Il mistero di Anastasia Romanov: come la storia della figlia perduta dello zar ha affascinato il mondo

Il mistero di Anastasia Romanov (Anastasija Nikolaevna Romanova) è una delle vicende più affascinanti nella storia moderna. La figlia più giovane dello zar Nicola II di Russia e della sua consorte, la regina Aleksandra, è divenuta un’icona della tragedia russa e una figura emblematica del folclore mondiale.

La storia di Anastasia è talmente avvincente che ha ispirato numerosi racconti, drammi, film e perfino musical. Ma cosa c’è di vero nella sua leggenda? Scopriamolo insieme in questo viaggio nella storia del Novecento e nel cuore dell’ultimo grande impero autocratico.

Lo scioglimento della famiglia Romanov

Nel 1917, in seguito alla Rivoluzione russa, la rinomata famiglia Romanov, composta dallo zar, dalla zarina e dai loro cinque figli, venne deposta dal potere e trasferita in un luogo di esilio. Nel luglio del 1918, nel mezzo della notte, la famiglia intera venne sterminata dal plotone d’esecuzione dei Bolscevichi.

Le salme della famiglia zarista furono sepolte in una fossa comune, che fu scoperta solo negli anni ’90. Tuttavia, l’identificazione dei corpi fu inizialmente incompleta: erano stati ritrovati solo i resti dei genitori e di tre delle quattro sorelle. Anastasia, o la sua sorella maggiore Maria, e il fratello Alexei erano ancora dispersi.

La ragazza dell’enigma

Il mistero si infittì nel 1920, quando una ragazza ferita e priva di memoria fu salvata dal suicidio sul ponte di Berlino. Fu detenuta in un ospedale psichiatrico, dove il suo caso divenne uno dei più celebri del tempo. Si chiamava “Anna Anderson”, ma alcuni sostennero che fosse in realtà Anastasia Romanov.

Le voci si diffusero rapidamente e la notizia fece il giro del mondo: Anastasia, si diceva, era riuscita a scampare alla strage dei suoi familiari e cercava di ricostruire la sua vita lontano dalla furia rivoluzionaria. A sostegno di questa tesi, Anna riuscì a farsi riconoscere da alcuni parenti e amici dell’ex famiglia imperiale. Era davvero la figlia perduta dello zar?

L’ipotesi suscitò scalpore e controversie, tanto che ben undici diversi periti vennero incaricati di analizzare la storia di Anna, ma senza giungere a una conclusione definitiva.

Anastasia nel cinema e nella letteratura

L’interesse per il caso crebbe a tal punto che alcuni sceneggiatori e scrittori ne trassero ispirazione per creare opere d’arte basate sulla vicenda della figlia perduta dello zar. Un esempio famoso è il film del 1956 Anastasia, che narra la storia di una ragazza che, con l’aiuto di un truffatore di nome Bounine, cerca di convincere il mondo che lei sia la figlia sopravvissuta di Nicola II.

 By Romanov family – Romanov Family Album 2, page 10, image no. 3, Attribution, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1601023

Ma la versione più celebre della storia di Anastasia è forse quella del film d’animazione del 1997, prodotto dalla Twentieth Century Fox. Questo adattamento aggiunge elementi fantastici alla vicenda, come un nemico soprannaturale che perseguita Anastasia e un medaglione che contiene il segreto del suo passato. L’opera è stata poi trasformata in un musical di grande successo a Broadway.

La rivelazione finale

La verità sulla storia di Anastasia Romanov fu rivelata solo dopo la scoperta del vero luogo di sepoltura delle due sorelle mancanti. Nel 2007, furono infatti ritrovati i loro resti, a poca distanza dalla fossa comune scoperta nel 1991, e un’analisi del DNA confermò che si trattava di Anastasia e Alexei. Era quindi la prova che la vera Anastasia era morta con il resto della sua famiglia quella tragica notte del 1918.

Parallelamente, nel 1994, l’analisi del DNA condotta sui campioni prelevati da Anna Anderson dimostrò che non vi era alcuna correlazione tra lei e la famiglia Romanov. Anna Anderson era invece una giovane di origine polacca di nome Franziska Schanzkowska.

Conclusione

Il mistero di Anastasia Romanov è servito a rappresentare la fine di un’era e l’inizio di un nuovo ordine mondiale. La storia della figlia perduta dello zar è diventata l’emblema di un tempo che non esiste più, di un’innocenza perduta e di un mistero affascinante ancora oggi.

Nonostante la verità sia stata ormai appurata, la leggenda di Anastasia continua a stimolare la fantasia di scrittori, registi e appassionati di storia, diventando un patrimonio del folclore internazionale.

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Libri consigliati sull’argomento:

Il mio nome era Anastasia di Ariel Lawhon

La storia di Anastasia Romanov, la figlia dello zar Nicola II che si pensava fosse morta insieme alla sua famiglia nell’esecuzione a Ekaterinburg nel 1918, è diventata il soggetto di una leggenda duratura e affascinante. Tuttavia, nel 1920 una giovane donna ferita e priva di memoria viene ritrovata a Berlino e si fa chiamare Anastasia. La sua identità viene messa in dubbio, ma la voce si diffonde che la figlia dello zar possa essere sopravvissuta. Nel romanzo di Ariel Lawhon, viene esplorata la storia di Anastasia e di Anna Anderson, la donna che affermava di essere la granduchessa russa, creando un’opera affascinante e sorprendente che gioca con la Storia e i suoi misteri. Lo puoi trovare su Amazon qui https://amzn.to/40Bs7It

I Romanov: 1613 – 1918 di Simon Sebag Montefiore

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Il tesoro dei Romanov di Clive Cussler

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FAQ

Chi era Anastasia Romanov e perché è diventata un’icona della storia moderna?
Anastasia Romanov era la figlia più giovane dello zar Nicola II di Russia e della sua consorte, la regina Aleksandra, ed è diventata un’icona della tragedia russa e una figura emblematica del folclore mondiale in seguito alla sua morte avvenuta insieme alla famiglia Romanov nel 1918.

Qual è stata la vicenda che ha ispirato numerose opere d’arte basate sulla storia di Anastasia?
La vicenda che ha ispirato numerose opere d’arte è quella di una ragazza ferita e priva di memoria, salvata dal suicidio sul ponte di Berlino nel 1920 e che si chiamava “Anna Anderson”. Alcuni sostenevano che fosse in realtà Anastasia Romanov, la figlia perduta dello zar.

Qual è stata la conclusione definitiva sulla vera identità di Anna Anderson e della figlia perduta dello zar?
L’analisi del DNA condotta sui campioni prelevati da Anna Anderson dimostrò che non vi era alcuna correlazione tra lei e la famiglia Romanov e, nel 2007, la scoperta dei resti delle due sorelle mancanti confermò che Anastasia Romanov era morta con il resto della sua famiglia quella tragica notte del 1918.

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