Avete mai pensato di diventare più alti senza sforzo? Nello spazio questo accade davvero! Gli astronauti che passano lunghi periodi sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sperimentano un fenomeno straordinario: possono aumentare la loro altezza fino a 5 centimetri. Ma come è possibile? Scopriamo insieme come la microgravità influisce sul corpo umano.
Il segreto sta nella colonna vertebrale
Sulla Terra la gravità comprime la nostra colonna vertebrale. I dischi intervertebrali, che agiscono da ammortizzatori tra le vertebre, vengono continuamente spinti, mantenendoli compatti. È come se una mano invisibile ci spingesse dall’alto.
In assenza di una forte gravità, come nello spazio, questa pressione quasi scompare. I dischi intervertebrali si espandono gradualmente, aumentando la distanza tra le vertebre. Il risultato? Una colonna vertebrale che può allungarsi fino a 5 centimetri!
Un processo graduale e talvolta doloroso
L’allungamento non avviene immediatamente: comincia nelle prime 24 ore e continua per settimane, fino a stabilizzarsi. Durante questo processo, molti astronauti avvertono dolori alla schiena, noti come “dolore da adattamento spaziale”.
Il secondo giorno sulla ISS mi sono svegliato e ho notato di essere più alto. I miei vestiti mi sembravano troppo corti e, guardandomi allo specchio, ho visto che il mio torso era più lungo.
– Scott Kelly, dopo una missione di un anno nello spazio.
Implicazioni pratiche per la vita nello spazio
Questo cambiamento fisico comporta importanti conseguenze:
- Le tute spaziali devono essere progettate per adattarsi a misure variabili.
- I sedili delle capsule di rientro devono considerare l’aumento di altezza.
- Gli spazi abitativi della stazione spaziale sono studiati per accogliere questi cambiamenti.
Inoltre, molti astronauti sperimentano problemi di postura e coordinazione, dovendo abituarsi a un corpo temporaneamente modificato.
Il ritorno alla normalità
Una curiosità notevole è che questo fenomeno è totalmente reversibile. Al ritorno sulla Terra, la gravità riapplica la sua compressione e, in pochi giorni o settimane, la colonna vertebrale torna alle dimensioni consuete.
Tuttavia, il riadattamento può risultare scomodo: molti astronauti segnalano dolori e difficoltà nel ritrovare la loro altezza abituale, come se dovessero riabituarsi a un corpo che improvvisamente si è accorciato.
Oltre l’altezza: altri effetti della microgravità sul corpo
L’allungamento della colonna vertebrale è solo uno dei tanti cambiamenti che il corpo umano subisce nello spazio. Altri effetti significativi sono:
- Perdita di densità ossea – fino all’1% al mese, una velocità ben superiore a quella osservata negli anziani con osteoporosi.
- Atrofia muscolare – i muscoli si indeboliscono in assenza del continuo sforzo contro la gravità.
- Ridistribuzione dei fluidi – il sangue e gli altri liquidi si spostano verso la parte superiore del corpo, causando il tipico “viso gonfio”.
- Cambiamenti nella visione – una diversa pressione intracranica può alterare la forma degli occhi.
La ricerca continua
Gli scienziati della NASA e di altre agenzie spaziali studiano questi fenomeni per due motivi principali: da un lato per capire come la gravità influisce sul nostro corpo e sviluppare contromisure per missioni di lunga durata, come i futuri viaggi verso Marte; dall’altro per applicare queste scoperte alla medicina terrestre, ad esempio nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi.
Curiosità sorprendenti sull’altezza nello spazio
Sapevate che l’aumento di altezza può influenzare anche il cuore? Con un torso allungato, gli organi interni si spostano, modificando le dinamiche del sistema cardiocircolatorio. Inoltre, l’astronauta russo Yuri Gagarin, primo uomo nello spazio, non poté sperimentare questo fenomeno, poiché il suo volo orbitale durò solo 108 minuti, troppo breve per far emergere un allungamento significativo.
Inoltre, gli astronauti di statura elevata tendono a “crescere” proporzionalmente di più, perché dispongono di un maggior numero di dischi intervertebrali che possono espandersi.
Il futuro dell’adattamento umano allo spazio
Mentre le missioni spaziali diventano sempre più lunghe, comprendere come il corpo reagisca all’assenza di gravità diventa fondamentale. Con le future colonie spaziali, potremmo assistere a generazioni di persone cresciute in ambienti a gravità ridotta, con corporature naturalmente più alte e slanciate rispetto ai terrestri.
Questo fenomeno ci ricorda il profondo legame tra il nostro corpo e le forze della natura, spingendoci a scoprire ancora di più sull’adattabilità umana oltre i confini del nostro pianeta.