L’infarto miocardico è una delle principali cause di morte nel mondo, ma riconoscere in tempo i segnali d’allarme può fare la differenza tra la vita e la morte. A differenza dei film, l’infarto non si manifesta sempre con un dolore lancinante che ti fa crollare; spesso il corpo manda segnali di allarme giorni o settimane prima dell’accaduto.
Perché è fondamentale riconoscere i segnali premonitori
Le statistiche mostrano che circa il 50% delle morti per infarto avviene entro la prima ora dall’insorgenza dei sintomi, talvolta prima che la persona raggiunga l’ospedale. Conoscere questi segnali permette di intervenire durante la “golden hour” (ora d’oro), quando le possibilità di sopravvivenza e di recupero sono maggiori.
I 7 segnali premonitori che potrebbero salvarti la vita
1. Dolore o fastidio al petto (angina pectoris)
Il sintomo più noto è una sensazione di pressione, oppressione o dolore al centro del torace che può durare alcuni minuti, scomparire e ripresentarsi. Molti lo descrivono come “un peso sul petto” o “una morsa”. Attenzione: questo dolore può comparire giorni o settimane prima dell’infarto, soprattutto durante sforzi fisici o momenti di stress.
2. Irradiazione del dolore verso altre parti del corpo
Un segnale importante è il dolore che si diffonde dal petto verso il braccio sinistro, entrambe le braccia, la mascella, il collo, la schiena o la parte superiore dell’addome. I nervi che trasmettono il dolore dal cuore si collegano con quelli di queste zone, creando quella che i medici chiamano “proiezione del dolore”.
3. Dispnea (difficoltà respiratoria)
La sensazione di mancanza d’aria, soprattutto se accompagnata da dolore toracico o insorta senza un apparente motivo, può segnalare un problema cardiaco. Molte persone notano questo sintomo settimane prima dell’infarto, sia durante l’attività fisica che a riposo.
4. Nausea, indigestione o dolore addominale
Sintomi come nausea, vomito o dolore nella parte superiore dell’addome possono essere scambiati per problemi digestivi, poiché il sistema nervoso interpreta erroneamente il dolore cardiaco. Questo fenomeno è particolarmente comune nelle donne, che a volte mostrano sintomi atipici.
5. Sudorazione fredda e improvvisa
Una sudorazione inaspettata e fredda, non legata a sforzi fisici o temperature elevate, può essere un chiaro segnale d’allarme. Ciò accade perché il corpo attiva il sistema nervoso simpatico in risposta allo stress cardiaco, provocando vasocostrizione e sudorazione.
6. Affaticamento insolito o debolezza inspiegabile
Una stanchezza intensa e persistente, soprattutto nelle donne, può preannunciare un infarto. Il cuore, lavorando di più a causa delle arterie ostruite, fatica a fornire ossigeno ai tessuti. Uno studio pubblicato su Circulation evidenzia che il 70% delle donne avverte un affaticamento insolito nelle settimane precedenti l’infarto.
7. Vertigini o sensazione di testa leggera
Capogiri improvvisi, confusione o una sensazione di svenimento possono derivare da una riduzione del flusso sanguigno al cervello dovuta a problemi cardiaci. Questo sintomo è particolarmente comune negli anziani e nei diabetici.
Differenze di genere: i sintomi nelle donne
Le donne spesso manifestano l’infarto in modo diverso rispetto agli uomini, e i sintomi possono essere confusi con stress, ansia o la menopausa:
- Dolore nella parte superiore della schiena o alla spalla
- Dolore alla mascella o al collo
- Bruciore di stomaco o sintomi simil-influenzali
- Stanchezza intensa anche dopo il riposo
- Ansia inspiegabile o sensazione di pericolo imminente
Studi dimostrano che le donne tendono a cercare aiuto medico più tardi, aumentando così il rischio di complicanze fatali.
Quando chiamare immediatamente i soccorsi
Se noti uno o più di questi sintomi, soprattutto il dolore toracico che si irradia verso braccia o mascella, chiama subito il 118 o il 112. Ogni minuto conta: studi indicano che per ogni 30 minuti di ritardo nel trattamento il rischio di mortalità aumenta del 7,5%.
Ricorda: “Time is muscle” (il tempo è muscolo). Intervenire rapidamente riduce il danno al cuore.
Perché alcuni infarti non presentano sintomi premonitori?
Circa il 20% degli infarti è definito “silente”, poiché avviene senza sintomi evidenti o con segnali così lievi da passare inosservati. Questo accade più spesso nei diabetici, a causa della neuropatia che altera la percezione del dolore, e negli anziani. Inoltre, la presenza di vie coronariche collaterali ben sviluppate può attenuare la sintomatologia.
Il protocollo salvavita: cosa fare in attesa dei soccorsi
Se sospetti un infarto:
- Chiama subito il numero di emergenza
- Mastica una compressa di aspirina (se non sei allergico)
- Siediti o sdraiati in posizione semi-seduta
- Allenta gli indumenti stretti
- Respira profondamente e cerca di rimanere calmo
La prevenzione è la miglior strategia: controlli regolari, uno stile di vita attivo, un’alimentazione equilibrata e l’astensione dal fumo riducono notevolmente il rischio di malattie cardiache. Ascolta il tuo corpo: riconoscere i segnali d’allarme può salvarti la vita.