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Il linguaggio segreto degli alberi e il Wood Wide Web: come le radici comunicano e si aiutano sotto terra

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Sotto i nostri piedi, nel buio del terreno, si svolge una storia silenziosa e affascinante. Gli alberi non sono esseri solitari come spesso pensiamo: vivono in vere e proprie comunità, si scambiano informazioni e, in un certo senso, comunicano tra loro attraverso un’intricata rete nascosta. È una conversazione senza suoni, fatta di segnali chimici, impulsi elettrici e connessioni invisibili che la scienza sta solo ora iniziando a comprendere fino in fondo.

Il loro segreto si trova nelle radici e in un sistema sotterraneo chiamato rete micorrizica. Le radici degli alberi si intrecciano con sottilissimi filamenti di funghi speciali, le micorrize, dando vita a quello che viene definito l’internet della foresta. Attraverso questi fili viventi passano nutrienti, acqua e informazioni: un albero può avvisare i vicini di un pericolo o aiutare un esemplare indebolito inviandogli zuccheri e minerali.

Un fenomeno sorprendente si verifica quando un albero viene attaccato da insetti o colpito da una malattia. Le sue radici, attraverso le micorrize, rilasciano sostanze chimiche specifiche nel terreno, un segnale che allerta le piante circostanti. Queste, a loro volta, cominciano a produrre difese chimiche ancora prima che il pericolo le raggiunga. È come se in un intero quartiere scattasse un sistema di allarme centralizzato, in cui ogni casa avvisa le altre.

Gli alberi possono persino riconoscere chi si avvicina. Studi scientifici hanno dimostrato che le radici sanno distinguere quelle appartenenti a individui della stessa specie e persino capire se si tratta di “parenti” stretti. In questi casi, invece di competere per le risorse, le radici imparentate collaborano, scambiandosi sostanze nutritive, proprio come fratelli che condividono il cibo.

Questa capacità è resa possibile da un intricato sistema di composti chimici, ormoni vegetali e segnali elettrici simili, sotto certi aspetti, agli impulsi nervosi negli animali. I loro tempi sono più lenti, ma il principio è sorprendentemente affine: un’informazione nasce, viaggia e viene interpretata da chi la riceve.

Il termine Wood Wide Web viene usato per descrivere questa rete sotterranea, un richiamo al World Wide Web di internet, ma invisibile ai nostri occhi. Essa non solo garantisce la sopravvivenza dei singoli alberi, ma sostiene l’intero ecosistema: individui adulti possono trasferire risorse a giovani piantine che crescono all’ombra, incapaci di produrre abbastanza energia con la fotosintesi.

Gli scienziati concordano sul fatto che comprendere questa forma di comunicazione possa aiutare a proteggere meglio le foreste e persino a imitare tali sistemi in agricoltura, rendendo le coltivazioni più resistenti alle malattie e ai cambiamenti climatici. Questa conoscenza potrebbe essere una chiave preziosa per il futuro.

La prossima volta che camminerai in un bosco, immagina che sotto i tuoi passi si estenda una città silenziosa, attraversata da strade invisibili, dove ogni abitante è collegato agli altri, scambia messaggi, fornisce aiuto e si prepara a ciò che sta arrivando. Gli alberi, anche senza voce, hanno molto da raccontare.

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