Le straordinarie fotografie del Titanic scattate subito dopo il suo ritrovamento

Negli anni ’80 Robert Ballar, oceanografo e archeologo statunitense, è riuscito a scoprire i resti del Titanic dopo delle lunghe ricerche. Nessun tentativo era mai stato fatto prima di allora, perché nonostante fosse certa la zona da cui era stato inviato l’SOS, il luogo in cui si credeva essere l’imbarcazione era alquanto impreciso, questo a causa delle correnti e di errate stime dell’epoca.

Quella che ha vissuto Robert, insieme alla sua squadra, è stata un’avventura davvero affascinante, l’uomo nel corso della sua vita ha fatto delle scoperte e dei ritrovamenti straordinari, ma di sicuro quello del Titanic è stato il più sorprendente.

Di seguito alcune immagini che ha scattato proprio Ballard insieme alla sua equipe:

Lui è Robert Ballard, l’uomo che insieme alla sua squadra è riuscito a ritrovare i resti dello sfortunato Titanic.

Per riuscire in questa straordinaria impresa è stato utilizzato un sistema di rilevamento marittimo, molto sofisticato per l’epoca, chiamato Argo. Il veicolo veniva comandato a distanza ed aveva installata una videocamera che permetteva all’equipaggio di poter vedere anche i luoghi più impervi.

Il Titanic è stato ritrovato a 1600 chilometri a largo delle coste di New York ed a poco più di 600 km da Capo Race a Terranova, il relitto giace in acque internazionali. A quei tempi Ballard si trovava in zona perché stava realizzando due missioni per la Marina degli Stati Uniti, doveva ritrovare i resti due sottomarini militari, il primo affondato nel 1963 ed il secondo nel 1968, entrambi in circostanze poco chiare.

Robert riuscì a trovare i due sottomarini e durante i ritrovamenti aveva potuto notare che entrambi i relitti avevano lasciato dietro di loro una scia di rottami lunga circa 2 chilometri. Questo gli diede l’idea di cercare il Titanic in un’area, a circa 1600 Km a largo delle coste di Terranova, con l’aiuto di Argo per scandagliare a vista la zona, d’altronde se la sua intuizione fosse stata corretta la scia di rottami del Titanic sarebbe stata decisamente più lunga e quindi molto più visibile.

Dopo 9 giorni di ricerche, il 1 settembre del 1985 alle 12,49, due membri dell’equipaggio che in quel momento si trovavano di guardia ai monitor non potevano credere ai loro occhi, la videocamera di Argo aveva ripreso una delle caldaie del grande transatlantico.

Prima di rivelare a tutto il mondo la grandissima scoperta, l’oceanografo chiese il permesso alla Marina degli Stati Uniti, la quale gli diede l’autorizzazione, ma a condizione di non menzionare le missioni di ritrovamento dei sottomarini, proprio per questo motivo all’interno del libro di Ballard “Finding the Titanic” non vi è nessun riferimento.

Dopo un anno, nel 1986, Ballar è tornato sul Titanic a bordo del sommergibile Alvin ed ha catturato queste immagini stupefacenti. Ad oggi il relitto giace ancora a 3800 metri di profondità nei fondali dell’Oceano Atlantico, perché la compagnia che possedeva il Titanic è andata in bancarotta molti anni fa e trovandosi in acque internazionali non risponde a nessuna giurisdizione nazionale.

Condividi con i tuoi amici le impressionanti immagini e la storia del ritrovamento del Titanic e non dimenticare di appoggiarci con un Like sulla pagina Facebook Curiosando si impara.

 

Adblock rilevato

Per continuare devi disattivare l'adblock in questo sito web.