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Il sorriso dei vulcani e il racconto segreto delle loro emanazioni tra scienza, vita e trasformazioni della Terra

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Quando pensiamo a un vulcano, l’immagine più comune è quella di una montagna che erutta lava rossa e incandescente, o di un pennacchio di fumo che si solleva verso il cielo. In realtà, i vulcani sono molto di più: sono come finestre aperte sul cuore caldo della Terra e, attraverso le loro emanazioni, raccontano storie che risalgono a milioni di anni fa, quasi come un sorriso che ci lascia intravedere ciò che accade nelle profondità del pianeta.

Le emanazioni vulcaniche sono composte da gas e vapori che fuoriescono dal sottosuolo sia durante le eruzioni, sia nei periodi di quiete, attraverso fumarole, geyser e sorgenti termali. Questi gas contengono principalmente vapore acqueo, anidride carbonica, anidride solforosa, idrogeno, metano e altri elementi in tracce. A prima vista possono sembrare sostanze solo pericolose o inquinanti, ma in realtà sono le “parole” con cui la Terra comunica la sua attività interna.

Analizzando la composizione dei gas, gli scienziati possono capire se una nuova eruzione è imminente. Un aumento improvviso di anidride solforosa, ad esempio, può indicare che il magma sta salendo verso la superficie. Anche il rapporto tra la quantità di anidride carbonica e vapore acqueo può fornire preziose informazioni sulla profondità e sulla natura del magma. In questo modo, i vulcani funzionano come veri e propri termometri e barometri naturali delle profondità terrestri.

Ma il “sorriso” dei vulcani non parla solo di pericoli: racconta anche il legame profondo tra la loro attività e la vita sulla Terra. In epoche remote, le eruzioni e le emissioni di gas hanno contribuito a formare l’atmosfera primordiale e a rilasciare sostanze nutritive come il fosforo e altri minerali, che hanno reso fertili i suoli e favorito la crescita della vegetazione. Non è un caso che alcune delle aree agricole più produttive del mondo si trovino proprio vicino a vulcani: la cenere vulcanica, una volta depositata e trasformata, arricchisce il terreno con elementi essenziali per le piante.

Le emanazioni calde e ricche di minerali favoriscono anche la nascita di ecosistemi unici. Ci sono microrganismi capaci di sopravvivere in acque quasi bollenti e ricche di zolfo, come quelle delle sorgenti termali vulcaniche. Questi esseri viventi, detti estremofili, aiutano gli studiosi a comprendere come potrebbe essere nata la vita sulla Terra e offrono indizi su come potrebbe svilupparsi su altri pianeti.

Osservare un vulcano significa leggere un diario geologico che si aggiorna continuamente. Ogni sbuffo di gas, ogni variazione di colore nelle fumarole e ogni cambiamento nella composizione delle sostanze emesse raccontano qualcosa dell’attività nascosta e della storia evolutiva della Terra.

Dietro quel “sorriso” che i vulcani ci offrono con le loro emissioni, si cela il racconto di una Terra viva e in trasformazione, dove distruzione e rinascita si intrecciano. Ogni respiro di gas è un capitolo di una storia che non smette mai di essere scritta, iniziata miliardi di anni fa e ancora oggi viva sotto i nostri piedi.

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