’ansia e non ci sembra proprio il caso di aggiungere altre fonti di stress”.

Nostro figlio ed Erica pensano che stiamo sbagliando. Ma Erica ora ha un bambino di 2 anni e non riesco nemmeno ad immaginare come potrà sentirsi nostra figlia quando scoprirà che sua madre biologica, che non l’ha voluta, ha una famiglia tutta sua. Anche i genitori di Erica, che conosciamo da oltre 25 anni, pensano che stiamo sbagliando e si rifiutano di parlarci, però ci criticano con amici in comune dicendo che anche se a suo tempo ci hanno dato il ‘permesso’ per l’adozione, adesso Erica ha tutto il diritto di conoscere sua figlia“.

Tre anni fa è successa la stessa cosa. Erica ci ha contattato, ma l’abbiamo persuasa dicendole di aspettare che la bambina fosse maggiorenne. Nessuno ha detto niente in quel momento, ma ora tutti sono dalla sua parte. Cosa dovremmo fare?“. Reddit

L’emozionante racconto di un ragazzo che è stato adottato subito dopo la nascita: “Continuo a incontrare mia madre biologica, ma lei non sa che sono io”

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FAQ

Sarei in torto se non presentassi mia figlia a sua madre biologica?
Non necessariamente, la decisione di presentare o meno la figlia alla madre biologica deve essere presa considerando il benessere della bambina e del nucleo familiare. Se ci sono preoccupazioni riguardo il potenziale impatto emotivo sulla bambina, potrebbe essere meglio attendere finché non sarà maggiormente pronta.

Come possiamo gestire il rifiuto dei genitori biologici di nostra figlia?
Potrebbe essere difficile, ma è importante rispettare la loro posizione. Allo stesso tempo, è necessario fare ciò che è meglio per la bambina e per il benessere del nucleo familiare, indipendentemente dalle opinioni degli altri.

Come possiamo gestire il disaccordo tra noi, nostro figlio e Erica?
Potrebbe essere utile cercare di parlare con loro apertamente e onestamente, ascoltando le loro preoccupazioni e cercando di raggiungere un compromesso. Se non si riesce a trovare una soluzione, potrebbe essere necessario cercare il supporto di un mediatore o di un professionista per la risoluzione dei conflitti.

Come possiamo supportare nostra figlia durante questo periodo difficile?
È importante essere presenti per la bambina e sostenerla emotivamente, in particolare se sta seguendo un percorso terapeutico per l’ansia. Potrebbe essere utile coinvolgerla nella decisione di incontrare o meno la madre biologica e fare in modo che si senta al sicuro e protetta.

Cosa possiamo fare se i genitori biologici o altre persone coinvolte minacciano di intraprendere azioni legali?
In questo caso, sarebbe consigliabile consultare un avvocato per capire i propri diritti e le possibili conseguenze legali. Tuttavia, sarebbe importante cercare di risolvere la situazione in modo pacifico, evitando il ricorso ai tribunali, in modo da proteggere il benessere di tutti i membri della famiglia.

Libri consigliati sull’argomento:

Cavalcando l’arcobaleno. Favole per raccontare ai bambini adottati la loro storia riunita dai colori della fantasia d S. Giorgi

Essere adottati significa nascere due volte. Anche se i nuovi genitori sono pieni di risorse e capacità, il bambino adottato ha bisogno di molta attenzione per crescere sano in un mondo nuovo. Ma come si può creare un legame tra le sue origini e il suo presente? Come si può trasformare la diversità in una fonte di ricchezza? L’autrice di questo libro suggerisce un modo semplice e creativo per i genitori adottivi: creare una favola che unisca il passato e il presente del bambino. L’arcobaleno, presente in molte delle storie inventate, diventa il simbolo di questo legame, rappresentando l’obiettivo finale: colmare il vuoto, riscoprire le proprie origini, acquisire sicurezza e serenità, e guardare con coraggio al passato e al futuro. Questo libro è un vero e proprio manuale che fornisce idee per creare favole fin dal momento in cui viene presa la decisione di adottare un bambino, con una raccolta di storie già inventate, corredate di suggerimenti su come utilizzarle al meglio. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3Hxth0v

Ma io una famiglia ce l’avevo! Viaggio nella mente dei bambini adottati di Paola Terrile

Il libro si concentra sull’esperienza dei bambini adottati e vuole aiutare i genitori, adottivi e non, a comprendere meglio la diversità dei loro figli. L’autrice, basandosi sulle storie raccolte durante la sua attività di psicoterapeuta, esplora i tratti comuni dell’essere adottato e ne evidenzia gli aspetti meno conosciuti. Si parla della ricerca dell’identità, della sofferenza del distacco dal passato e della costruzione di una reciproca appartenenza tra i bambini e i loro genitori adottivi. Il libro si avvicina il più possibile al mondo interiore dei bambini adottati, attraverso le loro parole e le loro esperienze, e vuole offrire un contributo importante per i genitori, gli operatori e tutti coloro che sono interessati all’universo adottivo. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3VmtJEF

BUONGIORNO POSTINO di Michaël Escoffier e Matthieu Maudet

Il postino ha un compito molto importante: deve consegnare dei pacchi a diverse coppie di animali, come gli ippopotami, le scimmie, i pinguini… Tutti gli animali sono felici di ricevere la visita del postino perché in ogni pacco c’è un nuovo bebè! Ma i pinguini restano sorpresi quando il loro uovo si schiude e quello che esce fuori non è proprio quello che si aspettavano! A volte anche il postino può sbagliarsi, ma in ogni caso gli animali accolgono il piccolo con amore e si divertono a giocare con lui. Questa è una storia per bambini dai 3 anni in su, che insegna l’importanza della diversità e dell’accettazione degli imprevisti della vita. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/3nefJ3m

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